mercoledì 19 novembre 2008

CACCIA AI CONTRABBANDIERI DI PELLI DI LEOPARDO: OLTRE 50 ARRESTI IN KENYA

La caccia è partita qualche giorno fa da Malindi. Qualcuno ha notato dei movimenti strani al mattatoio e avvertito la polizia. C'erano due persone che avevano chiesto a uno degli addetti alla macellazione di scuoiare per loro due pelli di leopardo e quattro di "Tsavo Cat", un piccolo felino selvatico che si trova frequentemente nelle foreste a ridosso del parco nazionale. Le forze dell'ordine malindine li hanno colti in flagrante, mentre pagavano l'impiegato del mattatoio e si portavano via le pelli, che avrebbero rivenduto al mercato nero di Mombasa a 12.000 scellini l'una (centoventi euro). Per una cifra irrisoria hanno ammazzato uno degli esemplari sempre più rari e belli da incontrare durante un safari.
Tramite i due contrabbandieri, rivelatisi due "pesci piccoli", la polizia con l'aiuto del Kenya Wildlife Service, sono riusciti a risalire a una banda che da poco si era rimessa in attività nei parchi nazionali, bracconieri capaci di far sparire un'intera specie animale in pochi mesi, se nessuno li avesse scoperti. L'operazione ha portato in due giorni all'arresto di cinquantasette persone e al recupero di cinque pelli di leopardo ed altri animali, la cui carne viene venduta anche a ristoranti della costa, che amano servire (di nascosto, perchè da qualche anno è illegale, tranne che sulle specie di allevamento) la cosiddetta "game meat, la carne di animale della savana, come gazzelle, facoceri, giraffe e anche coccodrilli.
Ora questi malfattori rischiano grosso, perchè l'uccisione degli animali protetti e punita in maniera esemplare dalla legge keniota, essendo una delle grandi attrattive della Nazione. Questo avviene proprio nel periodo in cui i leopardi sono tornati a fare capolino in gran numero nello Tsavo Est, dino alle porte del Sala Gate, l'ingresso della Savana che porta a Malindi. Speriamo che questa operazione sia di esempio a chiunque volesse tentare di alimentare il traffico illecito di animali selvaggi. Già nelle scorse stagioni significativi colpi contro i contrabbandieri erano stati messi a segno, con la cattura di bande criminali che operavano per conto dei cinesi riguardo al commercio delle corna di rinoceronte, ritenute afrodisiache dagli orientali.

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