mercoledì 31 dicembre 2008

MALINDIKENYA.NET SALUTA IL 2008 E I SUOI DUECENTOMILA LETTORI!

Sei mesi di vita, duecentomila visitatori e quasi un milione di contatti.
Per il mondo il 2008 verrà ricordato come l'anno della grande crisi, per il Kenya quello della grande paura, per l'industria turistica di Malindi quello del grande vuoto e della ripresa in extremis. Ma per il primo portale di Malindi e della Costa Keniota è stato un anno straordinario, come lo è una nascita e l'affermazione dopo soli sei mesi di vita. Siamo partiti con pochi membri di una neonata associazione, Malindi Watamu Tourism Welfare Group, creata anch'essa per difendere e migliorare l'immagine della cittadina e delle località attigue. Ora l'associazione conta trenta adesioni, quattordici tra gli hotel più importanti e parecchi sostenitori simpatizzanti. Il portale è lo sforzo più grande da sostenere, nel 2009 ci sarà bisogno di altre iscrizioni e di altri sponsor. Poi, spinta dai numeri che parlano di un crescente interesse per il sito, si spera nella pubblicità come forma di autosostentamento.
Intanto alcuni degli obbiettivi che Malindikenya.net si era prefissato sono stati raggiunti. Grazie al lavoro dell'agenzia di stampa, collegata in poco tempo con l'Ansa e con le più importanti agenzie d'informazione, ora le notizie da Malindi non sono più distorte, drammatizzate o addirittura inventate. Siamo noi a proporle e in questo breve lasso di tempo ci siamo fatti una discreta credibilità. Hanno parlato di noi oltre quattrocento tra siti e blog, ci hanno segnalato tra gli altri Repubblica.it, Il Giornale, La Provincia di Como, L'Unione Sarda, Il Tirreno, Il Secolo XIX, La Tribuna di Treviso e molti altri quotidiani. Radio nazionali e Rai International hanno intervistato il direttore Freddie del Curatolo, la campagna "Malindi protegge i bambini" ha fatto parlare di se al Congresso Internazionale Unicef di Rio de Janeiro ed è conosciuta ovunque, destando anche l'interesse del Vaticano. La storia della balena salvata da due italiani, data in esclusiva dal portale ha fatto il giro del mondo e quel giorno abbiamo avuto il record di contatti, trentamila. Non c'è stata notizia che il Corriere della Sera, che ha un corrispondente dall'Africa che vive a Nairobi e un collaboratore fisso a Malindi, ha potuto dare prima di noi. Anche le (pochissime) news poco edificanti sono state battute dalle agenzie stampa in maniera precisa e corretta grazie al nostro lavoro. In sei mesi abbiamo ricevuto migliaia (ma proprio migliaia) di e-mail con richieste di informazioni, delucidazioni o soltanto complimenti. Più di un centinaio sono state le lettere pubblicate nell'apposita sezione. Abbiamo dato risalto a molte opere di solidarietà portate avanti da nostri connazionali e con quasi tutti è nato un rapporto di stima, amicizia e collaborazione che va aldilà del nostro lavoro. Ci sono parecchie ragioni per essere felici di quello che l'associazione MWTWG e il portale malindikenya.net hanno fatto e che oggi rappresentano per il turismo locale, per la comunità italiana, per i turisti e anche per i cittadini kenioti.

martedì 30 dicembre 2008

DA ALONSO ALLA D'AMICO, COL "MISTERO" VERONICA LARIO: TUTTI PAZZI PER LA MALINDI DEI VIP

"Il Capodanno Vip è in Kenya", titola in questi giorni Repubblica, facendo riferimento alle notizie del nostro sito. Effettivamente la cittadina, che durante queste feste accoglie circa diecimila italiani, si sta riempiendo di volti noti, ed altri sono attesi tra oggi e domani.
Mentre si spera nel capitano della Roma Francesco Totti in visita da Briatore (data l'amicizia comune con Fisichella e quella tra Ilary ed Elisabetta, Chale Island dove i due alloggiano con le rispettive famiglie dista meno di duecento chilometri da Malindi), e si "spara" sulla presenza di Veronica Lario (secondo Agr la first lady sarebbe stata avvistata in una boutique, ma Palazzo Chigi ha smentito categoricamente), ieri mattina è atterrato a Malindi con il suo jet privato il pilota Fernando Alonso, che secondo la stampa specializzata sarebbe pronto a festeggiare con il suo scopritore Flavio non soltanto il 2009, ma anche un precontratto con la Ferrari per il 2010 o 2011. Insieme con il campione spagnolo della Renault c'è la bella moglie Raquel Del Rosario.
A proposito di bellezze, ieri sera ha fatto la sua apparizione nello splendido scenario del rinomato ristorante La Malindina la presentatrice di Sky Ilaria D'Amico, a cena con Chicco Testa, ex parlamentare ed ex presidente di Legambiente ed Enel, che la ospita nella sua lussuosa villa. Un'altra giornalista è ospite di un'imprenditrice italiana in una villa non lontana da "La Malindina", la conduttrice del Tg5 Cesara Buonamici.
In giro per Malindi a far shopping in un negozio di elettrodomestici, si è fatta notare anche Giovanna Melandri, con il marito. L'ex ministro dello Sport del Governo Prodi alloggia a Watamu ma non disdegna le capatine a Malindi. In molti si chiedono se tornerà a casa Briatore dopo i "misfatti" di due anni fa, quando fu immortalata a ballare a una sua festa e negò spudoratamente, come fosse una vergogna essere stata a "Lion in the sun". A Watamu, più precisamente nel villaggio Aquarius, c'è anche un idolo delle ragazzine, l'attore di fiction televisive Luca Ferrante passato da "Un posto al sole" a "Centovetrine".

lunedì 29 dicembre 2008

SESSANTA CAPRE, OLIO E FARINA, I REGALI DI NATALE DI BRIATORE AI SUOI "VICINI DI CASA" DI MALINDI

Beneficenza di Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci in puro stile keniota. A trenta famiglie di altrettante piccole comunità di villaggio che confinano con terreni di proprietà della coppia nel paradiso di Mayungu, di fronte al Parco Marino di Malindi, sono state donate sessanta capre, due per famiglia coì da poter figliare, insieme a farina di mais e olio da cucina. "Abbiamo voluto fare in modo che da questo regalo - ha detto Briatore - le famiglie possano creare un allevamento. Preferiamo regalare un amo e una canna da pesca che un pesce da mangiare subito, questa è la nostra filosofia". L'ammontare del valore della donazione si aggira intorno ai sei mila euro. Ora ci sarà da vedere quanti sapranno far tesoro dei consigli dell'imprenditore e preferire la gallina africana di domani all'uovo italiano di oggi. Il team manager della Renault ha anche fornito la locale squadra di calcio di divise ufficiali.

domenica 28 dicembre 2008

ASTA BENEFICA ALL'ART GALLERY DI MALINDI, LE OPERE DI IAN PER I BIMBI DI PUMWANI

Le opere a carboncino di Irimia Alexandra Natalia, in arte Ian, questo pomeriggio non saranno soltanto splendidi esempi di un talento artistico emergente, metafore del vivere interiore e aneliti di rivincita e speranza, ma anche il veicolo per aiutare chi della speranza e della rivincita su un destino così diverso dal nostro è il simbolo, i bambini dei villaggi kenioti. Oggi alle 18 all'Art Gallery si chiude la mostra dal titolo "Lonely like no other" (qui a fianco "God and his own universe") e si apre un'asta dei quadri invenduti. Il ricavato andrà interamente al Comitato Gaia che sta ricostruendo la scuola elementare di Pumwani, piccolo centro nell'entroterra malindino, dove è stato già costruito un orfanotrofio modello. Malindi oggi da quindi l'opportunità a tutti di aprire il cuore e allo stesso tempo arredare la mente e la casa con un'opera di valore.

sabato 27 dicembre 2008

TOTTI E FAMIGLIA SULLA COSTA DEL KENYA, VACANZA NEL PARADISO DI CHALE ISLAND

Francesco Totti ha scelto la costa keniota. Per le vacanze di Natale che coincidono con la sosta del campionato italiano, il popolare "Pupone" ha portato la famiglia a Chale Island, in costa sud, nello splendido T-Club progettato dall'italiano Mario Scianna. Insieme con la moglie Ilary Blasi, personaggio televisivo e una delle donne più desiderate dagli italiani, ci sono i due figli Chanel e Christian ma anche alcuni amici della coppia, tra cui il pilota di Formula Uno Giancarlo Fisichella, che sicuramente non perderà l'occasione per fare una visita a Flavio Briatore, con cui ha condiviso alcune delle più belle stagioni sportive. "Totti è una persona semplice e squisita - dicono dalla direzione del T-Club - e con i loro amici formano una compagnia divertente e molto educata". Insomma la "Totti band" si sta godendo le vacanze keniote a tutto mare, nell'esclusivo resort sull'isolotto di Chale, unica realtà della costa in cui sembra di stare in un atollo del pacifico. Altri vip sono attesi nei prossimi giorni, soprattutto a Malindi dove sono arrivati anche altri amici della coppia Briatore-Gregoraci.

venerdì 26 dicembre 2008

MALINDI: FINE ANNO ALL'INSEGNA DELLA SOLIDARIETA'

Una fine d'anno a tutta solidarietà (tanto per cambiare) a Malindi. Poche settimane fa avevamo pubblicato una nostra statistica secondo la quale nel 2008 gli italiani hanno raccolto e distribuito oltre due milioni di euro per orfanotrofi e opere pubbliche e private. La cifra è destinata a salire ancora in questi giorni e andrà a sfiorare decisamente i tre milioni, grazie alle iniziative natalizie e alla gran quantità e qualità di turisti attesi in questi giorni o arrivati da poco. Intanto nel giorno di Natale è stata grande festa nelle mense di ogni tipo: si va dall'annuale rituale di alcuni italiani che portano da mangiare agli ottocento detenuti delle prigioni di Mtangani e ai cento dipendenti (quest'anno è stato cotto un intero bovino adulto, più duecento chili di riso per fare il "pilao") all'altrettanto storico appuntamento del Casino di Malindi che ha portato tacchino e altri cibi in un orfanotrofio. Ma sono state moltissime le iniziative di privati che, non fanno certo pubblicità delle loro azioni, come ad esempio gli ospiti dell'hotel ristorante la Malindina, che alla raccolta di fondio quest'anno hanno abbinato vestiti per bambini portati dall'Italia.
Nei prossimi giorni, inoltre, partono le aste benefiche, altra consuetudine malindina. Domenica 28, alle 18, all'Art Gallery di Malindi si conclude la mostra dell'artista rumena Ian "Lonely like no other" e la pittrice ha deciso di mettere all'asta tutte le sue straordinarie opere a carboncino e di destinare il ricavato al Comitato Gaia, impegnato nella ricostruzione della scuola elementare di Pumwani, nell'entroterra di Mambrui. Ieri a Pumwani c'era anche il ministro Kingi, che ha potuto verificare di persona l'ottimo lavoro dei coniugi Ghirardello, due persone eccezionali dalla bontà e dall'entusiasmo contagiosi. Lunedì 29 andrà in scena invece il terzo appuntamento annuale Saidia Kenya, la raccolta di fondi del Casino di Malindi, abbinata alla cena con spettacolo delle artiste sudafricane Mahotella Queen. Quest'anno Saidia Kenya si occuperà del progetto del Cisp nel distretto di Magarini, volto a migliorare l'istruzione in una delle province più povere della costa, istituendo centri scolastici di primo apprendimento e cercando di migliorare le condizioni delle scuole esistenti.

giovedì 25 dicembre 2008

"MALINDI PROTEGGE I BAMBINI", GIA' GRANDE INTERESSE IN ITALIA

Già all'indomani della presentazione ufficiale, dall'Italia sono arrivate mail, telefonate, richieste di interviste e approfondimenti. Il lancio della campagna "Malindi protegge i bambini" non è passato inosservato. Nonostante siano sempre le notizie negative ad avere la prima pagina, un progetto pilota senza precedenti al mondo con il settore turistico di una località di villeggiatura del terzo mondo impegnato in prima linea insieme a Unicef e al Comitato Italiano per lo Sviluppo dei Popoli, deve essere segnalato. Così alle molte mail giunte alla redazione del nostro portale, si è aggiunto l'interesse di Radio Vaticano, che ha effettuato un'intervista con la responsabile del Cisp Tania Miorin e alcuni periodici nazionali hanno messo in cantiere servizi adeguati. Il bello, dunque, viene adesso e malindikenya.net vi darà gli aggiornamenti di tutte le iniziative collegate alla campagna e ad ogni successivo passaggio. Intanto gli alberghi e molti negozi e attività di Malindi, Watamu e Mambrui hanno già affisso i poster della campagna e anche nei quartieri ad alta concentrazione di popolazione locale sono spuntati i manifesti in lingua swahili.

mercoledì 24 dicembre 2008

PRESENTATA LA CAMPAGNA "MALINDI PROTEGGE I BAMBINI". TUTTI D'ACCORDO: "QUI I MINORI NON SARANNO PIU' SFRUTTATI"

Una cerimonia sobria ma con entusiasmo difficile da mascherare per gli attori principali dell'evento. Così la presentazione ufficiale della campagna "Malindi protegge i bambini", tenutasi ieri al Mwembe Resort, ha conquistato tutti i presenti e contagiato anche i politici e i rappresentanti di associazioni e istituzioni intervenuti. Nella suggestiva cornice dell'anfiteatro a bordo piscina dell'hotel, tra alberi di mango e piante secolari, è stato sancito in maniera definitiva l'accordo tra Unicef, Cisp e Associazione Turistica di Malindi Watamu (MWTWG), con testimoni d'eccezione quali il Ministro del Turismo keniota, Najib Balala, quello della Comunità dell'Est Africa, Amason Kingi, il sottosegretario all'infanzia e sviluppo sociale Josephine Oduol e rappresentanti locali delle istituzioni, tra cui il prefetto (D.C.) Arthur Mugira, il sindaco Mohamed Mwenza, la dottoressa Anisa del dipartimento della salute.
Il presidente MWTWG Renzo Quaciari, la responsabile del Cisp di Malindi, Tania Miorin e il capo del dipartimento protezione dei bambini dell'Unicef, Birgithe Lund-Henriksen hanno messo nero su bianco quello che è un progetto ideato lo scorso agosto e definito in pochi mesi. E' stato Gideon Mung'aro, l'ex sindaco di Malindi ed ora parlamentare Odm eletto nella circoscrizione costiera, a fare gli onori di casa come "maestro di cerimonia". Si parte con un garbato botta e risposta tra il "Chief child protection" di Unicef, che nel presentare la campagna ha ricordato i dati raccolti tre anni fa dalla cooperazione (il 40% dei turismo sessuale sui minori in Kenya è un fenomeno locale) e il presidente di MWTWG che ha ribattuto "la stampa italiana su quei dati parziali e mai pubblicati ci ha campato per due anni con articoli denigratori che hanno nuociuto all'immagine di Malindi". Ma nessuna polemica, le modalità e certe visioni possono essere differenti ma gli obbiettivi sono assolutamente comuni. In mezzo i dettagli tecnici di un'appassionata Tania Miorin del Cisp (gran merito di questa operazione è da ascriversi alla sua perseveranza e disponibilità) e infine i discorsi dei politici, con la sottosegretaria all'infanzia che ha aperto una finestra sugli svariati problemi che affliggono i bambini in Kenya "di cui gli abusi sessuali rappresentano il più disdicevole ma non l'unico, e senza educazione e innalzamento della soglia di povertà non si risolverà facilmente" e dopo l'intervento di Balala (i cui passaggi fondamentali riportiamo qui sotto) la conferenza stampa si è chiusa con l'ars oratoria del ministro Kingi: "questa è una grande iniziativa che porterà un sorriso vero, un sorriso di speranza per il futuro a tutti i bambini del distretto di Malindi" e con la firma della dichiarazione d'intenti da parte degli albergatori associati a Malindi Watamu Tourism Welfare Group.

martedì 23 dicembre 2008

"MALINDI PROTEGGE I BAMBINI", OGGI LA PRESENTAZIONE CON MINISTRI E BBC

Ecco arrivato finalmente il grande giorno: questo pomeriggio, a partire dalle 16 al Mwembe Resort viene presentata ufficialmente la campagna "Malindi protegge i bambini". L'iniziativa di Unicef, Cisp e Associazione Turistica MWTWG contro ogni sfruttamento sessuale dei minori viene presentata in una cerimonia ad inviti, alla presenza del Ministro del Turismo Najib Balala e di altri politici kenioti, diplomatici, rappresentanti di istituzioni ed associazioni (oltre ai membri dell'associazione MWTWG). Si parla già di evento mediatico, perchè è prevista la presenza del network britannico internazionale BBC, oltre che quella delle televisioni nazionali keniote, KBC, KTN e NTV. I corrispondenti e gli inviati dei quotidiani locali e gli speaker delle radio più importanti hanno già garantito la loro presenza. D'altronde si tratta della campagna più importante mai realizzata sulla costa keniota e la prima al mondo in cui un settore turistico italiano all'estero si allea con la cooperazione internazionale (Unicef e Cisp) in un progetto sovvenzionato dal nostro Governo. L'associazione che finanzia anche il portale malindikenya.net e l'agenzia stampa ci stava lavorando da mesi, tutto è iniziato prima ancora che la rivista Panorama cercasse di far passare Malindi per il "paradiso degli orchi" e che l'Unicef stessa si scusasse per i suoi dati parziali sullo sfruttamento sessuale dei minori, datati 2005, che tanti fraintesi avevano creato all'interno della comunità italiana in Kenya. Spiace invece dover constatare l'assenza (nonostante l'invito) della televisione degli italiani all'estero, Rai Italia (ex Rai International). Dalla sede di Nairobi, con il direttore Enzo Nucci in vacanza, non arriverà nessuno. Questo imbarazzante silenzio fa il paio con quello di Corriere della Sera e Repubblica. I principali quotidiani italiani non hanno ancora presentato l'importante campagna ai propri lettori, come invece ha fatto l'Ansa già tre volte e alcuni quotidiani locali e siti internet. Attendiamo fiduciosi.

lunedì 22 dicembre 2008

SOLIDARIETA': I CANTI DI NATALE DEI BIMBI DI IMANI A MALINDI

L'orfanotrofio e centro di riabilitazione per ragazzi di strada Imani è una delle più importanti realtà del Kenya. La sede di Malindi dell'associazione voluta dall'ex modella Faith Imani si trova a Msabah. Domani pomeriggio allo Stardust, a partire dalle ore 14, i bambini del centro hanno preparato una festa natalizia con canti e balli per raccogliere donazioni. Un appuntamento con la solidarietà per chi fa del bene da anni e per donare un sorriso e un aiuto concreto a tanti bambini che hanno sofferto e grazie a un'iniziativa come questa potranno passare un Natale sereno.
Faith è una donna africana che ha sperimentato sulla sua pelle il prezzo da pagare per una ragazza africana di buona famiglia che ha deciso di aiutare i propri connazionali meno fortunati. Dal nulla ha creato cinque centri tra Nairobi e la costa e dai progetti sugli orfanelli è passata alla rieducazione dei ragazzi di strada e alla riabilitazione per chi ha avuto problemi gravi in famiglia o con il mondo della droga.

domenica 21 dicembre 2008

IL 23 PRESENTAZIONE DI "MALINDI PROTEGGE I BAMBINI" CON IL MINISTRO DEL TURISMO KENIOTA

Per la presentazione ufficiale della campagna di Unicef, Cisp e Associazione MWTWG "Malindi protegge i bambini", prevista per martedì 23 dicembre al Mwembe Resort, si sono mobilitati due ministri della Repubblica del Kenya, quello del Turismo Najib Balala e quello della Comunità dell'Est Africa, Amason Kingi, che è stato eletto nella circoscrizione di Malindi. Anche il Maestro di Cerimonia è un parlamentare eletto con i voti del distretto malindino, si tratta dell'ex sindaco Gideon Mung'aro. L'importanza dell'iniziativa, che porrà Malindi agli occhi del mondo come la prima località di villeggiatura a fare qualcosa di concreto contro ogni forma di sfruttamento sessuale dei minori e ad agire per promuovere il turismo responsabile, convoglierà le alte cariche dell'Unicef di Nairobi, della Cooperazione Italiana per lo Sviluppo dei Popoli, un rappresentante dell'Ambasciata Italiana di Nairobi (oltre al Console di Malindi, Roberto Macrì) e tanti rappresentanti di associazioni locali, oltre alle figure più rilevanti delle istituzioni locali e ai membri dell'associazione turistica di Malindi. La conferenza stampa, durante la quale è prevista anche la cerimonia di consegna del materiale informativo agli alberghi che hanno aderito alla campagna, è rigorosamente ad inviti. Dall'Italia invece è già intervenuto il direttore del Cisp, Paolo Dieci. "Lo sfruttamento sessuale di ogni tipo compromette gravemente lo sviluppo fisico e psicologico dei bambini – ha spiegato in una nota inviata ai media – Insieme all'Associazione Turistica di Malindi e Watamu e le autorità locali abbiamo deciso di impegnarci in questa campagna "Malindi protegge i bambini", per tutelare i minori da ogni forma di violenza, abuso e sfruttamento. L'idea è di creare un rete di protezione dei bambini, sensibilizzando sia i turisti che la comunità locale nel distretto di Malindi, coinvolgendo in prima persona anche albergatori, gruppi di villaggio, scuole, insegnanti e capi villaggio. Solo creando un ambiente più sano e sicuro per i minori, sarà possibile evitare fenomeni di abuso e sfruttamento e far sì che cresca un turismo migliore".

INTERVISTA AL PRESIDENTE DI MWTWG, RENZO QUACIARI
Alla vigilia del lancio della campagna "Malindi protegge i bambini", Renzo Quaciari, presidente dell'Associazione Malindi Watamu Tourism Welfare Group che ha fortissimamente voluto questa iniziativa al pari di Unicef e Cisp, spiega in una intervista motivi, dinamiche e obiettivi della partecipazione del settore turistico di Malindi a un progetto pilota che costituisce un "unicum" nel panorama mondiale delle località di villeggiatura.
Cosa vi ha spinto ad aderire a questo progetto?
"Il turismo rappresenta una risorsa importante per Malindi e per la sua comunita'. Deve quindi essere protetto soprattutto dagli investitori e dagli imprenditori che qui operano attivamente da anni, e non vogliono che nel prossimo futuro questa destinazione sia percepita come una possibile destinazione di turismo sessuale minorile. Alcuni articoli di stampa italiana hanno a nostro avviso potuto far credere che Malindi sia una facile destinazione per il turismo sessuale minorile. Questo e' quello che vogliamo evitare, questo e' il turismo che non vogliamo. Con questo progetto si vuole sensibilizzare e informare i turisti, e al tempo stesso creare un ambiente sano e sicuro sostenendo interventi di prevenzione. In futuro speriamo di conivolgre anche i tour operator. A tal fine stiamo collaborando con le autorita' locali e gli organi competenti e siamo fermamente determinati a combattere ogni forma di sfruttamento sessuale e commerciale minorile.
Come si concretizzerà il vostro contributo?
"Promuovendo una serie di iniziative, quali l'adozione del codice di condotta, campagne di informazione ed educazione rivolte ai turisti italiani e internazionali, rendendo visibile all'interno delle attività alberghiere e degli esercizi commerciali dei membri della nostra Associazione, il materiale informativo prodotto insieme al CISP; incontri di sensibilizzazione a tutto il personale dipendente delle nostre attivita'; sensibilizzare altri alberghi ed esercizi commerciali presenti nel Distretto di Malindi e nella costa del Kenya perchè diventino anche loro promotori della campagna di informazione e sensibilizzazione a favore dei diritti dell'infanzia; favorire la comunicazione e la collaborazione tra CISP, l'Associazione e gli operatori turistici in Italia, affinche' la campagna di informazione e sensibilizzazione lanciata a Malindi possa avere visibilita' anche in Italia (ad esempio con la pubblicazione della campagna di comunicazione nei loro cataloghi e nei loro siti web).
Lo sfruttamento sessuale dei minori è un fenomeno diffuso nella realtà che vi circonda?
Purtroppo non ci sono dei dati certi ma solo stime. Si tratta di un fenomeno sommerso, difficile da quantificare. E' sicuramente un problema rilevante, che coinvolge prevalentemente la comunita' locale. Ognuno di noi, vivendo qui da anni, si sente parte integrante di questa comunita', non solo come imprenditore ma anche come genitore, e ha il dovere e la responsabilita' di intervenire attivamente affinche' questo fenomeno venga eliminato, investendo nel futuro delle nuove generazioni.
Pensate sarà difficile realizzare la campagna e far passare i suoi messaggi?
Sicuramente non sara' facile, ma e' un obiettivo che gli imprenditori e la comunita' di Malindi, in particolar modo quella italiana, si e' posto come primario. E' evidente che da soli non possiamo raggiungere tale obiettivo ed e' per questo che con il progetto ci proponiamo di creare un'alleanza con il CISP e le autorita' kenyote. E' importante che il turismo rappresenti sempre di più una risorsa per chi vive a Malindi e sulla costa keniota, e possa garantire serenità e sano sviluppo economico non solo per chi investe ma anche per chi potrà godere delle bellezze che questo Paese sa offrire.

sabato 20 dicembre 2008

"MALINDI PROTEGGE I BAMBINI": LANCIATA LA CAMPAGNA DEL SETTORE TURISTICO CONTRO LO SFRUTTAMENTO SESSUALE DEI MINORI

Finalmente, da oggi, "Malindi protegge i bambini" è una realtà. Con l'affissione dei primi cartelloni-slogan sulla Malindi-Mombasa e con un lancio di comunicati che annunciano la conferenza stampa di martedì 23 dicembre al Mwembe Resort, alla presenza del Ministro del Turismo Najib Balala e di altri politici kenioti, diplomatici, rappresentanti di istituzioni ed associazioni (oltre ai membri dell'associazione MWTWG), parte la campagna più importante mai realizzata sulla costa keniota e la prima al mondo in cui un settore turistico italiano all'estero si allea con la cooperazione internazionale (Unicef e Cisp) in un progetto sovvenzionato dal nostro Governo. L'associazione che finanzia anche il portale malindikenya.net e l'agenzia stampa ci stava lavorando da mesi, tutto è iniziato prima ancora che la rivista Panorama cercasse di far passare Malindi per il "paradiso degli orchi" e che l'Unicef stessa si scusasse per i suoi dati parziali sullo sfruttamento sessuale dei minori, datati 2005, che tanti fraintesi avevano creato all'interno della comunità italiana in Kenya. Ecco il comunicato integrale dell'associazione MWTWG in merito.
"Malindi è un luogo di vacanza incantevole, un paradiso che affascina chiunque lo frequenti. Ma fa anche parte di una realtà africana che deve convivere con le sue contraddizioni per migliorarsi continuamente.
Gli italiani negli ultimi anni, attraverso il turismo ed il suo indotto, hanno portato benessere, creato infrastrutture e migliaia di posti di lavoro. Hanno costruito opere di solidarietà, orfanotrofi e strutture sanitarie e vivono in armonia con la popolazione locale.
Il distretto di Malindi oggi conta circa 380.000 abitanti. Una buona parte di loro lavora direttamente o indirettamente con gli italiani. Ora gli imprenditori del settore turistico hanno deciso di fare ancora di più, hanno scelto di impegnarsi contro ogni forma di sfruttamento sessuale dei minori, aiutando la popolazione locale e allo stesso tempo sensibilizzando i turisti che frequentano la costa keniota.
Questo è l'obbiettivo dell'Associazione Turistica di Malindi Watamu (Malindi, Watamu Tourism Welfare Group), che si è unita a UNICEF e CISP per lanciare un progetto finanziato dal Governo Italiano, che non ha eguali nel mondo.
Per la prima volta, infatti, una realtà imprenditoriale italiana all'estero partecipa attivamente ad un'iniziativa sociale per promuovere il turismo responsabile.
La Campagna “Malindi protegge i bambini” verrà lanciata martedì 23 dicembre con una conferenza stampa al Mwembe Resort di Malindi, a cui parteciperanno il Ministro del Turismo keniota Najib Balala, quello della Comunità dell'Est Africa Amason Kingi e altri rappresentanti del Governo, nonché diplomatici e membri di associazioni, cooperazioni e istituzioni locali, oltre ai sostenitori dell'associazione MWTWG e di malindikenya.net.
Dal giorno successivo nei più importanti hotel e villaggi turistici di Malindi, Watamu e Mambrui saranno presenti poster e disponibili materiali informativi sull'iniziativa. Saranno inoltre affissi sulle strade, nei locali pubblici e nei luoghi più frequentati delle cittadine cartelloni e manifesti con gli slogan della Campagna.
Il coinvolgimento attivo di trenta tra strutture alberghiere, ristoranti, locali pubblici e altre attività, decine di operatori turistici italiani, alcune migliaia di dipendenti locali del settore turistico e un numero sempre crescente di visitatori (92.000 italiani hanno frequentato il Kenya nel 2007).
Una campagna di prevenzione con educational per i dipendenti delle suddette attività, manifesti in inglese e swahili per la popolazione locale, eventi creati appositamente per la sensibilizzazione. Tutto questo è Malindi protegge i bambini”.

venerdì 19 dicembre 2008

BRIATORE E SIGNORA DI NUOVO IN KENYA: RELAX A MALINDI E CAPODANNO IN SAVANA

Sono arrivati martedì con un aereo privato. Soli, a quanto pare, ospiti della creatura di Flavio, la Spa Lion in the Sun a Casuarina.
La moglie Elisabetta Gregoraci aveva già annunciato ai media italiani prima di partire, una vacanza lunga e speciale "perchè abbiamo molto bisogno di relax". E non solo, i primi "testimoni" parlano di un Briatore un po' sovrappeso. In tal senso l'ex villa da sogno trasformata in centro benessere con i trattamenti anche dietetici dell'amico Chenot, calza a pennello, insieme con le nuotate tra gli isolotti più lontani, da raggiungere a bordo della Califfa. Natale a Malindi, quindi, ma la volontà degli sposi sarebbe quella di partire per un safari eslcusivo (ovviamente) con capodanno in mezzo alla Savana. Nei prossimi giorni sono annunciati altri vip, con ritorni eccellenti e molte new-entry.(

mercoledì 17 dicembre 2008

TORNA AI LANCI LA BASE SAN MARCO DI MALINDI

La base italiana in Kenya, a Malindi, potrebbe tornare ad essere un punto di accesso allo spazio, con un programma che prevede il lancio di palloni stratosferici. E' uno dei programmi allo studio per il futuro della base, che da oggi l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) condivide con l'Aeronautica Militare, in seguito all'accordo di cooperazione nei campi della formazione e della ricerca firmato dal commissario straordinario dell'Asi, Enrico Saggese, e dal Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Daniele Tei.
Malindi si prepara a tornare ad essere una base di lancio, ma non solo: fin da ora è attiva come centro di controllo di satelliti e nell'osservazione della Terra, oltre che come centro di ricerca e formazione.
Oltre 40 anni fa la base di Malindi, oggi dedicata al suo fondatore, il padre dello spazio italiano Luigi Broglio, segnava il debutto dell'Italia nello spazio grazie al programma San Marco. Sebbene siano ancora integre dal punto di vista strutturale, le piattaforme principali al largo delle coste sono ormai inutilizzate da molto tempo e per il momento ogni attività di lancio è sospesa. Tuttavia, rileva il responsabile per l'Asi del programma San Marco, Roberto Ibba, "si punta a mantenere da Malindi la capacità di accesso allo spazio" e "in questa prospettiva il primo mezzo di accesso potrebbero essere palloni stratosferici" per ricerche di fisica dell' atmosfera o per osservazione della Terra, o ancora per uso didattico per scuole e università africane ed europee.
"Lo studio su questo tipo di utilizzo - aggiunge - è cominciato nel settembre scorso e la durata prevista è di tre-quattro anni". E' invece operativa da tempo la seconda linea di attività di Malindi, relativa alla gestione dei contatti con i satelliti in orbita. Il sistema di antenne attivo nel centro permette infatti di supportare i lanci che avvengono dalle basi equatoriali, come quella statunitense di Cape Canaveral (Florida) e quella europea di Kourou (Guyana Francese). Attualmente Malindi sta assicurando il contatto con i satelliti scientifici Agile e Swift. "Questa é la linea di attività più consolidata che - spiega Ibba - sarà potenziata in termini di capacità organizzativa". E' poi allo studio la linea di attività per l'osservazione della Terra, con la possibilità di aprire un centro di telerilevamento per i Paesi dell'Africa centro-orientale, con sede a Malindi e a Nairobi. Il progetto e rientra negli accordi bilaterali fra Italia e Kenya conclusi fra l'Asi e un insieme di istituzioni kenyane e si stanno anche esaminando le condizioni di una piccola missione scientifica congiunta fra Italia e Kenya. In quest'ambito il programma per l'osservazione della Terra Cosmo SkyMed acquista un rilievo notevole e si sta discutendo la possibilità di mettere a disposizione dei Paesi africani i dati dei satelliti radar e di favorire la formazione di esperti africani attraverso il sostegno del Centro di Geodesia Spaziale dell'Asi a Matera. I dati preliminari di questo studio saranno disponibili a metà del 2009. Ricerca e formazione sono, infine, le altre attività sulle quali punta la base di Malindi. "Contiamo molto - dice Ibba - sull'accordo con l'università di Roma La Sapienza, con cui abbiamo fatto cose di assoluto rilievo: non si vede perché non potremmo farlo a Malindi. Quanto all'accordo fra Italia e Kenya, sarà attivo fino al 2010, ma c'é già un'intesa di principio per rinnovarlo. C'é anche un interesse nuovo in questo senso da parte del Kenya, che si prepara a istituire un segretariato dello Spazio per il quale conta sull'assistenza dell'Italia.

martedì 16 dicembre 2008

IL TALENTO DI "IAN" ALL'ART GALLERY DI MALINDI, QUADRI UNICI COME LA NOSTRA SOLITUDINE

Si inaugura giovedì 18 dicembre all'Art Gallery di Malindi, la personale dell'artista rumena Irimia Alexandra Natalia, in arte Ian. La giovanissima pittrice balcanica si trova a Malindi per collaborare con la Onlus "Comitato Gaia" e sostenere i progetti di Pumwani, che anche malindikenya.net sostiene attivamente. Domenica 28 dicembre, alle ore 18, ci sarà infatti un'asta dei quadri esposti all'Art Gallery, presentata dal direttore Freddie del Curatolo, il cui ricavato sarà interamente donato ai bambini della Children's Home del villaggio all'interno di Mambrui che i coniugi Adriano e Giovanna Ghirardello hanno trasformato in un oasi di felicità e sostegno intelligente che va nella direzione futura dell'autosostentamento.
Ma veniamo alla mostra. “Lonely like no other”, “Solo come nessun altro”.
Questo il titolo scelto dalla giovane artista Ian per la sua personale che finalmente approda in Africa, secondo uno dei suoi sogni di adolescente.
Una mostra autobiografica che, attraverso le tappe stesse del cammino dell'uomo, lega la nascita, la crescita e la morte agli infiniti percorsi paralleli che l'essere umano affronta, a seconda delle sue passioni, delle sue paure e della sua sensibilità. Se il bianco e il nero del carboncino richiamano l'ancestrale dualismo vita/morte, le opere di Ian illustrano con tecnica sopraffina gli sconvolgenti risultati di un processo interiore, spesso cinico e violento, che mostra alla fine l'anima nuda e per nulla timorosa del giudizio altrui.
“In tutti noi c'è qualcosa di selvaggio, qualcosa che ci tormenterà per tutta la vita” scrive l'artista nei suoi appunti alla mostra. Un angelo gravido è pronto a partorire generazioni di solitudini, e qualcuno troppo spesso dimentica che all'origine era puro. Questi vividi ritratti degli abissi della condizione umana non sono però desolanti constatazioni, descrivono un percorso salvifico, sono gli specchi in cui dobbiamo rifletterci per riflettere. Una sola cosa è certa, dopo essersi specchiati nelle opere di Ian “il nostro cammino non sarà più una fatica per il vivere che sta dentro di noi”.
IRIMIA ALEXANDRA NATALIA "IAN" - "LONELY LIKE NO OTHER" - Malindi Art Gallery - Giovedì 18 dicembre ore 18.00 Apertura con piccolo rinfresco. Domenica 28 dicembre ore 18.00 Asta dei quadri con ricavato interamente devoluto alla Children's Home di Pumwani.

lunedì 15 dicembre 2008

BIMBI DI STRADA DI NAIROBI IN ITALIA: UN TOUR INDIMENTICABILE

Dal nostro corrispondente Carlotta Mawimbi
E’ stata la degna conclusione di una splendida tournée in giro per l’Italia, la serata incredibile di ieri, al Cine Teatro Ridotto Sales di via Copernico a Milano.
In diciotto, tra bambini e ragazzi del Kivuli Centre di Koinonia Community, a Nairobi, erano sbarcati in Italia più di venti giorni fa, per la prima volta in Europa anzi, per la prima volta fuori dal Kenya e per molti di loro anche da Nairobi. Ma il viaggio era stato a lungo atteso e preparato nel migliore dei modi dal punto di vista logistico, artistico e soprattutto educativo da parte degli educatori del centro, con la guida sempre amorevole di Padre Renato Kizito Sesana che da più di trent’anni, ormai, non perde mai di vista i suoi ragazzi. Questa volta, poi, si trattava di compiere un’impresa, una di quelle cose che in seguito per mesi ed anni verranno ricordate da tutti: italiani e kenyani insieme, chi durante una cena di Natale, chi sul matatu o davanti a una tazza di chai coi vicini, tutti si racconterà di quella volta che i bambini di Nairobi sono stati invitati a portare un segno di pace e di comunione in giro per il mondo, addirittura in Europa! Io li ho incontrati al loro arrivo a Milano, ultima delle numerose tappe che li ha visti stupire tutti, da sud a nord, passando per Bari, Taranto, Matera, Caserta, Fabriano, Torino e Piacenza. In una giornata di pioggia grigia, come solo Milano ci sa regalare certe volte, sono scesi dal pullmann carichi di zaini, borse, strumenti a percussione in alcuni casi quasi più grandi di loro, sacchi di arance e addirittura una cassetta di cachi, certamente regalo di qualche ospite precedente. Una carica di sorrisi, mista alla serietà che l’impresa richiede, in men che non si dica grandi e piccini hanno riempito la sede di Amani, dove i loro amici italiani li aspettavano con una tipica merenda pre-natalizia a base di panettone e succhi di frutta. Una piccola nota va fatta sull’entusiasmo dei più piccoli nell’offrirsi volontari per dare una mano a Gianmarco, il presidente di Amani, a scaricare l’auto con la quale arrivava dal Monferrato: si trattava di prendere anche l’ascensore! Più volte!! Uno spasso indimenticabile.
Ospiti di diverse famiglie legate ad Africa Peace Point, per un paio di giorni i ragazzi sono stati accompagnati in giro per la città, con ancora negli occhi l’emozione di aver visto addirittura la neve, pochi giorni prima, a Torino. Ogni cosa è una curiosità, da prendere al volo ed ammirare, criticare e ridiscutere, magari prima di andare a dormire, come Padre Kizito li invita giustamente a fare sempre, di fronte alle esperienze della vita e questa, accidenti, lo è decisamente a tutti gli effetti!
Così, l'altra sera, la sala del Teatro dei Salesiani era già piena di energia, ancora prima che il pubblico la riempisse completamente. Insieme agli adulti, decine di bambini aspettavano di vedere i loro coetanei così sorridenti e caciaroni che però, certe volte, sembrano tanto più grandi di loro... Tutti seduti per terra, davanti al palco, basta un secondo: due rullate di tamburo, una capriola e voilà tutti a bocca aperta, con le orecchie tese e il collo allungato al massimo, per poter vedere meglio ogni cosa. Salti, capriole, piramidi umane che toccano il soffitto facendo buffamente scomparire la testa dell’ultimo in alto, dietro i binari del sipario…e poi ancora musica, giocolieri, divertentissimi sketch un po’ alla Stanlio e Olio e per finire Malaika, la canzone resa celebre da Miriam Makeba, voce dell’Africa scomparsa da poco proprio qui, in Italia, mentre regalava emozioni al suo pubblico.
A quel punto l’emozione è moltissima e, sulla musica continua dei tamburi, i ragazzi invitano i bambini italiani, ormai in estasi, a salire sul palco con loro e ballare. Il cuore è pieno. Siamo un po’ in Africa! Ripartono il giorno dopo questo spettacolo. E chissà con che ricordi, con quali dubbi e storie… Di sicuro con la certezza che l’italiano non sia poi tanto difficile da imparare, come ad esempio per Stephen: “ Buona sera a tuti, mi chiamo Stefano, vengo dal Kenya, I’m very happy to be here. Karibuni! Come to Kivuli! Please, come and visit us. And, in Italy…I like your food! Grazie mile. Ciao!”

sabato 13 dicembre 2008

IL PREFETTO DI MALINDI: "CITTADINA PIU' SICURA, PULITA E SENZA DROGA"

Lotta alla droga e sicurezza. Con questi caposaldi e subito numeri e progetti, il nuovo District Commissioner Arthur Mugira si è presentato ieri alla cittadinanza, nell'ambito della grande festa organizzata per il "Jamhuri day", celebrazione malindina dell'indipendenza dagli inglesi. Davanti a centinaia di persone e alle più importanti autorità cittadine, nel campo sportivo di Malindi, il D.C. ha illustrato quelli che sono i punti fermi del suo mandato: "Questo luogo è in espansione - ha detto Mugira - e bisogna sorvegliare affichè non si perdano di vista le sue qualità. La sicurezza prima di tutto, perchè ci sono moltissimi stranieri ma anche nuove comunità locali e dobbiamo mantenere quel clima di serernità che contraddistingue da sempre la costa keniota". Mugira ha parlato anche di un argomento che gli sta particolarmente a cuore, la lotta alla droga,
"Abbiamo apprezzato l'intervento delle comunità locali - ha detto - e la sensibilizzazione sul problema della droga. Ma ora sta a noi come istituzione fare qualcosa di concreto. Malindi aprirà presto due centri di riabilitazione per chi è caduto in questa spirale disdicevole e saranno inasprite le pene per gli spacciatori. Prevenire e curare, insieme, questa è la migliore ricetta".
I festeggiamenti per il "Jamhuri day" sono stati l'occasione per un confronto schietto tra i rappresentanti delle istituzioni locali (presente anche il Capo della Polizia Ali Ayub, che ha ricordato i risultati ottenuti recentemente dalle forze dell'ordine del distretto nell'individuare alcuni piccoli focolai di microcriminalità) e la cittadinanza, che si prepara a vivere una nuova stagione economicamente importante per il presente di Malindi. La rappresentanza dell'associazione Malindi & Watamu Tourism & Welfare Group, nel portare i saluti al sindaco, al prefetto e al capo della polizia, ha ricordato l'impegno comune e la disponibilità a lavorare insieme per una città migliore.

venerdì 12 dicembre 2008

DIRITTI UMANI A MALINDI: UN SUCCESSO IL MEETING

Si è parlato di sicurezza, di turismo responsabile, di aiuti e di miglioramento delle condizioni sociali. E' stato un successo di proposte, tematiche e affluenza il meeting organizzato ieri nel salone del consiglio provinciale di Malindi, alla presenza dei vertici del Kenya Human Right Council (KHRC), di molti politici locali e rappresentanti di comunità civili e religiose. Interessanti proposte sulla tutela dei minori, sulla cultura dell'interazione tra turisti e kenioti (il giornalista di malindikenya.net Charles Charo ha discusso di connivenze riscontrate tra ragazze di vita, rappresentanti delle forze dell'ordine e magistratura ai danni del turista) e sul rispetto di chi viene in vacanza da parte dei beach boys. Interventi interessanti del chairman della KHRC, Tom Kagwe, mentre il commissario del nucleo anticorruzione dell'associazione, Mariam Asim, ha illustrato i nuovi metodi per vincere la lotta alla corruzione negli edifici pubblici. "Saremo i loro controllori - ha spiegato Asim - e se sarà il caso faremo rimuovere i vertici di ogni ambito, come già successo per l'ufficio immigrazione, la polizia e alcuni uffici distrettuali".

giovedì 11 dicembre 2008

SOLIDARIETA' ITALIANA A MALINDI: UN 2008 DA DUE MILIONI DI EURO

Un duemilaotto mai così "benefico", alla faccia delle crisi e della stampa che così poco si interessa della solidarietà italiana a Malindi. Quest'anno a Malindi, secondo un'inchiesta portata a compimento dalla nostra agenzia stampa, gli italiani hanno raccolto e destinato alle varie associazioni e iniziative presenti nel distretto di Malindi, nonchè a privati o a progetti già esistenti sul territorio, a grandi cooperazioni e infine anche alle stesse istituzioni comunali o governative, una cifra che si aggira intorno ai due milioni di euro. E poi dicono che gli italiani non fanno abbastanza per le popolazioni locali. Sono molte le cifre a due zeri, ma sono le piccole donazioni a far salire il totale. Si va dai 40 mila euro del progetto sostenuto dalla Onlus Karibuni di Como a Marafa (la costruzione di un reparto maternità, come sede distaccata dell'ospedale di Malindi, inaugurato lo scorso agosto), alla "Pumwani Children's Home" dei coniugi Ghirardello (e soltanto la scuola da rifare ne costerà 150), dalle donazioni a "Mama Anakuja" di Mujeje (singolare e degna di menzione quella di due sposini, che hanno devoluto l'intera lista nozze, oltre 15 mila euro, all'orfanotrofio) a quelle alla House of The Rising Sun di Msabah. Più altre centinaia, sparse nel territorio. Spesso sono le donazioni anonime, quelle di turisti o villeggianti che non vogliono farsi pubblicità, a lasciare felicemente stupiti. Quest'anno dall'Italia forse si è fatto sentire anche l'effetto delle violenze post elettorali, con la conseguente deriva di povertà, che però soltanto di striscio ha toccato Malindi e la costa keniota. In ogni caso sempre più italiani che frequentano Malindi vengono in contatto con realtà attive nell'aiuto alla popolazione locale, se è vero che si contano più di venti orfanotrofi costruiti o mantenuti con "mano" italiana.

mercoledì 10 dicembre 2008

SOLIDARIETA' ITALIANA A MALINDI: PRIMO MATTONE PER LA SCUOLA DI PUMWANI

Il progetto di Pumwani, portato avanti dagli italiani di "Comitato Gaia Onlus", non si ferma. Dopo l'apertura dell'orfanotrofio del villaggio all'interno di Mambrui, in questi giorni è avvenuta la posa del primo mattone che insieme ad altri ricostruirà la Primary School della zona, che versava in condizioni davvero impraticabili. La caparbietà dei due coniugi lombardi Adriano e Giovanna Ghirardello non conosce impedimenti e stop. Così, grazie anche all'aiuto di tanti sostenitori (non ultimo il quotidiano City, autore di una campagna mediatica e di una raccolta fondi che hanno promosso il nome delle buone azioni degli italiani a Malindi) per adesso sono stati raccolti 25 mila euro. Per il lavoro totale di ricostruzione dell'edificio scolastico ce ne vorrebbero ancora altrettanti. Ma anche questa volta la battaglia dei Ghirardello, ci scommettiamo, sarà vincente.

martedì 9 dicembre 2008

SOLIDARIETA' ITALIANA A MALINDI: NEL 2008 RACCOLTI OLTRE 2 MILIONI DI EURO

Un duemilaotto mai così "benefico", alla faccia delle crisi e della stampa che così poco si interessa della solidarietà italiana a Malindi. Quest'anno a Malindi, secondo un'inchiesta portata a compimento dalla nostra agenzia stampa, gli italiani hanno raccolto e destinato alle varie associazioni e iniziative presenti nel distretto di Malindi, nonchè a privati o a progetti già esistenti sul territorio, a grandi cooperazioni e infine anche alle stesse istituzioni comunali o governative, una cifra che si aggira intorno ai due milioni di euro. E poi dicono che gli italiani non fanno abbastanza per le popolazioni locali. Sono molte le cifre a due zeri, ma sono le piccole donazioni a far salire il totale. Si va dai 40 milioni di euro del progetto sostenuto dalla Onlus Karibuni di Como a Marafa (la costruzione di un reparto maternità, come sede distaccata dell'ospedale di Malindi, inaugurato lo scorso agosto), alla "Pumwani Children's Home" dei coniugi Ghirardello, dalle donazioni a "Mama Anakuja" di Mujeje (singolare e degna di menzione quella di due sposini, che hanno devoluto l'intera lista nozze, oltre 15 mila euro, all'orfanotrofio) a quelle alla House of The Rising Sun di Msabah. Più altre centinaia, sparse nel territorio. Spesso sono le donazioni anonime, quelle di turisti o villeggianti che non vogliono farsi pubblicità, a lasciare felicemente stupiti. Quest'anno dall'Italia forse si è fatto sentire anche l'effetto delle violenze post elettorali, con la conseguente deriva di povertà, che però soltanto di striscio ha toccato Malindi e la costa keniota. In ogni caso sempre più italiani che frequentano Malindi vengono in contatto con realtà attive nell'aiuto alla popolazione locale, se è vero che si contano più di venti orfanotrofi costruiti o mantenuti con "mano" italiana.

lunedì 8 dicembre 2008

IL GENOA CLUB MALINDI SU RAI ITALIA

Una cartolina sportiva ma anche turistica da Malindi ieri su Rai Italia. Durante il seguitissimo programma sportivo "La giostra del gol" diretto da Carlo Brienza, ieri sera c'è stato un collegamento in diretta con il presidente del Genoa Club Malindi, Freddie del Curatolo, che si riferiva al derby della Lanterna, tra Sampdoria e Genoa, che poi si sarebbe concluso con la vittoria dei rossoblu genoani per 1-0. Del Curatolo ha dialogato con la presentatrice e con gli ospiti in studio, con un simpatico siparietto con il navigato giornalista Italo Cucci. C'è stato il tempo (per la verità un lampo) anche per poter magnificare le qualità di Malindi cittadina turistica. In ogni caso questo è uno dei molti modi per far circolare il nome di Malindi in positivo. Del Curatolo, come giornalista e uomo di spettacolo è già stato intervistato da Radio DeeJay e Radio 24 e scrive di Malindi e di Kenya su quotidiani e riviste italiane.

domenica 7 dicembre 2008

SETTIMANA DI SPETTACOLI AFRICANI AL CASINO MALINDI PER CAPODANNO

Il piatto africano è di quelli ghiotti: tanto ottimo Kenya e la ciliegina sulla torta è sudafricana. E' ufficialmente partita la prevendita degli eventi del Casino di Malindi che ruotano attorno al veglione di San Silvestro. Quest'anno la direzione artistica della sala da gioco, per gli happening dal palco del ristorante La Griglia, non ha puntato su artisti di calibro italiani o vecchie volpi della canzone nostrana. Dopo il confidenziale Fred Bongusto, l'emergente Daniele Silvestri e l'estroso e intramontabile Franco Califano, quest'anno è il Continente nero a farla da padrone con i suoi ritmi. La rassegna si apre, come ogni anno, con la raccolta di fondi "Saidia Kenya", organizzata per lunedì 29 dicembre alle 20.30 (cena € 50, coppia € 90, bambini € 25). Sarà lo storico trio sudafricano delle Mahotella Queens, al secolo Hilda Tloubatla, Nobesuthu Mbadu and Mildred Mangxola, a salire sul palco per festeggiare i quarantacinque anni di attività. Le coloratissime artiste folk di Johannesburg, già coriste del grande Mahlatini, replicheranno la sera dopo nella serata di Gala della vigilia di S. Silvestro (cena con bottiglia di vino ogni 4 persone € 150, coppia € 250 bambini € 50) ed è sicuro che non mancherà un tributo particolare a "Mama Africa" Miriam Makeba, la cara amica loro scomparsa un mese fa. Per il tradizionale Gran Galà dell'ultimo dell'anno invece è previsto uno spettacolo continuo, a partire dall'aperitivo, con champagne e panettone a fine serata e gli ormai famosi fuochi d'artificio, ma prima il concerto del cantautore Harry Kimani e l'esibizione dei ballerini acrobati Sarakasi Dancers, reduci dall'ennesima tournée europea. Per questa serata prezzi da evento dell'annio: Biglietto singolo € 300, donne € 200, coppie € 500, bambini € 125. Si chiudono in bellezza le quattro serate con un doppio concerto per gli amanti delle voci di talento, il 3 gennaio: Eric Wanaina, uno dei più quotati popsinger kenioti e la dolce vocalist Atemi Oyungu. Cena e spettacolo € 150 a testa, € 250 per le coppie e € 50 per i bambini.

venerdì 5 dicembre 2008

"AMICI PER LA PELLE" SI GIRA A WATAMU IN UNA MISSIONE CATTOLICA RICOSTRUITA

Lasciato lo splendore del Kivulini Resort, la struttura del Malindi Key Group sul mare cristallino di Mayungu, questa mattina la troupe del film di Canale 5 "Amici per la pelle" si trasferisce a Watamu, per ambientare le proprie scene riguardanti una missione cattolica. L'ambiente della solidarietà sulla costa keniota è stato ricostruito in una delle bellissime baie del villaggio di pescatori che sorge a venti chilometri da Malindi, tra villaggi turistici, ville da favola e attività locali. Nei prossimi giorni il set del film prodotto dalla "Rodeo Drive" e interpretato da Massimo Boldi, Barbara De Rossi, con tra gli altri anche Antonio Catania e Maurizio Mattioli, farà tappa sul Mida Creek, l'insenatura di mangrovie a sud di Watamu, un paesaggio incantevole già utilizzato da parte della produzione ai tempi di un'altro film girato in Kenya dal produttore esecutivo Antonio De Feo. La prossima settimana sarà anche la volta della depressione di Marafa, chiamata "Hell's kitchen", le Cucine del Diavolo.

giovedì 4 dicembre 2008

D.C. E CAPO DELLA POLIZIA DI MALINDI INCONTRANO GLI ITALIANI: "SICUREZZA E COLLABORAZIONE"

Conoscersi per poter collaborare insieme. Questo il motto uscito dall'incontro di questo pomeriggio, nella conference room del Coral Key, tra il nuovo District Commissioner Arthur Mugira, il neo capo della polizia Ali Ayub e una buona rappresentanza di imprenditori italiani. L'incontro, voluto da quello che è praticamente il Prefetto della cittadina (D.C.) e coordinato dal Console Italiano a Malindi, Roberto Macrì, ha rappresentato un primo approccio conoscitivo tra la realtà imprenditoriale e turistica italiana e coloro che rappresentano la sicurezza a Malindi e che si sono appena insediati.
"Mi sembra importante - ha esordito il D.C. - conoscerci da subito, senza attendere che veniate nel mio ufficio soltanto quando c'è un problema. Noi saremo a disposizione anche per ricevere consigli e per valutare insieme le problematiche del distretto e collaborare insieme a migliorare Malindi".
Gli fa eco il Console Italiano: "E' una grande opportunità incontrare i responsabili della sicurezza a Malindi, proprio alla vigilia dell'alta stagione" ha detto Macrì.
"Abbiamo bisogno della vostra collaborazione - ha aggiunto il Capo della Polizia (OCPD) Ali Ayub - dobbiamo collaborare e creare una rete di informazione, scambiarci opinioni e collaborare attivamente. Il contributo di chi vive e opera qui sarà molto importante per poter intervenire in tempi rapidi all'insorgere di ogni criticità". Il Capo della Polizia ha poi sottolineato l'accoglienza cordiale a lui riservata dagli italiani di Malindi: "Ho trovato un ambiente molto ospitale - ha affermato - gli italiani lo sono e il Console mi ha confermato questa impressione". All'intervento del presidente dell'Associazione MWTWG, Renzo Quaciari, che ha chiesto più sicurezza a Mambrui, dopo l'incursione notturna dell'altra sera all'Angel's Bay, Ali Ayub ha risposto positivamente, promettendo un generale rinforzo della sicurezza nel periodo natalizio. "La serenità dei cittadini e dei turisti è la nostra priorità - hanno concluso i due dirigenti - così come lo è la collaborazione con voi". All'incontro erano presenti, tra gli altri, anche il responsabile keniota del Comites Kenya, Franco De Paoli, e il presidente del Comitato Italiano, Silvano Celotto.

mercoledì 3 dicembre 2008

VISITA NOTTURNA DI MALVIVENTI A MAMBRUI, RISVEGLIO AMARO PER 35 TURISTI

Risveglio amaro per una trentina di turisti italiani del villaggio Angel’s Bay di Mambrui, il centro turistico della costa Nord del Kenya, a una ventina di chilometri da Malindi. Da fonti certe si è appreso che nella notte una banda di uomini, sette per la precisione, di cui uno solo armato, avrebbe fatto irruzione nell’albergo. I malviventi avrebbero costretto il receptionist, senza l'uso della violenza, a consegnare loro le chiavi delle cassette di sicurezza, prelevando valori per un ammontare di alcune migliaia di euro.
Nessuno si è accorto di nulla, tranne uno degli italiani che lavorano nel villaggio che è stato fatto sdraiare per terra, fino a quando i rapinatori non hanno lasciato il villaggio e il personale ha potuto dare l’allarme. Si tratta del primo caso di rapina in un albergo della costa keniota dall’inizio di quest’anno, la polizia locale ha confermato che rinforzerà la sicurezza anche a Mambrui, come già avviene da tempo a Malindi, in vista della partenza della stagione turistica.

lunedì 1 dicembre 2008

PREZZI CHE SALGONO E SCENDONO, COME CAMBIA LA SPESA A MALINDI

La benzina in Kenya torna giù, e questa per il "borsino" di Malindi è un'ottima notizia che anche chi si muove a piedi o in bicicletta potrà apprezzare. Già, perchè i trasporti, e quindi il commercio di tutto ciò che arriva da Nairobi o da Mombasa, anche via porto e quindi dall'estero, si muove nei camion che consumano carburante. Dopo aver toccato punte di 110 scellini al litro, ora la "super" è tornata a 89. Così sono calati (anche se di pochi scellini) i prezzi di alcuni generi di consumo, ma non quello della farina di mais, che costituisce l'alimento più utilizzato dalla popolazione costiera, per la "sima", la polenta locale. Dopo aver raggiunto quota 100 scellini al chilo, il prezzo della farina da polenta non è più sceso, provocando le ire della povera gente e la promessa di misure governative. Stazionari invece i prezzi di frutta e verdura, al mercato nuovo di Malindi i pomodori variano da 70 a 75 scellini al chilo, in centro tra gli 80 e i 100. Le carote tra i 40 e i 45, le cipolle 60, 35 le melanzane e 70 il cavolo bianco. Torna la stagione del mango e si abbassa il prezzo: al mercato un frutto costa 15 scellini, mentre l'ananas varia (ma qui a seconda della grandezza, non del venditore) da 60 a 80 scellini, stesso prezzo per i passion fruit. Aumentati invece lime (80-100) e "pilipili", il mitico peperoncino keniota, che può arrivare anche a costare 150 scellini al chilo. Ma è anche vero che un chilo di pilipili è roba per bocche allenate o per comitive. Un'arancia può costare, infine, tra i 5 e i 10 scellini e tre banane 10 scellini. Prezzi poco più alti dell'anno passato per il pesce. Al porto per le specialità ittiche locali (Kole kole, Tafi, Orata) si spendono 100 scellini al chilo, per i pesci più pregiati (Red snapper, Cernia, Kingfish) si può arrivare fino a 260 scellini, a seconda dell'onestà di chi vende. Per un chilo di gamberi medi "king size" chiedono 650 scellini, se però sono i gamberoni "jumbo" si può arrivare anche a 1200. Granchi e calamari viaggiano tra i 200 e i 250 scellini al chilo, mentre l'aragosta fluttua tra i 1000 e i 1300 al chilo. Molto meno legato a fattori convergenti il prezzo della carne; la "forchetta" delle macellerie va dai 360 ai 400 scellini al chilo.

domenica 30 novembre 2008

LA SOLITA MALINDI DEI LUOGHI COMUNI NEL LIBRO DI SEVERGNINI

Severgnini e Malindi, un'occasione persa. Il giornalista scrittore cremasco ha da poco dato alle stampe il libro “Italians, il giro del mondo in 80 pizze”, in cui raccoglie dieci anni della sua esperienza di viaggiatore nelle comunità italiane di tutto il mondo.
“Una scommessa”, la definì ai tempi l'editorialista del Corriere della Sera. A giudicare dal successo del forum in internet si può dire che la scommessa sia stata vinta, non c'è dubbio. La sua maniera di affrontare gli argomenti senza la presunzione del tuttologo e di approfondire le questioni sempre “in punta di penna”, ne hanno fatto uno dei personaggi della rete: adorato, criticato, scopiazzato e dileggiato, ma sempre e comunque cliccatissimo.
Ma c'è anche una scommessa non vinta, quella di non aver voluto approfondire una delle poche comunità italiane non facilmente relegabili in un clichet e che non meriterebbero di essere limitate a qualche luogo comune, peraltro trito e ritrito. Sì, perchè Severgnini avrà passato mesi e mesi a New York, Londra, Los Angeles, Parigi, Berlino, Pechino (sommando le tante visite negli anni di onorata carriera) ma a Malindi è stato soltanto un giorno e qualche ora.
Il capitoletto che dedica alla cittadina e ai suoi residenti italiani, scritto di getto dopo quella visita, nel libro non è stato cambiato di una virgola, mentre la comunità di connazionali è in continua evoluzione e proprio perché è così eterogenea, atipica e difficile da delineare (anche per un gran viaggiatore e conoscitore dell'essere umano, del mondo e delle sue lusinghe come Severgnini), avrebbe meritato un'indagine più profonda, o piuttosto il silenzio. Invece no, anche per il giornalista Severgnini (che poi con un “copia-incolla” da tastiera in quest'ultimo volume si trasforma in scrittore) Malindi è ancora quella degli anni Ottanta e secondo lui gli “scappati” sono in maggioranza rispetto a chi può tornare in Italia in ogni momento, gli italiani trafficoni sono molti più degli imprenditori e operatori seri, che magari hanno lasciato l'Italia proprio perché non riconoscevano più quel Paese che hanno tanto amato. Della Malindi che si appresta a presentare il primo progetto pilota nel mondo in cui l'industria turistica si allea con l'Unicef e le cooperazioni internazionali per combattere la pedofilia (che è soprattutto un problema di radicate e abominevoli abitudini locali), Severgnini non è al corrente, così come ritiene che l'albergatore serio che lo ospitò sia l'unico nei paraggi e che chi gli offrì la cena abbia selezionato a fatica le persone con cui chiacchierare nel suo ristorante. Questo luogo, a differenza di altri molto più facili da leggere, è un vero “campione” di una certa Italia, che probabilmente non interessa a Severgnini e nemmeno a molti suoi lettori e agli inserzionisti del giornale per cui scrive. Qui non abbiamo studenti dell'Erasmus e non ci sono ricercatori fuggiti dalle università della Penisola, non ci sono nipoti di emigranti celebri o arrotini diventati miliardari, non c'è “l'italian dream”. Questa è una colonia per modo di dire, duemila persone che possono diventare ottantamila durante l'alta stagione. Eppure c'è gente che ha abbracciato questo luogo, la Natura, la gente e la filosofia come poche altre fedi al mondo. Ama l'Africa e la difenderebbe a spada tratta, la ama con tutti i suoi difetti, proprio come fa Severgnini con l'Italia e gli italiani. Sorprende che nel capitoletto su Malindi di “Italians”, manchi completamente questa indulgenza, soprattutto dopo aver visto così poco in così poco tempo. Forse perchè siamo più “Africans” che “Italians”? Forse perchè quella sera, a cena, non ha mangiato la pizza ma le linguine ai frutti di mare?
Sarebbe stato bello leggere in un libro (che non ha l'obbligo di schizzare sangue per far vendere più copie o di inseguire la notizia a tutti i costi) anche che Malindi è il luogo dove gli italiani hanno aperto più orfanotrofi per chilometro quadrato, che il turismo e i residenti danno lavoro a 60 mila persone e fanno mangiare le loro famiglie tutto l'anno, ovvero all'incirca 300 mila kenioti, che nel 2008 ci sono state donazioni “porta a porta” per oltre un milione di euro, altro che Telethon. Tutte cose che scrivono ultimamente spesso anche i quotidiani locali, che hanno capito che la Malindi italiana è cambiata.. Invece no, ecco puntare il dito con i depravati che vanno con le ragazzine (saranno il 5% dei turisti che passano di qui? Forse è addirittura una percentuale generosa) o quelli che sono sfuggiti alla giustizia italiana (qui secondo me, non si raggiunge l'uno per cento). Eppure in due paginette di un libro sugli italiani nel mondo, Severgnini ne spende una e mezza a parlare del turismo sessuale e di altre bieche abitudini dell'italiano a Malindi. Gli altri, tutti gli altri, tutti noi...siamo in minoranza. Forse perché lavoriamo e usciamo poco la sera, forse perchè non siamo turisti e in spiaggia ci andiamo solo la domenica, forse perché ci siamo sposati e abbiamo figli e conduciamo una vita così normale che nessuno se ne può accorgere, passando di qua solo un giorno e trascorrendo la serata allo Stardust e al Casino. Che peccato. Qualcuno diceva che parleranno i fatti, e che “le chiacchiere stanno a zero”. E noi cercheremo di farli parlare, con i nostri progetti, con l'associazione, con le iniziative di solidarietà vere, quelle che non amano farsi pubblicità. Magari non finiranno sui giornali come la prossima rapina o in un libro come il prossimo passaggio di un inviato ben imbeccato da qualcuno a cui fa comodo che si parli di questo posto in un certo modo, ma saranno la nostra forza.
Oltretutto dell'ex corrispondente dell'Economist, dell'autore di numerosi best-sellers, ci si poteva fidare, perché siamo certi che nessuno l'ha imbeccato e che non avrebbe avuto alcun interesse a raccontare la Malindi che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi noi italiani. Invece, tra tanti reportage interessanti, tanti sguardi imparziali, tante esperienze ben raccontate, ecco Malindi, la grande occasione persa da Beppe Severgnini.

sabato 29 novembre 2008

IL FILM DI CANALE 5 AL GALANA CENTER DI MALINDI

Un'intera giornata, dalle prime luci dell'alba, per girare alcune tra le scene fondamentali del film tv di Canale 5. Ieri la troupe e il cast di "Amici per la pelle", diretto da un'attivissima Francesca Marra, ha sostato tutto il giorno al Galana Center, tra la Imperial Bank e il bar Karen Blixen, con buona parte degli attori coinvolti nella commedia che ha come protagonista il comico lombardo Massimo Boldi. Una scena chiave del film vede due degli attori uscire dalla banca, con un bel gruzzolo di soldi e, mentre passa un gruppo gospel keniota, altri due connazionali gli sgraffignano il contante e si mescolano tra gli africani che cantano e si muovono a ritmo, disperdendosi tra la folla. Scena provata numerose volte, con la curiosità dei kenioti e anche di qualche turista di passaggio a fare da contorno nel centro commerciale che durante il giorno è molto frequentato. Intanto, nelle pause tra una ripresa e un'altra, la coppia nella vita Massimo Boldi-Loredana De Nardis è stata vista davanti alle vetrine delle boutique in atteggiamenti romantici. "Sono tutti molto stanchi, ma felici - rivela il produttore esecutivo Antonio De Feo - tutto sta procedendo per il meglio".
La stanchezza di una giornata intera di riprese, con il termometro che ha fatto segnare trentuno gradi, è il motivo principale per cui l'attesa proiezione dell'ultimo film di Boldi "La fidanzata di papà" girato a Miami con Simona Ventura e per la regia del marito della Marra, Enrico Oldoini, prevista per questa sera al Coral Key, rigorosamente ad inviti, è stata rimandata a domani sera. Domani giornata di riprese sempre nella zona centrale di Lamu Road, con scene girate davanti alla scuola cattolica e nelle viuzze sterrate che si diramano dall'arteria turistica principale di Malindi, questi almeno i piani della produzione. E intanto aumenta l'abbronzatura sui corpi delle belle attrici del cast e anche di parecchie persone della produzione "Rodeo Drive",

venerdì 28 novembre 2008

IL MWEMBE PORTA LE MIGLIORI AGENZIE DI VIAGGIO DI NAIROBI A MALINDI

Un incentive tour di Malindi per aprire al turismo che fa tappa a Nairobi. Questa l'iniziativa del Mwembe Resort che da oggi ospita le più rinomate agenzie di viaggio della capitale, per una tre giorni di visite guidate, incontri ed escursioni mettendo in mostra il meglio che può offrire questa fetta di costa Nord keniota.
Bunson Travel, Express Travel Group, Going Place, Sunworld Safaris, Charleston Travel, Let's go Travel, più la catena Uniglobe e gli agenti locali di Air Italy e della Condor di Nairobi. Sono soltanto alcuni dei nomi delle prestigiose agenzie che si occupano di vendere il Kenya in casa e all'estero e non soltanto i safari nel Nord del paese o nei parchio nazionali, ma anche il mare, se è vero che per anni si sono appoggiati soprattutto su Mombasa, Nyali e Diani. Da ieri a domani gli agenti di viaggio saranno impegnati, oltre che nello scoprire il Mwembe Resort in visite alla cittadina, escursione al parco marino, al Mida Creek, all'Arabuko Sokoke Forest e alle rovine della cittadella araba di Gede,
Questa sera ci sarà l'occasione per una visione della famosa vita notturna malindina che, insieme al pranzo a Rosada di ieri, fornirà l'occasione per un relax da un "tour de force" davvero esaustivo di Malindi.

giovedì 27 novembre 2008

CON BOLDI IN GIRO PER MALINDI, I CIAK ENTUSIASMANO I KENIOTI

Sullo sfondo l'antico monumento a Vasco Da Gama, sul mare le vele dei pescatori che rientrano dal giro pomeridiano. L'azzurro del cielo si riempie di venature fucsia e rosa e proietta le sue tinte tenui sulle poche nuvole. Davanti al grande baobab, prima delle capanne dei pescatori. Questa è l'ambientazione scelta dalla regista Francesca Marra e dalla sua troupe pe ril terzo giorno di riprese del film malindino "Amici per la pelle", prodotto da Rodeo Drive per conto di Mediaset e già venduto a Canale 5 per la prima serata nel 2009. Il capannello di gente locale ha trasformato il set in un evento particolare e gli attori si sono scoperti sorpresi da tanto garbato interesse per il loro lavoro. La polizia non ha nemmeno avuto bisogno di avvertire i curiosi e i passanti di non disturbare il lavoro della troupe, tutto si è svolto regolarmente in tranquillità.
Anche oggi e nei prossimi giorni le riprese riguarderanno Malindi, con scene in mezzo alla old town e al mercato. Questo fino almeno a lunedì. Martedì, invece, le scene avranno come sfondo il Kivulini Hotel di Mayungu, e da mercoledì 3 dicembre attori e produzione si trasferiranno per alcuni giorni al Buffalo Camp, alle porte del Parco Nazionale dello Tsavo.
Soddifazione per le scene girate martedì scorso al Casino di Malindi.
Le immagini girate hanno riguardato l'incontro, al tavolo da gioco del black jack, tra la bella Elisabetta Pellini e l'attore anglo-uruguaiano George Hilton ("Natale in crociera", "Abbronzatissimi", ma anche una bella carriera degli anni Settanta come attore di spaghetti western), che impersona un interessante tycoon in stile Briatore. La conoscenza verrà approfondita nel bar del ristorante La Griglia, dove sono state girate altre riprese, a cui hanno preso parte anche Maurizio Mattioli e Loredana De Nardis, che con Antonio Catania, Barbara De Rossi ed altri bravi attori di contorno completano un nutritissimo cast.
Accanto a loro, tra i giocatori del casino, tante comparse scelte tra i residenti di Malindi, tra direttori d'albergo, agenti di viaggio ed altri professionisti. Per quanto riguarda le scene dei prossimi giorni, quasi nulla trapela dalla produzione, se non che è stato assoldato un coro gospel che apparirà improvvisamente in città e confonderà la pista d'inseguimento di alcuni tra i protagonisti che nella finzione sono stati vittime di uno scippo.

mercoledì 26 novembre 2008

BOLDI A MALINDI: "LA MIA PRIMA VOLTA IN KENYA"

"Che posto meraviglioso! E' la mia prima volta in Kenya e sono letteralmente incantato. L'accoglienza a Malindi, poi, è stata splendida". Parole in libertà di Massimo Boldi, all'indomani del suo arrivo a Malindi, per recitare il ruolo di protagonista nel film tv di Canale 5 "Amici per la pelle", che lo vedrà muoversi nel grande palcoscenico naturale fornito dalla cittadina keniota. "Per dire il vero - prosegue l'attore varesino, in vena di rivelazioni - la prima sensazione all'arrivo a Mombasa è scaturita dal cambio di clima. Arrivo dal gelo italiano di questi giorni, e qui fa davvero un gran bel caldo". Mentre lo dice si sta godendo, in pantaloncini e canottiera, già nei panni di uno dei suoi tanti improbabili personaggi, l'aria condizionata del Casino di Malindi. La sala da gioco ha ospitato ieri pomeriggio le riprese del lungometraggio diretto dalla brava regista Francesca Marra, tanto seria e professionale sul set, quanto cordiale, allegra e in sintonia con l'Africa a riflettori spenti. Le immagini del giorno riguardano l'incontro, al tavolo da gioco del black jack, tra la bella Elisabetta Pellini e l'attore americano George Hamilton, che impersona un interessante tycoon in stile Briatore. La conoscenza verrà approfondita nel bar del ristorante La Griglia, dove sono state girate altre riprese. Hamilton è una ciliegina sulla torta di questo film che ha tanta Malindi dentro. Una carriera di spessore alle spalle, iniziata alla fine degli anni Cinquanta, poi commedie e parodie celebri (tra cui uno Zorro gay) tra gli anni Settanta e Ottanta, è stato uno dei protagonisti del Padrino Atto Terzo di Coppola e recentemente lo si ricorda per aver preso parte a "Hollywood Ending" di Woody Allen. Accanto a loro, tra i giocatori del casino, tante comparse scelte tra i residenti di Malindi, tra direttori d'albergo, agenti di viaggio ed altri professionisti. Le riprese oggi si spostano in giro per Malindi, sfruttando le ore meno calde della giornata. Ma Boldi annuncia anche un appuntamento a cui tiene molto. "Mi hanno dato il via libera - dice - per proiettare in anteprima continentale il mio ultimo film che in questi giorni esce in tutte le sale italiane, "La fidanzata di Papà" in cui recito con Simona Ventura". La prima del film, rigorosamente ad inviti, avverrà venerdì sera al Coral Key. Ma la General Manager del resort, Cristina Tura, sta già pensando ad una seconda proiezione, più avanti, aperta a tutti.

martedì 25 novembre 2008

FILM ITALIANO IN KENYA: IERI IL PRIMO CIAK, OGGI AL CASINO DI MALINDI

Motore, azione!
Un enorme elefante di lamiera, uno di quegli autobus kenioti che sembrano animali di una preistoria tecnologica che in Africa è ancora il presente, sfreccia sulla strada polverosa che da Malindi conduce in mezzo alla savana, nel regno degli animali veri, quelli selvaggi che nulla sanno di cineprese e fiction televisive. E' passata da poco l'alba e questa è la prima scena di “Amici per la pelle”, il film che Canale 5 ha deciso di ambientare a Malindi. Non c'è l'attesissimo Massimo Boldi, a lui toccherà rinverdire i fasti di un suo amico, altro mattatore di cinema e televisione, quel Diego Abatantuono che come lui mosse i primi passi da comico sullo storico palco milanese del “Derby” e che, a distanza di quindici anni, come lui si ritrova a Malindi per girare un film. Erano i tempi di “Nel continente nero”, che raccontava una colonia d'italiani che oggi è molto diversa. Erano avventurieri, cacciatori, trafficanti all'acqua di rose, anzi al frutto della passione. Oggi sono imprenditori seri, operatori turistici, catene alberghiere come il “Key group” che ospita la troupe e l'intero cast nelle sue strutture. La regista Francesca Marra si ripara dal sole e fa ripetere la scena. L'elefante fa inversione di marcia e si prepara a un'altra corsa, mentre la polizia locale, timidamente, regola il poco traffico di biciclette e qualche fuoristrada sullo sterrato.
Ma c'è un film nel film, in mezzo al verde della splendida periferia di Malindi, tra baobab e buganvillee, a poche decine di metri dalla radura di “maji kubwa”, una pozza d'acqua dove gli animali vanno ad abbeverarsi, prima che il sole del mattino li rispedisca tra gli arbusti. I protagonisti del film nel film sono ragazzi, anziani, mamme con neonati in braccio, contadini con la falce in mano.
Usciti dalle loro capanne e ora immobili sotto il sole a guardare con paralizzante curiosità il “sarakasi”, il circo dei bianchi, degli “wazungu”. Dietro al bus che lascia una scia di polvere di terra rossa, s'intravvede un uomo che sembra uscito da un altra pellicola. Pantaloni, giacca e cappello, ventiquattrore nella mano destra e passo spedito che stona con lo sguardo spaesato. Come sempre accade da queste parti, anche nel film malindino, sarà una masnada di bambini a dargli il benvenuto in Kenya: “Jambo italiano!”.
Il sole si fa cocente, la produzione monta i gazebo e distribuisce bottigliette d'acqua minerale. La squadra d'appoggio della “Blue Sky” di Nairobi si muove febbrilmente e la troupe italiana si organizza con ordine. L'avventura è iniziata, proseguirà fino al 20 dicembre e il Kenya sembra ringraziare della scelta. Intanto Massimo Boldi arriva al Coral Key e da domani sarà in pista, con le riprese serali al Casino di Malindi e con gli altri protagonisti di “Amici per la pelle”, Barbara De Rossi, Maurizio Mattioli, Antonio Catania. Si dice che Malindi sia un palcoscenico naturale, che da anni srotola pellicole e intreccia storie epiche o piccoli quadretti esotici, avventure senza fine o brevi e intensi filmini vacanzieri. E' un posto unico, dove un set cinematografico o televisivo sembra sempre una matrioska, uno di quegli esercizi di stile dei registi che vogliono raccontare il cinema dal didentro. Qui la vita è più vera che altrove e forse per questo, a chi in Italia sta perdendo la dimensione del sogno, della fantasia, della meraviglia d'incantarsi davanti a un tramonto o a un albero fiorito mosso dal vento, sembra semplicemente una “fiction”.

lunedì 24 novembre 2008

OGGI PRIMO CIAK A MALINDI DEL FILM DI CANALE 5 "AMICI PER LA PELLE"

Una domenica di preparativi al Coral Key, con la regista Francesca Marra, prodiga di consigli e attenta ai minimi dettagli, a provinare un coro gospel che sarà sul set tra qualche giorno, impegnato in una delle tante scene divertenti e pittoresche che iniziano a trapelare dall'entourage. "Sarà un bello spot per Malindi - si lascia scappare la regista - siamo tutti entusiasti di essere qui e non vediamo l'ora di iniziare". Per questa mattina è tutto pronto: il primo ciak del film tv di Canale 5, "Amici per la pelle", con Massimo Boldi e Barbara De Rossi, viene dato alla buon'ora (anche per motivi di solleone) sulla strada che da Malindi porta al parco nazionale dello Tsavo, appena fuori dal centro abitato. Non c'è ancora il protagonista, il comico varesino che tra qualche giorno sarà di nuovo mattatore di Natale sui grandi schermi italiani con "La fidanzata di papà", girato a Miami in coppia con Simona Ventura. Boldi infatti arriva oggi stesso a Malindi, reduce dalla promozione del film e pronto a lanciarsi in questa nuova avventura africana. Al suo fianco ci sono l'attrice romana Barbara De Rossi, la sua spalla Maurizio Mattioli, che ha preso il posto di Christian De Sica e che torna a Malindi quindici anni dopo il film di Marco Risi "Nel Continente nero". il bravo Antonio Catania e la new entry Elisabetta Pellini, che ha sostituito all'ultimo minuto la procace Elena Russo. Questa settimana i set si svolgeranno a Malindi, tra locali noti e scene in strada e nei luoghi pubblici più frequentati della cittadina. La prossima settimana le scene riguarderanno gli hotel del Key Group (l'intero cast e parte dello staff sono alloggiati al Coral Key) e il "Buffalo Camp", il bellissimo lodge nalla savana keniota, alle porte dello Tsavo. Poi Watamu e di nuovo Malindi, fino al 20 dicembre, data entro la quale le riprese dovranno essere ultimate. Felice di iniziare la regista, che ieri ha sistemato con il produttore esecutivo Antonio De Feo gli ultimi dettagli e si è premurata che gli attori non prendessero troppo sole.

sabato 22 novembre 2008

DALLO ZECCHINO D'ORO UN AIUTO CONCRETO PER I BIMBI SORDOMUTI DI MALINDI

Solidarietà canterina per i bambini sordomuti di Gede, dall'Italia a Malindi.
Ci sono tanti bambini che non hanno potuto mai ascoltare la ninna nanna della loro mamma, nè cantare una canzoncina banale da imparare a memoria e oggi magari il brano pop più in voga. Sono nati sordomuti o, peggio, lo sono diventati a causa delle condizioni di povertà in cui versa la loro famiglia, il loro intero villaggio. Lo Zecchino d'Oro, la più importante manifestazione canora per i più piccini che prende il via martedì 25 novembre, quest'anno raccoglierà fondi per i bambini sordomuti di Gede, il villaggio tra Malindi e Watamu, dove sono ospitati oltre ottanta bambini che non possono ascoltare o cantare nessuna canzoncina. Dal coro dell'Antoniano allora arriveranno note di speranza, attraverso il progetto "Il Fiore della solidarietà", che ogni anno aiuta i bambini meno fortunati. Quest'anno lo sguardo della cinquantunesima edizione dello Zecchino d'Oro è rivolto alla Special School di Gede, sede distaccata della locale Primary School che da anni (è stata aperta nel 1997) si prende cura delle disabilità in età scolare e ospita una classe intera di ragazzi sordomuti. Ma lo spazio non è abbastanza e purtroppo le patologie sono in aumento. Per garantire loro assistenza e un piano educativo su misura, ci vogliono aiuti. "Questi aiuti sono di vitale importanza per noi - spiega Eric Mramba, coordinatore dei progetti sui ragazzi sordomuti e insegnante alla Kibarani Primary School di Kilifi - solo nel nostro distretto ne abbiamo 180, di cui 100 maschi e 80 femmine. Molti di loro sono nati con questo problema, ma altri sono diventati sordomuti in seguito a infezioni che, per problemi economici o di strutture mediche". A questo proposito i fondi che arriveranno dalla manifestazione saranno importanti perchè inseriti all'interno di un progetto ben preciso che prevede la costruzione di una scuola speciale per il distretto di Malindi, l'inserimento graduale dei bambini con questa problematica nella vita sociale e nel rapporto con i coetanei che parlano e ci sentono, e una campagna di sensibilizzazione. "E' molto importante far partecipare i genitori dei bambini a un percorso di formazione - prosegue Mramba - insegnargli il linguaggio dei segni. Poi sensibilizzare le persone nei villaggi, affinchè fin da piccoli i sordomuti non vengano emarginati. Ci sono ancora scuole che non li accettano e non segnalano il problema". Questo progetto, tutto finanziato e gestito da italiani (si parla di una ONG presente sul territorio che farà da tramite) coinvolgerà quasi duecento alunni con bisogni speciali, il doppio di genitori e almeno 40 insegnanti. Come inizio, raccogliere parecchi fondi durante lo Zecchino d'Oro, sarebbe già un ottima cosa.

venerdì 21 novembre 2008

I PESCATORI DI MALINDI: "COME NOI, CHIUNQUE PESCA LO FACCIA NEL RISPETTO DELLA BARRIERA E DEI FONDALI"

Qualche giorno fa una grande lite in alto mare, proseguita poi a riva, tra pescatori malindini e tanzaniani. Motivo del contendere, metodi non legali dei "cugini" per pescare.
"Hanno utilizzato le reti di ferro - spiega il presidente del sindacato dei pescatori di Malindi, Yunus Abdì - che sono state vietate dal Governo, perchè oltre a uccidere anche i pesci più piccoli, rovinano i fondali e la barriera corallina. Noi di Malindi abbiamo rispetto per il nostro mare". Pace fatta con i tanzaniani, che hanno capito. "Finchè non ne arriveranno altri. Questi comunque hanno la licenza per pescare nel nostro mare, basta che lo facciano con onestà". Ieri intanto ennesima pesca miracolosa di Sailfish. I pesci vela lasciano il mare caldo di Malindi e vanno verso nord, ma incappano nelle reti locali. "Un anno d'oro per il sailfish" conferma Abdì.

giovedì 20 novembre 2008

MALARIA IN CALO IN KENYA, A MALINDI QUASI SPARITE LE ANOFELE

I dati del Governo parlano di un calo del 42%, ma sulla costa del Kenya si arriva anche al 60%. La malaria sta scomparendo velocemente dal Paese e i numeri, mese per mese, lo confermano. La notizia è di quelle splendide soprattutto per la popolazione locale che fino a qualche anno fa nè è stata vittima, anche per via della scarsa informazione, delle cure a cui non tutti potevano accedere ed altre motivazione dovute a noncuranza e poca attenzione da parte dello Stato. Ma è un'ottima notizia anche per i turisti che da sempre nutrono qualche timore nei confronti della febbre tropicale e si attrezzano di conseguenza, spesso esagerando con cure preventive o precauzioni.
Importanti, a tal proposito, sono le statistiche elaborate dall'Ufficio Sanitario di Malindi. Nei test effettuati su soggetti a rischio, ad esempio, si è passati da una media del 7% di affetti da malaria cronica, del gennaio 2007, al 3% dello stesso mese del 2008 e si calcola che in questi mesi la percentuale si sia ulteriormente ridotta. "Molti elementi concorrono a questi risultati - spiega Dickson Mugaza, responsabile sanitario di Malindi - innanzitutto la lenta scomparsa della zanzara anofele, per diversi motivi, poi l'accessibilità delle cure a tutti, con molti medicinali in distribuzione gratuita e anche la dotazione di zanzariere anche alla classe meno abbiente". Ma i numeri sono confortanti non soltanto per quanto riguarda la cura della malaria nei confronti dei kenioti, ma anche per i residenti italiani e i turisti. La possibilità di prendere la febbre tropicale è diminuita vertiginosamente, Nel 2007 i casi segnalati su 90.000 turisti italiani arrivati sulla costa keniota sono stati 14, ovvero lo 0,0003%. Roba da Superenalotto.
In pochi anni il Kenya è diventato uno dei Paesi più sicuri dell'Africa in tal senso. Il merito è in parte italiano. Mauro Saio, primario del reparto di malattie infettive del Nairobi Hospital, ha fatto parte del team che nel 1996 ha rivoluzionato le cure per la malaria in Kenya, portando il Paese ad essere il primo tra quelli in cui il problema esiste, ad introdurre l'artemisina nei medicinali antimalaria. "Abbiamo sperimentato questo metodo per primi nel mondo - spiega Saio - grazie alla collaborazione con i ricercatori cinesi, che per primi hanno messo in atto questa nuova cura. L'artemisina agisce direttamente sui gametociti della malaria, rendendo di fatto sterili le zanzare anofele che pungono l'uomo, in modo da impedire loro di riprodursi. Questo è il motivo principale della quasi estinzione della specie". Parallelamente sono state messe in commercio altre medicine "del giorno dopo" veramente efficaci, come il Coartem. "In Kenya ormai da qualche anno si trova il cosiddetto Combination Treatment - illustra il medico italiano - che cura la malaria e allo stesso tempo ne previene il ritorno. In più il Governo si è attivato per ridurre i costi dei medicinali, in modo da poter garantirne l'accesso anche alle classi più povere. E' stata anche bloccata la vendita in composizione singola, perchè è proprio la combinazione di cure e la sua completezza a creare i presupposti per debellare la malaria. Ora il Kenya è all'avanguardia in Africa, da questo punto di vista". Se è vero che oggi nessuna vaccinazione viene richiesta a chi entra in territorio keniano, è altrettanto vero che risulta antiquato parlare di profilassi antimalarica, di fronte a una così scarsa probabilità di prenderla.

mercoledì 19 novembre 2008

CACCIA AI CONTRABBANDIERI DI PELLI DI LEOPARDO: OLTRE 50 ARRESTI IN KENYA

La caccia è partita qualche giorno fa da Malindi. Qualcuno ha notato dei movimenti strani al mattatoio e avvertito la polizia. C'erano due persone che avevano chiesto a uno degli addetti alla macellazione di scuoiare per loro due pelli di leopardo e quattro di "Tsavo Cat", un piccolo felino selvatico che si trova frequentemente nelle foreste a ridosso del parco nazionale. Le forze dell'ordine malindine li hanno colti in flagrante, mentre pagavano l'impiegato del mattatoio e si portavano via le pelli, che avrebbero rivenduto al mercato nero di Mombasa a 12.000 scellini l'una (centoventi euro). Per una cifra irrisoria hanno ammazzato uno degli esemplari sempre più rari e belli da incontrare durante un safari.
Tramite i due contrabbandieri, rivelatisi due "pesci piccoli", la polizia con l'aiuto del Kenya Wildlife Service, sono riusciti a risalire a una banda che da poco si era rimessa in attività nei parchi nazionali, bracconieri capaci di far sparire un'intera specie animale in pochi mesi, se nessuno li avesse scoperti. L'operazione ha portato in due giorni all'arresto di cinquantasette persone e al recupero di cinque pelli di leopardo ed altri animali, la cui carne viene venduta anche a ristoranti della costa, che amano servire (di nascosto, perchè da qualche anno è illegale, tranne che sulle specie di allevamento) la cosiddetta "game meat, la carne di animale della savana, come gazzelle, facoceri, giraffe e anche coccodrilli.
Ora questi malfattori rischiano grosso, perchè l'uccisione degli animali protetti e punita in maniera esemplare dalla legge keniota, essendo una delle grandi attrattive della Nazione. Questo avviene proprio nel periodo in cui i leopardi sono tornati a fare capolino in gran numero nello Tsavo Est, dino alle porte del Sala Gate, l'ingresso della Savana che porta a Malindi. Speriamo che questa operazione sia di esempio a chiunque volesse tentare di alimentare il traffico illecito di animali selvaggi. Già nelle scorse stagioni significativi colpi contro i contrabbandieri erano stati messi a segno, con la cattura di bande criminali che operavano per conto dei cinesi riguardo al commercio delle corna di rinoceronte, ritenute afrodisiache dagli orientali.

martedì 18 novembre 2008

CAMBIA IL VENTO IN KENYA: ARRIVA L'ESTATE A MALINDI

Arrivederci al "Kusi", il vento delle basse stagioni, quello che soffia durante le grandi e le piccole piogge e che disegna quello che in Kenya viene considerato l'inverno. Ecco in questi giorni, dopo un assestamento durato una settimana, insediarsi il "Kaskazi", il vento ponentino caldo che annuncia la stagione secca. In questi giorni infatti, di fronte ball'aumento della temperatura, si assiste a una progressiva diminuzione dell'umidità. Con il prossimo cambio di lune l'estate keniota sarà definitivamente arrivata, in perfetto orario.

lunedì 17 novembre 2008

DALLA LIGURIA A MAYUNGU PER FARE DEL BENE CONSEGNATI I FONDI RACCOLTI DALLE "HARLEY"

Ricordate i fan delle Harley Davidson che ad agosto si sono riuniti a Portofino per far rombare i loro motori ma soprattutto per raccogliere fondi per l'orfanotrofio di Mayungu? La giornata ligure fu un successo, nonostante il forfait dell'ultima ora di George Clooney, che aveva garantito la sua presenza. Quattromila euro raccolti e tanto interesse per la solidarietà in Kenya, da parte del Portofino Coast Chapter. In questi giorni una delegazione del gruppo di "easy rider" è arrivata a Malindi e per prima cosa si è recata a Mayungu, per la consegna dei fondi raccolti. Ecco il racconto dei sei ragazzi che hanno partecipato alla "spedizione".
"Questa vacanza in Kenya, lontano dalle nostre Harley e dalle nostre strade ben asfaltate aveva come unico scopo il relax. Invece, grazie al “compito” datoci dal Portofino Coast Chapter, il viaggio ha acquisito un ulteriore senso. Questa piccola “delegazione”del chapter composta da Marco, Enrica, Renato, Baby, Simone ed Irene ha una missione importante: consegnare parte della beneficenza del chapter all’Orfanotrofio Children Centre Mayungu. Consigliati da chi ci ha accolto, abbiamo trasformato parte dei 2.000,00 euro in generi alimentari di prima necessità, quali olio, farina, riso, latte ecc. Vista l’ubicazione dell’Orfanotrofio, a bordo di due fuoristrada e di un Pick-up, tutti muniti con bandiera del Chapter, ci siamo avventurati in uno sterrato tutto pozze e buche. L’Orfanotrofio si presenta molto bene: una grande area recintata ben organizzata, ordinata e pulita. Ad accoglierci la Direttrice Marialuisa Travaglia che ci fa visitare la struttura. 50 piccoli ospiti svolgono le loro mansioni in un serenissimo silenzio. Una “stretta allo stomaco” ci prende quando la signora Travaglia ci presenta i due nuovi arrivati : Piera e Piero (1 anno lei,pochi mesi lui) “dimenticati” dalla loro mamma. La visita continua nell’ordinato dormitorio. Questo dormitorio accompagnerà i loro sogni fino a quando compieranno 18 anni….. sempre che continuino ad arrivare aiuti! Poi la foto di rito accompagnata da un canto di ringraziamento dei bimbi sia in Italiano che in Swahili. In quel momento una lacrima è sfuggita alla Signora Travaglia, testimone della Sua sensibilità, accompagnata da un sincero: grazie! All’uscita viste le imminenti necessità dell’Orfanotrofio abbiamo deciso, una volta rientrati in Italia, di anticipare tramite bonifico la seconda parte di beneficenza prevista inizialmente per gennaio 2009. Gli occhi espressivi e le strette di mano ricevute ad uno ad uno da tutti noi rimarranno scolpiti nei nostri cuori."

sabato 15 novembre 2008

MALINDI SPOPOLA IN "FACEBOOK", SI PREPARA UN RADUNO IN SPIAGGIA

Il paradiso reale del Kenya diventa anche un luogo d'incontro virtuale. Spopolano infatti su Facebook, il più frequentato "social network" di internet, i gruppi di appassionati del Kenya e amanti di Malindi, che si mescolano con residenti italiani, britannici e, ovviamente, kenioti. In poco tempo gli spazi comuni dedicati a chi frequenta la costa keniota hanno visto aumentare le loro presenze. Il passaparola è stato spasmodico, specialmente in coincidenza con l'alta stagione. Così c'è chi si da appuntamento per confrontarsi sulle date di partenze, per risparmiare sui biglietti aerei, sapere come stanno i mabini adottati a distanza o anche semplicemente chiacchierare del più e del meno con il denominatore comune dell'amore per l'Africa. Ci sono tour-leader di villaggi turistici con la passione per la fotografia che condividono i loro splendidi scatti africani in rete, architetti instancabili che imparano a "chattare", disk-jockey che invitano tutti al loro party, avventurieri giramondo che non vedono l'ora di fermarsi un po' di tempo in Kenya, gente che ci ha vissuto quindici anni fa ma non ha mai dimenticato quella che considera una seconda patria, impiegati che raccontano com'è bello andare in riva all'oceano in pausa pranzo, mentre chi mangia un panino di fretta nel freddo del centro di Milano manda giustamente in diretta le sue maledizioni. Poi ci sono "Quelli che sono stati almeno una volta alla Malindina", gruppo creato da fedelissimi che si danno appuntamento per Natale, C'è chi ama la Savana e scambia opinioni sui campi tendati migliori e chi cita il nostro portale per consigliare agli amici di tenersi aggiornati. Ci sono ragazzi di ogni nazionalità, ma tutti "kenyan born" che sono andati a studiare ovunque, dall'Australia a Londra o Pisa. C'è chi ritrova un amico smarrito "da quella volta allo Stardust"... La rete spesso è una fuga dalla realtà, ma nel caso del popolo di Facebook che ama Malindi è esattamente il contrario: internet diventa il mezzo per condividere una passione e prepararsi a vivere il Kenya al meglio. E già c'è chi pensa a una festa-raduno dei "facebookisti", ballando a piedi nudi, in spiaggia. Altro che realtà virtuale!

venerdì 14 novembre 2008

TORNANO A VOLARE IN KENYA LE GRANDI COMPAGNIE

Effetto Obama? Non si sa, ma ciò che è sicuro è che le grandi linee aeree stanno seriamente pensando di includere (o tornare, per chi si era allontanato dopo lo "stop" per via dei problemi post-elettorali) il Kenya nelle proprie rotte.
A inaugurare questa inversione di marcia è la compagnia americana Delta Airlines, che ha presentato le strategie di mercato per la prossima stagione, includendo tra le 15 nuove mete mondiali, proprio il Kenya, insieme con altri quattro stati africani. "In questo momento di crisi internazionale - ha spiegato il vicepresidente di Delta Airlines, Glen Hauenstein - bisogna andare dove c'è possibilità di crescita".

giovedì 13 novembre 2008

"DA MAMMA A MAMA": L'INIZIATIVA BENEFICA DELLE CASALINGHE DI PARMA PER MALINDI

Ecco un'altra bella storia di solidarietà italiana "diretta", senza filtri nè secondi fini, dalla Penisola a Malindi. Loro sono un gruppo di mamme di Parma, capitanate da Susy, trentaquattro anni, che da cinque frequenta il Kenya con la passione per i villaggi giriama. Ogni anno riempie di fotografie le amiche, i parenti e soprattutto le mamme dei coetanei di suo figlio Marco, che frequenta la seconda elementare e che l'anno scorso è stato a Malindi per la prima volta. "Quella in Africa è la mia vacanza - racconta Susy - il mio angolo di libertà che vivo quasi sempre con amiche o con mia sorella. Marco rimane con mio marito e con le nonne. Ma l'anno scorso ha visto le fotografie dei bambini di Ganda e ha espresso il desiderio di conoscerli e portare loro i suoi giocattoli. Come dirgli di no?" Così è nato il progetto "Da mamma a mama" che in questi giorni sta raccogliendo fondi, attraverso feste scolastiche e spettacoli del doposcuola organizzati proprio dai genitori, per aiutare le mamme di Ganda, piccolo villaggio alle porte di Malindi, a crescere meglio i propri figli. "Stiamo organizzando spettacoli tratti dalle storie africane che mi hanno raccontato a Malindi, come quella bellissima che vuole le nove tribù Mijikenda (di cui fa parte quella giriama che è la più diffusa a Malindi) provenienti da altrettanti vasi di coccio rotti da un dio, che sprigionarono i capostipiti delle etnie. Durante gli spettacoli saranno raccolti fondi e verranno proiettate le fotografie digitali che mostrano com'è la vita di mamme e bambini nel villaggio keniota che abbiamo deciso di aiutare".
"Da mamma a mama" è l'ennesima iniziativa che vede la solidarietà italiana puntare dritto alle condizioni di vita della popolazione malindina. "Malindi ha questa grande capacità attrattiva - spiega Susy, che non avrebbe voluto nemmeno rendere pubblica la sua splendida iniziativa - ci arrivi la prima volta come turista e apprezzi la pace che regna, l'immersione nella Natura e la cordialità della gente del luogo. Poi però, se hai un po' di sensibilità, ti imbatti nelle loro condizioni di vita e capisci che sono le donne il motore trainante della loro modesta economia. Con loro puoi parlare e ti fanno partecipi dei loro problemi senza vittimismo, ma con un realismo che lascia esterrefatti". Una collaborazione tutta al femminile, in maniera addirittura categorica. "Abbiamo fatto un patto - spiega la mamma emiliana - che nessun uomo del villaggio utilizzi quei soldi o si sogni di vendere uno degli oggetti che arrivano in regalo per fare i propri interessi. Quelle decisioni e la gestione dei fondi spetta solo alle donne". Susy e le sue amiche (quest'anno ne ha coinvolte altre tre) saranno a Ganda a fine gennaio, l'obbiettivo per quest'anno, con in mezzo le feste natalizie, è raggiungere quota cinquemila euro. "C'è la crisi economica - ammette Susy - ma proprio per questo suona ancora più assurdo sperperare i pochi soldi per comprare cose inutili. Io da anni sotto l'albero a mio figlio metto, insieme con un regalo simbolico, la foto del volto sorridente del suo fratello africano che riceverà il regalo più importante, la nostra mano tesa".

mercoledì 12 novembre 2008

LINEE ELETTRICHE: PER MALINDI STANZIATI 20 MILIONI DI SCELLINI

Il problema dell'elettricità è una delle annose questioni con cui gli abitanti di Malindi e dintorni si trovano a fare i conti da molti anni, tanto che è suonato come una beffa l'aumento delle bollette dallo scorso agosto. Di fronte alle numerose proteste, la scellerata decisione della compagnia keniota dell'elettricità, la Power & Lightning, è rientrata e da questo mese dovremmo tornare a cifre più consone, dopo aver visto aumenti anche del 70% delle bollette. Ma non è tutto, il Governo ha stanziato fondi per la partecipazione statale della compagnia, in risposta alle avances dei cinesi, che vorrebbero acquistare la società Kengen a cui fa capo la Power & Lightning ". Venti milioni di scellini, questa la cifra stanziata per il distretto di Malindi, che però beneficerà anche dei 3 miliardi e mezzo messi a disposizione al Distretto di Kilifi, dove è in attività il più importante trasformatore della costa nord del Kenya.

martedì 11 novembre 2008

GLI ARTIGIANI DI MALINDI SI SBIZZARRISCONO: ECCO L'OBAMA D'EBANO PER TURISTI

Leoni ruggenti, guerrieri masai con lance e scudo, elefanti dalle lunghe zanne, "mama" dal prosperoso seno e maschere tribali.
Il neo presidente americano Barack Obama è in buona compagnia, nel più noto workshop di artigianato di Malindi, "Muungano Handcraft", che rifornisce parecchi negozi di souvenir della cittadina ed è visitato ogni anno da migliaia di turisti che vogliono portare a casa un oggetto artigianale intagliato a mano da mani keniote. Perchè nell'enfasi post-elettorale che ha visto trionfare il primo candidato di colore della storia statunitense, per giunta di origini keniote, dopo che Kogelo, il villaggio sul lago Vittoria da cui proveniva il padre si sta trasformando in un santuario degno di Graceland, la casa di Elvis Presley a Memphis, anche Malindi ha voluto celebrare a modo suo il leader afroamericano, inserendo il (quasi) connazionale nel novero delle statuine che illustrano la vita africana. Così da qualche giorno, accanto alle solite attrazioni per turisti, ecco apparire un mezzobusto in giacca e cravatta che, a dire il vero, di Obama ha soprattutto l'idea e le orecchie. "Non è facile riprodurre il lineamenti del presidente americano - spiega Richard, uno dei responsabili dello Workshop - abbiamo puntato sulle rughe d'espressione del volto, sulla bocca larga e sulle orecchie un po'...a sventola". Sulla base, campeggia la scritta: "Obama, the kenyan president of Usa". Una trovata simpatica per celebrare una vittoria storica, non si sa quanto possa interessare agli italiani a caccia di animali e gadgets più "etnici" di un uomo politico vissuto nella Southside di Chicago. Forse era meglio una statuetta da presepe, che un busto da ufficio "che può andare bene come fermacarte" spiega Richard. Non male, per uno che è chiamato a fermare i capitomboli dell'economia mondiale. In ogni caso, ancora una volta l'originalità degli artigiani di Malindi viene premiata e non è detto che in futuro riescano a fare di meglio. Non ci vuole un mutuo per acquistare un Obama d'ebano. Il prezzo? "Ottocento scellini - dice Richard, che per adesso ne ha fatto fare solo qualche esemplare da esposizione, ma assicura che in un giorno ne può produrre di nuovi - ma, come sempre il prezzo è trattabile...".

lunedì 10 novembre 2008

CASTING PER IL FILM DI CANALE 5 A MALINDI

Seconda chiamata per figuranti e aspiranti attori: la produzione italiana Rodeo Drive, a Malindi per girare "Amici per la pelle", film tv per Canale 5 con protagonista Massimo Boldi, recluta comparse e attori per ruoli secondari, "wazungu" e kenioti, domani mattina a partire dalle dieci al Coral Key. Venerdì scorso, per il primo casting, la partecipazione è stata eccezionale, con centinaia di ragazzi, particolarmente beach boys, che hanno affollato la reception di fronte al villaggio. Presenti anche molti residenti italiani, che sperano di poter concorrere a mostrare Malindi in Italia (televisione, prima serata, ottimo spot per la cittadina turistica keniota) e magari farsi vedere anche dai parenti che vivono a ottomila chilometri di distanza. "C'è ancora posto per qualcuno - invita l'assistente alla regia del film, Mohamed Houssein - attendiamo ancora turisti e residenti italiani". Nel frattempo la produzione sta cercando un piccolo attore dalle "qualità" non facilissime da reperire: un adolescente keniota che sappia parlare napoletano. E' vero che Malindi è ormai italianizzata, ma...buona fortuna!

domenica 9 novembre 2008

TORNA ALL'ANTICO LA DOGANA DI MOMBASA: IL VISTO SI PAGA SOLO IN DOLLARI

Non è frutto dell'effetto Obama, perchè la decisione risale a una decina di giorni fa, ma la dogana aeroportuale di Mombasa, attraverso l'ufficio immigrazione, ha deciso di tornare all'antico, quando ancora non c'era l'euro, e chiedere ai turisti il pagamento del visto d'ingresso in dollari, anzichè lasciar loro scegliere quale valuta utilizzare, tra quella americana e la moneta unica europea. Tutto questo è stato fatto senza avvertire tour operator e associazioni, ambasciate e consolati. Così si sono verificati in questi giorni piccoli disguidi per turisti arrivati sprovvisti di dollari. Richieste di spiegazione sul perchè di questa decisione sono state inviate a Nairobi, specialmente al ministro del Turismo Najib Balala. Nei prossimi giorni si chiarirà se la misura è temporanea o meno. Intanto si raccomanda ai viaggiatori che si preparano ad arrivare in Kenya, di premunirsi di 30 dollari, altrimenti saranno costretti a cambiare gli euro al cambio non troppo conveniente dell'aeroporto.

sabato 8 novembre 2008

MARATONA DI CANOTTAGGIO MOMBASA-MALINDI: VINCE L'OLIMPIONICO SCARPA

Vincono in due: l'olimpionico italiano Daniele Scarpa e la solidarietà, con il campione Francesco Gambella che consegna 4500 euro ad Amref, per la costruzione di una scuola a Malindi.
Questo l'esito finale della Maratona Internazionale di canottaggio Mombasa-Malindi, iniziata mercoledì scorso e snodatasi attraverso quattro splendide tappe: Mombasa-Mtwapa, Mtwapa-Kilifi, Kilifi-Watamu e gran finale ieri da Watamu a Malindi, con arrivo in volata sulla spiaggia della Rosada, davanti a decine di fans e curiosi. Ha vinto all'ultimo colpo di remo (ma mai come in questo caso l'affermazione conta poco) il campione iridato e olimpico, medaglia d'oro ad Atlanta, Daniele Scarpa. Ma la soddisfazione si legge sul volto di Francesco Gambella, l'atleta con all'attivo diversi record mondiali sulla distanza, che ha fortemente voluto questa manifestazione di solidarietà, insieme con Amref, Kenya Tourist Board e Associazione MWTWG. "E' stata un'esperienza unica, memorabile - ha detto col fiatone Scarpa - ho vinto mondiali, olimpiadi, ma quello che ho provato durante questa maratona è qualcosa di assolutamente straordinario. Soprattutto vedere la partacipazione, la curiosità e l'allegria della popolazione locale, al nostro arrivo nei villaggi della costa, non ha prezzo". E un prezzo invece ce l'ha l'aiuto che questi atleti porteranno ad Amref, per la costruzione di un edificio scolastico a Malindi. Sono 4440, per la precisione, gli euro raccolti da Gambella e soci, con oltre seicento racimolati proprio in extremis durante la competizione. "Sono al settimo cielo - spiega Gambella - e ringrazio tutti quelli che ci hanno sostenuto, compresi gli imprenditori malindini che ci hanno dato appoggio logistico e sponsorizzazioni. Un'altra bella sfida è stato vedere gli equipaggi kenioti approcciarsi con entusiasmo, sono giovani e devono ancora imparare molto, ma siamo sulla strada giusta". Specialmente con "maestri" come loro. Sorridenti al loro arrivo anche gli equipaggi sudafricani, compresa una coppia che per la prima volta ha affrontato le acque keniote. "Molto meglio qui che in Sudafrica" ha commentato l'energica signora. Sulla riva di Silversand, intanto scene di gioia e fotografie di gruppo, con bambini saltellanti nell'acqua a festeggiare l'insolito avvenimento e Scarpa che allieta la compagnia elargendo bandierine italiane e avvolgendosi in un grande stendardo keniota come un mantello. D'altronde, il superman rimane lui, e i campioni di solidarietà sono tutti quanti, ex aequo. Vince ancora una volta la voglia di fare del bene sulla costa keniota, grazie agli italiani e allo spirito di gruppo.