Sei mesi di vita, duecentomila visitatori e quasi un milione di contatti.
Per il mondo il 2008 verrà ricordato come l'anno della grande crisi, per il Kenya quello della grande paura, per l'industria turistica di Malindi quello del grande vuoto e della ripresa in extremis. Ma per il primo portale di Malindi e della Costa Keniota è stato un anno straordinario, come lo è una nascita e l'affermazione dopo soli sei mesi di vita. Siamo partiti con pochi membri di una neonata associazione, Malindi Watamu Tourism Welfare Group, creata anch'essa per difendere e migliorare l'immagine della cittadina e delle località attigue. Ora l'associazione conta trenta adesioni, quattordici tra gli hotel più importanti e parecchi sostenitori simpatizzanti. Il portale è lo sforzo più grande da sostenere, nel 2009 ci sarà bisogno di altre iscrizioni e di altri sponsor. Poi, spinta dai numeri che parlano di un crescente interesse per il sito, si spera nella pubblicità come forma di autosostentamento.
Intanto alcuni degli obbiettivi che Malindikenya.net si era prefissato sono stati raggiunti. Grazie al lavoro dell'agenzia di stampa, collegata in poco tempo con l'Ansa e con le più importanti agenzie d'informazione, ora le notizie da Malindi non sono più distorte, drammatizzate o addirittura inventate. Siamo noi a proporle e in questo breve lasso di tempo ci siamo fatti una discreta credibilità. Hanno parlato di noi oltre quattrocento tra siti e blog, ci hanno segnalato tra gli altri Repubblica.it, Il Giornale, La Provincia di Como, L'Unione Sarda, Il Tirreno, Il Secolo XIX, La Tribuna di Treviso e molti altri quotidiani. Radio nazionali e Rai International hanno intervistato il direttore Freddie del Curatolo, la campagna "Malindi protegge i bambini" ha fatto parlare di se al Congresso Internazionale Unicef di Rio de Janeiro ed è conosciuta ovunque, destando anche l'interesse del Vaticano. La storia della balena salvata da due italiani, data in esclusiva dal portale ha fatto il giro del mondo e quel giorno abbiamo avuto il record di contatti, trentamila. Non c'è stata notizia che il Corriere della Sera, che ha un corrispondente dall'Africa che vive a Nairobi e un collaboratore fisso a Malindi, ha potuto dare prima di noi. Anche le (pochissime) news poco edificanti sono state battute dalle agenzie stampa in maniera precisa e corretta grazie al nostro lavoro. In sei mesi abbiamo ricevuto migliaia (ma proprio migliaia) di e-mail con richieste di informazioni, delucidazioni o soltanto complimenti. Più di un centinaio sono state le lettere pubblicate nell'apposita sezione. Abbiamo dato risalto a molte opere di solidarietà portate avanti da nostri connazionali e con quasi tutti è nato un rapporto di stima, amicizia e collaborazione che va aldilà del nostro lavoro. Ci sono parecchie ragioni per essere felici di quello che l'associazione MWTWG e il portale malindikenya.net hanno fatto e che oggi rappresentano per il turismo locale, per la comunità italiana, per i turisti e anche per i cittadini kenioti.
mercoledì 31 dicembre 2008
martedì 30 dicembre 2008
DA ALONSO ALLA D'AMICO, COL "MISTERO" VERONICA LARIO: TUTTI PAZZI PER LA MALINDI DEI VIP
"Il Capodanno Vip è in Kenya", titola in questi giorni Repubblica, facendo riferimento alle notizie del nostro sito. Effettivamente la cittadina, che durante queste feste accoglie circa diecimila italiani, si sta riempiendo di volti noti, ed altri sono attesi tra oggi e domani.
Mentre si spera nel capitano della Roma Francesco Totti in visita da Briatore (data l'amicizia comune con Fisichella e quella tra Ilary ed Elisabetta, Chale Island dove i due alloggiano con le rispettive famiglie dista meno di duecento chilometri da Malindi), e si "spara" sulla presenza di Veronica Lario (secondo Agr la first lady sarebbe stata avvistata in una boutique, ma Palazzo Chigi ha smentito categoricamente), ieri mattina è atterrato a Malindi con il suo jet privato il pilota Fernando Alonso, che secondo la stampa specializzata sarebbe pronto a festeggiare con il suo scopritore Flavio non soltanto il 2009, ma anche un precontratto con la Ferrari per il 2010 o 2011. Insieme con il campione spagnolo della Renault c'è la bella moglie Raquel Del Rosario.
A proposito di bellezze, ieri sera ha fatto la sua apparizione nello splendido scenario del rinomato ristorante La Malindina la presentatrice di Sky Ilaria D'Amico, a cena con Chicco Testa, ex parlamentare ed ex presidente di Legambiente ed Enel, che la ospita nella sua lussuosa villa. Un'altra giornalista è ospite di un'imprenditrice italiana in una villa non lontana da "La Malindina", la conduttrice del Tg5 Cesara Buonamici.
In giro per Malindi a far shopping in un negozio di elettrodomestici, si è fatta notare anche Giovanna Melandri, con il marito. L'ex ministro dello Sport del Governo Prodi alloggia a Watamu ma non disdegna le capatine a Malindi. In molti si chiedono se tornerà a casa Briatore dopo i "misfatti" di due anni fa, quando fu immortalata a ballare a una sua festa e negò spudoratamente, come fosse una vergogna essere stata a "Lion in the sun". A Watamu, più precisamente nel villaggio Aquarius, c'è anche un idolo delle ragazzine, l'attore di fiction televisive Luca Ferrante passato da "Un posto al sole" a "Centovetrine".
Mentre si spera nel capitano della Roma Francesco Totti in visita da Briatore (data l'amicizia comune con Fisichella e quella tra Ilary ed Elisabetta, Chale Island dove i due alloggiano con le rispettive famiglie dista meno di duecento chilometri da Malindi), e si "spara" sulla presenza di Veronica Lario (secondo Agr la first lady sarebbe stata avvistata in una boutique, ma Palazzo Chigi ha smentito categoricamente), ieri mattina è atterrato a Malindi con il suo jet privato il pilota Fernando Alonso, che secondo la stampa specializzata sarebbe pronto a festeggiare con il suo scopritore Flavio non soltanto il 2009, ma anche un precontratto con la Ferrari per il 2010 o 2011. Insieme con il campione spagnolo della Renault c'è la bella moglie Raquel Del Rosario.
A proposito di bellezze, ieri sera ha fatto la sua apparizione nello splendido scenario del rinomato ristorante La Malindina la presentatrice di Sky Ilaria D'Amico, a cena con Chicco Testa, ex parlamentare ed ex presidente di Legambiente ed Enel, che la ospita nella sua lussuosa villa. Un'altra giornalista è ospite di un'imprenditrice italiana in una villa non lontana da "La Malindina", la conduttrice del Tg5 Cesara Buonamici.
In giro per Malindi a far shopping in un negozio di elettrodomestici, si è fatta notare anche Giovanna Melandri, con il marito. L'ex ministro dello Sport del Governo Prodi alloggia a Watamu ma non disdegna le capatine a Malindi. In molti si chiedono se tornerà a casa Briatore dopo i "misfatti" di due anni fa, quando fu immortalata a ballare a una sua festa e negò spudoratamente, come fosse una vergogna essere stata a "Lion in the sun". A Watamu, più precisamente nel villaggio Aquarius, c'è anche un idolo delle ragazzine, l'attore di fiction televisive Luca Ferrante passato da "Un posto al sole" a "Centovetrine".
lunedì 29 dicembre 2008
SESSANTA CAPRE, OLIO E FARINA, I REGALI DI NATALE DI BRIATORE AI SUOI "VICINI DI CASA" DI MALINDI
Beneficenza di Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci in puro stile keniota. A trenta famiglie di altrettante piccole comunità di villaggio che confinano con terreni di proprietà della coppia nel paradiso di Mayungu, di fronte al Parco Marino di Malindi, sono state donate sessanta capre, due per famiglia coì da poter figliare, insieme a farina di mais e olio da cucina. "Abbiamo voluto fare in modo che da questo regalo - ha detto Briatore - le famiglie possano creare un allevamento. Preferiamo regalare un amo e una canna da pesca che un pesce da mangiare subito, questa è la nostra filosofia". L'ammontare del valore della donazione si aggira intorno ai sei mila euro. Ora ci sarà da vedere quanti sapranno far tesoro dei consigli dell'imprenditore e preferire la gallina africana di domani all'uovo italiano di oggi. Il team manager della Renault ha anche fornito la locale squadra di calcio di divise ufficiali.
domenica 28 dicembre 2008
ASTA BENEFICA ALL'ART GALLERY DI MALINDI, LE OPERE DI IAN PER I BIMBI DI PUMWANI
Le opere a carboncino di Irimia Alexandra Natalia, in arte Ian, questo pomeriggio non saranno soltanto splendidi esempi di un talento artistico emergente, metafore del vivere interiore e aneliti di rivincita e speranza, ma anche il veicolo per aiutare chi della speranza e della rivincita su un destino così diverso dal nostro è il simbolo, i bambini dei villaggi kenioti. Oggi alle 18 all'Art Gallery si chiude la mostra dal titolo "Lonely like no other" (qui a fianco "God and his own universe") e si apre un'asta dei quadri invenduti. Il ricavato andrà interamente al Comitato Gaia che sta ricostruendo la scuola elementare di Pumwani, piccolo centro nell'entroterra malindino, dove è stato già costruito un orfanotrofio modello. Malindi oggi da quindi l'opportunità a tutti di aprire il cuore e allo stesso tempo arredare la mente e la casa con un'opera di valore.
sabato 27 dicembre 2008
TOTTI E FAMIGLIA SULLA COSTA DEL KENYA, VACANZA NEL PARADISO DI CHALE ISLAND
Francesco Totti ha scelto la costa keniota. Per le vacanze di Natale che coincidono con la sosta del campionato italiano, il popolare "Pupone" ha portato la famiglia a Chale Island, in costa sud, nello splendido T-Club progettato dall'italiano Mario Scianna. Insieme con la moglie Ilary Blasi, personaggio televisivo e una delle donne più desiderate dagli italiani, ci sono i due figli Chanel e Christian ma anche alcuni amici della coppia, tra cui il pilota di Formula Uno Giancarlo Fisichella, che sicuramente non perderà l'occasione per fare una visita a Flavio Briatore, con cui ha condiviso alcune delle più belle stagioni sportive. "Totti è una persona semplice e squisita - dicono dalla direzione del T-Club - e con i loro amici formano una compagnia divertente e molto educata". Insomma la "Totti band" si sta godendo le vacanze keniote a tutto mare, nell'esclusivo resort sull'isolotto di Chale, unica realtà della costa in cui sembra di stare in un atollo del pacifico. Altri vip sono attesi nei prossimi giorni, soprattutto a Malindi dove sono arrivati anche altri amici della coppia Briatore-Gregoraci.
venerdì 26 dicembre 2008
MALINDI: FINE ANNO ALL'INSEGNA DELLA SOLIDARIETA'
Una fine d'anno a tutta solidarietà (tanto per cambiare) a Malindi. Poche settimane fa avevamo pubblicato una nostra statistica secondo la quale nel 2008 gli italiani hanno raccolto e distribuito oltre due milioni di euro per orfanotrofi e opere pubbliche e private. La cifra è destinata a salire ancora in questi giorni e andrà a sfiorare decisamente i tre milioni, grazie alle iniziative natalizie e alla gran quantità e qualità di turisti attesi in questi giorni o arrivati da poco. Intanto nel giorno di Natale è stata grande festa nelle mense di ogni tipo: si va dall'annuale rituale di alcuni italiani che portano da mangiare agli ottocento detenuti delle prigioni di Mtangani e ai cento dipendenti (quest'anno è stato cotto un intero bovino adulto, più duecento chili di riso per fare il "pilao") all'altrettanto storico appuntamento del Casino di Malindi che ha portato tacchino e altri cibi in un orfanotrofio. Ma sono state moltissime le iniziative di privati che, non fanno certo pubblicità delle loro azioni, come ad esempio gli ospiti dell'hotel ristorante la Malindina, che alla raccolta di fondio quest'anno hanno abbinato vestiti per bambini portati dall'Italia.
Nei prossimi giorni, inoltre, partono le aste benefiche, altra consuetudine malindina. Domenica 28, alle 18, all'Art Gallery di Malindi si conclude la mostra dell'artista rumena Ian "Lonely like no other" e la pittrice ha deciso di mettere all'asta tutte le sue straordinarie opere a carboncino e di destinare il ricavato al Comitato Gaia, impegnato nella ricostruzione della scuola elementare di Pumwani, nell'entroterra di Mambrui. Ieri a Pumwani c'era anche il ministro Kingi, che ha potuto verificare di persona l'ottimo lavoro dei coniugi Ghirardello, due persone eccezionali dalla bontà e dall'entusiasmo contagiosi. Lunedì 29 andrà in scena invece il terzo appuntamento annuale Saidia Kenya, la raccolta di fondi del Casino di Malindi, abbinata alla cena con spettacolo delle artiste sudafricane Mahotella Queen. Quest'anno Saidia Kenya si occuperà del progetto del Cisp nel distretto di Magarini, volto a migliorare l'istruzione in una delle province più povere della costa, istituendo centri scolastici di primo apprendimento e cercando di migliorare le condizioni delle scuole esistenti.
Nei prossimi giorni, inoltre, partono le aste benefiche, altra consuetudine malindina. Domenica 28, alle 18, all'Art Gallery di Malindi si conclude la mostra dell'artista rumena Ian "Lonely like no other" e la pittrice ha deciso di mettere all'asta tutte le sue straordinarie opere a carboncino e di destinare il ricavato al Comitato Gaia, impegnato nella ricostruzione della scuola elementare di Pumwani, nell'entroterra di Mambrui. Ieri a Pumwani c'era anche il ministro Kingi, che ha potuto verificare di persona l'ottimo lavoro dei coniugi Ghirardello, due persone eccezionali dalla bontà e dall'entusiasmo contagiosi. Lunedì 29 andrà in scena invece il terzo appuntamento annuale Saidia Kenya, la raccolta di fondi del Casino di Malindi, abbinata alla cena con spettacolo delle artiste sudafricane Mahotella Queen. Quest'anno Saidia Kenya si occuperà del progetto del Cisp nel distretto di Magarini, volto a migliorare l'istruzione in una delle province più povere della costa, istituendo centri scolastici di primo apprendimento e cercando di migliorare le condizioni delle scuole esistenti.
giovedì 25 dicembre 2008
"MALINDI PROTEGGE I BAMBINI", GIA' GRANDE INTERESSE IN ITALIA
Già all'indomani della presentazione ufficiale, dall'Italia sono arrivate mail, telefonate, richieste di interviste e approfondimenti. Il lancio della campagna "Malindi protegge i bambini" non è passato inosservato. Nonostante siano sempre le notizie negative ad avere la prima pagina, un progetto pilota senza precedenti al mondo con il settore turistico di una località di villeggiatura del terzo mondo impegnato in prima linea insieme a Unicef e al Comitato Italiano per lo Sviluppo dei Popoli, deve essere segnalato. Così alle molte mail giunte alla redazione del nostro portale, si è aggiunto l'interesse di Radio Vaticano, che ha effettuato un'intervista con la responsabile del Cisp Tania Miorin e alcuni periodici nazionali hanno messo in cantiere servizi adeguati. Il bello, dunque, viene adesso e malindikenya.net vi darà gli aggiornamenti di tutte le iniziative collegate alla campagna e ad ogni successivo passaggio. Intanto gli alberghi e molti negozi e attività di Malindi, Watamu e Mambrui hanno già affisso i poster della campagna e anche nei quartieri ad alta concentrazione di popolazione locale sono spuntati i manifesti in lingua swahili.
mercoledì 24 dicembre 2008
PRESENTATA LA CAMPAGNA "MALINDI PROTEGGE I BAMBINI". TUTTI D'ACCORDO: "QUI I MINORI NON SARANNO PIU' SFRUTTATI"
Una cerimonia sobria ma con entusiasmo difficile da mascherare per gli attori principali dell'evento. Così la presentazione ufficiale della campagna "Malindi protegge i bambini", tenutasi ieri al Mwembe Resort, ha conquistato tutti i presenti e contagiato anche i politici e i rappresentanti di associazioni e istituzioni intervenuti. Nella suggestiva cornice dell'anfiteatro a bordo piscina dell'hotel, tra alberi di mango e piante secolari, è stato sancito in maniera definitiva l'accordo tra Unicef, Cisp e Associazione Turistica di Malindi Watamu (MWTWG), con testimoni d'eccezione quali il Ministro del Turismo keniota, Najib Balala, quello della Comunità dell'Est Africa, Amason Kingi, il sottosegretario all'infanzia e sviluppo sociale Josephine Oduol e rappresentanti locali delle istituzioni, tra cui il prefetto (D.C.) Arthur Mugira, il sindaco Mohamed Mwenza, la dottoressa Anisa del dipartimento della salute.
Il presidente MWTWG Renzo Quaciari, la responsabile del Cisp di Malindi, Tania Miorin e il capo del dipartimento protezione dei bambini dell'Unicef, Birgithe Lund-Henriksen hanno messo nero su bianco quello che è un progetto ideato lo scorso agosto e definito in pochi mesi. E' stato Gideon Mung'aro, l'ex sindaco di Malindi ed ora parlamentare Odm eletto nella circoscrizione costiera, a fare gli onori di casa come "maestro di cerimonia". Si parte con un garbato botta e risposta tra il "Chief child protection" di Unicef, che nel presentare la campagna ha ricordato i dati raccolti tre anni fa dalla cooperazione (il 40% dei turismo sessuale sui minori in Kenya è un fenomeno locale) e il presidente di MWTWG che ha ribattuto "la stampa italiana su quei dati parziali e mai pubblicati ci ha campato per due anni con articoli denigratori che hanno nuociuto all'immagine di Malindi". Ma nessuna polemica, le modalità e certe visioni possono essere differenti ma gli obbiettivi sono assolutamente comuni. In mezzo i dettagli tecnici di un'appassionata Tania Miorin del Cisp (gran merito di questa operazione è da ascriversi alla sua perseveranza e disponibilità) e infine i discorsi dei politici, con la sottosegretaria all'infanzia che ha aperto una finestra sugli svariati problemi che affliggono i bambini in Kenya "di cui gli abusi sessuali rappresentano il più disdicevole ma non l'unico, e senza educazione e innalzamento della soglia di povertà non si risolverà facilmente" e dopo l'intervento di Balala (i cui passaggi fondamentali riportiamo qui sotto) la conferenza stampa si è chiusa con l'ars oratoria del ministro Kingi: "questa è una grande iniziativa che porterà un sorriso vero, un sorriso di speranza per il futuro a tutti i bambini del distretto di Malindi" e con la firma della dichiarazione d'intenti da parte degli albergatori associati a Malindi Watamu Tourism Welfare Group.
Il presidente MWTWG Renzo Quaciari, la responsabile del Cisp di Malindi, Tania Miorin e il capo del dipartimento protezione dei bambini dell'Unicef, Birgithe Lund-Henriksen hanno messo nero su bianco quello che è un progetto ideato lo scorso agosto e definito in pochi mesi. E' stato Gideon Mung'aro, l'ex sindaco di Malindi ed ora parlamentare Odm eletto nella circoscrizione costiera, a fare gli onori di casa come "maestro di cerimonia". Si parte con un garbato botta e risposta tra il "Chief child protection" di Unicef, che nel presentare la campagna ha ricordato i dati raccolti tre anni fa dalla cooperazione (il 40% dei turismo sessuale sui minori in Kenya è un fenomeno locale) e il presidente di MWTWG che ha ribattuto "la stampa italiana su quei dati parziali e mai pubblicati ci ha campato per due anni con articoli denigratori che hanno nuociuto all'immagine di Malindi". Ma nessuna polemica, le modalità e certe visioni possono essere differenti ma gli obbiettivi sono assolutamente comuni. In mezzo i dettagli tecnici di un'appassionata Tania Miorin del Cisp (gran merito di questa operazione è da ascriversi alla sua perseveranza e disponibilità) e infine i discorsi dei politici, con la sottosegretaria all'infanzia che ha aperto una finestra sugli svariati problemi che affliggono i bambini in Kenya "di cui gli abusi sessuali rappresentano il più disdicevole ma non l'unico, e senza educazione e innalzamento della soglia di povertà non si risolverà facilmente" e dopo l'intervento di Balala (i cui passaggi fondamentali riportiamo qui sotto) la conferenza stampa si è chiusa con l'ars oratoria del ministro Kingi: "questa è una grande iniziativa che porterà un sorriso vero, un sorriso di speranza per il futuro a tutti i bambini del distretto di Malindi" e con la firma della dichiarazione d'intenti da parte degli albergatori associati a Malindi Watamu Tourism Welfare Group.
martedì 23 dicembre 2008
"MALINDI PROTEGGE I BAMBINI", OGGI LA PRESENTAZIONE CON MINISTRI E BBC
Ecco arrivato finalmente il grande giorno: questo pomeriggio, a partire dalle 16 al Mwembe Resort viene presentata ufficialmente la campagna "Malindi protegge i bambini". L'iniziativa di Unicef, Cisp e Associazione Turistica MWTWG contro ogni sfruttamento sessuale dei minori viene presentata in una cerimonia ad inviti, alla presenza del Ministro del Turismo Najib Balala e di altri politici kenioti, diplomatici, rappresentanti di istituzioni ed associazioni (oltre ai membri dell'associazione MWTWG). Si parla già di evento mediatico, perchè è prevista la presenza del network britannico internazionale BBC, oltre che quella delle televisioni nazionali keniote, KBC, KTN e NTV. I corrispondenti e gli inviati dei quotidiani locali e gli speaker delle radio più importanti hanno già garantito la loro presenza. D'altronde si tratta della campagna più importante mai realizzata sulla costa keniota e la prima al mondo in cui un settore turistico italiano all'estero si allea con la cooperazione internazionale (Unicef e Cisp) in un progetto sovvenzionato dal nostro Governo. L'associazione che finanzia anche il portale malindikenya.net e l'agenzia stampa ci stava lavorando da mesi, tutto è iniziato prima ancora che la rivista Panorama cercasse di far passare Malindi per il "paradiso degli orchi" e che l'Unicef stessa si scusasse per i suoi dati parziali sullo sfruttamento sessuale dei minori, datati 2005, che tanti fraintesi avevano creato all'interno della comunità italiana in Kenya. Spiace invece dover constatare l'assenza (nonostante l'invito) della televisione degli italiani all'estero, Rai Italia (ex Rai International). Dalla sede di Nairobi, con il direttore Enzo Nucci in vacanza, non arriverà nessuno. Questo imbarazzante silenzio fa il paio con quello di Corriere della Sera e Repubblica. I principali quotidiani italiani non hanno ancora presentato l'importante campagna ai propri lettori, come invece ha fatto l'Ansa già tre volte e alcuni quotidiani locali e siti internet. Attendiamo fiduciosi.
lunedì 22 dicembre 2008
SOLIDARIETA': I CANTI DI NATALE DEI BIMBI DI IMANI A MALINDI
L'orfanotrofio e centro di riabilitazione per ragazzi di strada Imani è una delle più importanti realtà del Kenya. La sede di Malindi dell'associazione voluta dall'ex modella Faith Imani si trova a Msabah. Domani pomeriggio allo Stardust, a partire dalle ore 14, i bambini del centro hanno preparato una festa natalizia con canti e balli per raccogliere donazioni. Un appuntamento con la solidarietà per chi fa del bene da anni e per donare un sorriso e un aiuto concreto a tanti bambini che hanno sofferto e grazie a un'iniziativa come questa potranno passare un Natale sereno.
Faith è una donna africana che ha sperimentato sulla sua pelle il prezzo da pagare per una ragazza africana di buona famiglia che ha deciso di aiutare i propri connazionali meno fortunati. Dal nulla ha creato cinque centri tra Nairobi e la costa e dai progetti sugli orfanelli è passata alla rieducazione dei ragazzi di strada e alla riabilitazione per chi ha avuto problemi gravi in famiglia o con il mondo della droga.
Faith è una donna africana che ha sperimentato sulla sua pelle il prezzo da pagare per una ragazza africana di buona famiglia che ha deciso di aiutare i propri connazionali meno fortunati. Dal nulla ha creato cinque centri tra Nairobi e la costa e dai progetti sugli orfanelli è passata alla rieducazione dei ragazzi di strada e alla riabilitazione per chi ha avuto problemi gravi in famiglia o con il mondo della droga.
domenica 21 dicembre 2008
IL 23 PRESENTAZIONE DI "MALINDI PROTEGGE I BAMBINI" CON IL MINISTRO DEL TURISMO KENIOTA
Per la presentazione ufficiale della campagna di Unicef, Cisp e Associazione MWTWG "Malindi protegge i bambini", prevista per martedì 23 dicembre al Mwembe Resort, si sono mobilitati due ministri della Repubblica del Kenya, quello del Turismo Najib Balala e quello della Comunità dell'Est Africa, Amason Kingi, che è stato eletto nella circoscrizione di Malindi. Anche il Maestro di Cerimonia è un parlamentare eletto con i voti del distretto malindino, si tratta dell'ex sindaco Gideon Mung'aro. L'importanza dell'iniziativa, che porrà Malindi agli occhi del mondo come la prima località di villeggiatura a fare qualcosa di concreto contro ogni forma di sfruttamento sessuale dei minori e ad agire per promuovere il turismo responsabile, convoglierà le alte cariche dell'Unicef di Nairobi, della Cooperazione Italiana per lo Sviluppo dei Popoli, un rappresentante dell'Ambasciata Italiana di Nairobi (oltre al Console di Malindi, Roberto Macrì) e tanti rappresentanti di associazioni locali, oltre alle figure più rilevanti delle istituzioni locali e ai membri dell'associazione turistica di Malindi. La conferenza stampa, durante la quale è prevista anche la cerimonia di consegna del materiale informativo agli alberghi che hanno aderito alla campagna, è rigorosamente ad inviti. Dall'Italia invece è già intervenuto il direttore del Cisp, Paolo Dieci. "Lo sfruttamento sessuale di ogni tipo compromette gravemente lo sviluppo fisico e psicologico dei bambini – ha spiegato in una nota inviata ai media – Insieme all'Associazione Turistica di Malindi e Watamu e le autorità locali abbiamo deciso di impegnarci in questa campagna "Malindi protegge i bambini", per tutelare i minori da ogni forma di violenza, abuso e sfruttamento. L'idea è di creare un rete di protezione dei bambini, sensibilizzando sia i turisti che la comunità locale nel distretto di Malindi, coinvolgendo in prima persona anche albergatori, gruppi di villaggio, scuole, insegnanti e capi villaggio. Solo creando un ambiente più sano e sicuro per i minori, sarà possibile evitare fenomeni di abuso e sfruttamento e far sì che cresca un turismo migliore".
INTERVISTA AL PRESIDENTE DI MWTWG, RENZO QUACIARI
Alla vigilia del lancio della campagna "Malindi protegge i bambini", Renzo Quaciari, presidente dell'Associazione Malindi Watamu Tourism Welfare Group che ha fortissimamente voluto questa iniziativa al pari di Unicef e Cisp, spiega in una intervista motivi, dinamiche e obiettivi della partecipazione del settore turistico di Malindi a un progetto pilota che costituisce un "unicum" nel panorama mondiale delle località di villeggiatura.
Cosa vi ha spinto ad aderire a questo progetto?
"Il turismo rappresenta una risorsa importante per Malindi e per la sua comunita'. Deve quindi essere protetto soprattutto dagli investitori e dagli imprenditori che qui operano attivamente da anni, e non vogliono che nel prossimo futuro questa destinazione sia percepita come una possibile destinazione di turismo sessuale minorile. Alcuni articoli di stampa italiana hanno a nostro avviso potuto far credere che Malindi sia una facile destinazione per il turismo sessuale minorile. Questo e' quello che vogliamo evitare, questo e' il turismo che non vogliamo. Con questo progetto si vuole sensibilizzare e informare i turisti, e al tempo stesso creare un ambiente sano e sicuro sostenendo interventi di prevenzione. In futuro speriamo di conivolgre anche i tour operator. A tal fine stiamo collaborando con le autorita' locali e gli organi competenti e siamo fermamente determinati a combattere ogni forma di sfruttamento sessuale e commerciale minorile.
Come si concretizzerà il vostro contributo?
"Promuovendo una serie di iniziative, quali l'adozione del codice di condotta, campagne di informazione ed educazione rivolte ai turisti italiani e internazionali, rendendo visibile all'interno delle attività alberghiere e degli esercizi commerciali dei membri della nostra Associazione, il materiale informativo prodotto insieme al CISP; incontri di sensibilizzazione a tutto il personale dipendente delle nostre attivita'; sensibilizzare altri alberghi ed esercizi commerciali presenti nel Distretto di Malindi e nella costa del Kenya perchè diventino anche loro promotori della campagna di informazione e sensibilizzazione a favore dei diritti dell'infanzia; favorire la comunicazione e la collaborazione tra CISP, l'Associazione e gli operatori turistici in Italia, affinche' la campagna di informazione e sensibilizzazione lanciata a Malindi possa avere visibilita' anche in Italia (ad esempio con la pubblicazione della campagna di comunicazione nei loro cataloghi e nei loro siti web).
Lo sfruttamento sessuale dei minori è un fenomeno diffuso nella realtà che vi circonda?
Purtroppo non ci sono dei dati certi ma solo stime. Si tratta di un fenomeno sommerso, difficile da quantificare. E' sicuramente un problema rilevante, che coinvolge prevalentemente la comunita' locale. Ognuno di noi, vivendo qui da anni, si sente parte integrante di questa comunita', non solo come imprenditore ma anche come genitore, e ha il dovere e la responsabilita' di intervenire attivamente affinche' questo fenomeno venga eliminato, investendo nel futuro delle nuove generazioni.
Pensate sarà difficile realizzare la campagna e far passare i suoi messaggi?
Sicuramente non sara' facile, ma e' un obiettivo che gli imprenditori e la comunita' di Malindi, in particolar modo quella italiana, si e' posto come primario. E' evidente che da soli non possiamo raggiungere tale obiettivo ed e' per questo che con il progetto ci proponiamo di creare un'alleanza con il CISP e le autorita' kenyote. E' importante che il turismo rappresenti sempre di più una risorsa per chi vive a Malindi e sulla costa keniota, e possa garantire serenità e sano sviluppo economico non solo per chi investe ma anche per chi potrà godere delle bellezze che questo Paese sa offrire.
INTERVISTA AL PRESIDENTE DI MWTWG, RENZO QUACIARI
Alla vigilia del lancio della campagna "Malindi protegge i bambini", Renzo Quaciari, presidente dell'Associazione Malindi Watamu Tourism Welfare Group che ha fortissimamente voluto questa iniziativa al pari di Unicef e Cisp, spiega in una intervista motivi, dinamiche e obiettivi della partecipazione del settore turistico di Malindi a un progetto pilota che costituisce un "unicum" nel panorama mondiale delle località di villeggiatura.
Cosa vi ha spinto ad aderire a questo progetto?
"Il turismo rappresenta una risorsa importante per Malindi e per la sua comunita'. Deve quindi essere protetto soprattutto dagli investitori e dagli imprenditori che qui operano attivamente da anni, e non vogliono che nel prossimo futuro questa destinazione sia percepita come una possibile destinazione di turismo sessuale minorile. Alcuni articoli di stampa italiana hanno a nostro avviso potuto far credere che Malindi sia una facile destinazione per il turismo sessuale minorile. Questo e' quello che vogliamo evitare, questo e' il turismo che non vogliamo. Con questo progetto si vuole sensibilizzare e informare i turisti, e al tempo stesso creare un ambiente sano e sicuro sostenendo interventi di prevenzione. In futuro speriamo di conivolgre anche i tour operator. A tal fine stiamo collaborando con le autorita' locali e gli organi competenti e siamo fermamente determinati a combattere ogni forma di sfruttamento sessuale e commerciale minorile.
Come si concretizzerà il vostro contributo?
"Promuovendo una serie di iniziative, quali l'adozione del codice di condotta, campagne di informazione ed educazione rivolte ai turisti italiani e internazionali, rendendo visibile all'interno delle attività alberghiere e degli esercizi commerciali dei membri della nostra Associazione, il materiale informativo prodotto insieme al CISP; incontri di sensibilizzazione a tutto il personale dipendente delle nostre attivita'; sensibilizzare altri alberghi ed esercizi commerciali presenti nel Distretto di Malindi e nella costa del Kenya perchè diventino anche loro promotori della campagna di informazione e sensibilizzazione a favore dei diritti dell'infanzia; favorire la comunicazione e la collaborazione tra CISP, l'Associazione e gli operatori turistici in Italia, affinche' la campagna di informazione e sensibilizzazione lanciata a Malindi possa avere visibilita' anche in Italia (ad esempio con la pubblicazione della campagna di comunicazione nei loro cataloghi e nei loro siti web).
Lo sfruttamento sessuale dei minori è un fenomeno diffuso nella realtà che vi circonda?
Purtroppo non ci sono dei dati certi ma solo stime. Si tratta di un fenomeno sommerso, difficile da quantificare. E' sicuramente un problema rilevante, che coinvolge prevalentemente la comunita' locale. Ognuno di noi, vivendo qui da anni, si sente parte integrante di questa comunita', non solo come imprenditore ma anche come genitore, e ha il dovere e la responsabilita' di intervenire attivamente affinche' questo fenomeno venga eliminato, investendo nel futuro delle nuove generazioni.
Pensate sarà difficile realizzare la campagna e far passare i suoi messaggi?
Sicuramente non sara' facile, ma e' un obiettivo che gli imprenditori e la comunita' di Malindi, in particolar modo quella italiana, si e' posto come primario. E' evidente che da soli non possiamo raggiungere tale obiettivo ed e' per questo che con il progetto ci proponiamo di creare un'alleanza con il CISP e le autorita' kenyote. E' importante che il turismo rappresenti sempre di più una risorsa per chi vive a Malindi e sulla costa keniota, e possa garantire serenità e sano sviluppo economico non solo per chi investe ma anche per chi potrà godere delle bellezze che questo Paese sa offrire.
sabato 20 dicembre 2008
"MALINDI PROTEGGE I BAMBINI": LANCIATA LA CAMPAGNA DEL SETTORE TURISTICO CONTRO LO SFRUTTAMENTO SESSUALE DEI MINORI
Finalmente, da oggi, "Malindi protegge i bambini" è una realtà. Con l'affissione dei primi cartelloni-slogan sulla Malindi-Mombasa e con un lancio di comunicati che annunciano la conferenza stampa di martedì 23 dicembre al Mwembe Resort, alla presenza del Ministro del Turismo Najib Balala e di altri politici kenioti, diplomatici, rappresentanti di istituzioni ed associazioni (oltre ai membri dell'associazione MWTWG), parte la campagna più importante mai realizzata sulla costa keniota e la prima al mondo in cui un settore turistico italiano all'estero si allea con la cooperazione internazionale (Unicef e Cisp) in un progetto sovvenzionato dal nostro Governo. L'associazione che finanzia anche il portale malindikenya.net e l'agenzia stampa ci stava lavorando da mesi, tutto è iniziato prima ancora che la rivista Panorama cercasse di far passare Malindi per il "paradiso degli orchi" e che l'Unicef stessa si scusasse per i suoi dati parziali sullo sfruttamento sessuale dei minori, datati 2005, che tanti fraintesi avevano creato all'interno della comunità italiana in Kenya. Ecco il comunicato integrale dell'associazione MWTWG in merito.
"Malindi è un luogo di vacanza incantevole, un paradiso che affascina chiunque lo frequenti. Ma fa anche parte di una realtà africana che deve convivere con le sue contraddizioni per migliorarsi continuamente.
Gli italiani negli ultimi anni, attraverso il turismo ed il suo indotto, hanno portato benessere, creato infrastrutture e migliaia di posti di lavoro. Hanno costruito opere di solidarietà, orfanotrofi e strutture sanitarie e vivono in armonia con la popolazione locale.
Il distretto di Malindi oggi conta circa 380.000 abitanti. Una buona parte di loro lavora direttamente o indirettamente con gli italiani. Ora gli imprenditori del settore turistico hanno deciso di fare ancora di più, hanno scelto di impegnarsi contro ogni forma di sfruttamento sessuale dei minori, aiutando la popolazione locale e allo stesso tempo sensibilizzando i turisti che frequentano la costa keniota.
Questo è l'obbiettivo dell'Associazione Turistica di Malindi Watamu (Malindi, Watamu Tourism Welfare Group), che si è unita a UNICEF e CISP per lanciare un progetto finanziato dal Governo Italiano, che non ha eguali nel mondo.
Per la prima volta, infatti, una realtà imprenditoriale italiana all'estero partecipa attivamente ad un'iniziativa sociale per promuovere il turismo responsabile.
La Campagna “Malindi protegge i bambini” verrà lanciata martedì 23 dicembre con una conferenza stampa al Mwembe Resort di Malindi, a cui parteciperanno il Ministro del Turismo keniota Najib Balala, quello della Comunità dell'Est Africa Amason Kingi e altri rappresentanti del Governo, nonché diplomatici e membri di associazioni, cooperazioni e istituzioni locali, oltre ai sostenitori dell'associazione MWTWG e di malindikenya.net.
Dal giorno successivo nei più importanti hotel e villaggi turistici di Malindi, Watamu e Mambrui saranno presenti poster e disponibili materiali informativi sull'iniziativa. Saranno inoltre affissi sulle strade, nei locali pubblici e nei luoghi più frequentati delle cittadine cartelloni e manifesti con gli slogan della Campagna.
Il coinvolgimento attivo di trenta tra strutture alberghiere, ristoranti, locali pubblici e altre attività, decine di operatori turistici italiani, alcune migliaia di dipendenti locali del settore turistico e un numero sempre crescente di visitatori (92.000 italiani hanno frequentato il Kenya nel 2007).
Una campagna di prevenzione con educational per i dipendenti delle suddette attività, manifesti in inglese e swahili per la popolazione locale, eventi creati appositamente per la sensibilizzazione. Tutto questo è Malindi protegge i bambini”.
"Malindi è un luogo di vacanza incantevole, un paradiso che affascina chiunque lo frequenti. Ma fa anche parte di una realtà africana che deve convivere con le sue contraddizioni per migliorarsi continuamente.
Gli italiani negli ultimi anni, attraverso il turismo ed il suo indotto, hanno portato benessere, creato infrastrutture e migliaia di posti di lavoro. Hanno costruito opere di solidarietà, orfanotrofi e strutture sanitarie e vivono in armonia con la popolazione locale.
Il distretto di Malindi oggi conta circa 380.000 abitanti. Una buona parte di loro lavora direttamente o indirettamente con gli italiani. Ora gli imprenditori del settore turistico hanno deciso di fare ancora di più, hanno scelto di impegnarsi contro ogni forma di sfruttamento sessuale dei minori, aiutando la popolazione locale e allo stesso tempo sensibilizzando i turisti che frequentano la costa keniota.
Questo è l'obbiettivo dell'Associazione Turistica di Malindi Watamu (Malindi, Watamu Tourism Welfare Group), che si è unita a UNICEF e CISP per lanciare un progetto finanziato dal Governo Italiano, che non ha eguali nel mondo.
Per la prima volta, infatti, una realtà imprenditoriale italiana all'estero partecipa attivamente ad un'iniziativa sociale per promuovere il turismo responsabile.
La Campagna “Malindi protegge i bambini” verrà lanciata martedì 23 dicembre con una conferenza stampa al Mwembe Resort di Malindi, a cui parteciperanno il Ministro del Turismo keniota Najib Balala, quello della Comunità dell'Est Africa Amason Kingi e altri rappresentanti del Governo, nonché diplomatici e membri di associazioni, cooperazioni e istituzioni locali, oltre ai sostenitori dell'associazione MWTWG e di malindikenya.net.
Dal giorno successivo nei più importanti hotel e villaggi turistici di Malindi, Watamu e Mambrui saranno presenti poster e disponibili materiali informativi sull'iniziativa. Saranno inoltre affissi sulle strade, nei locali pubblici e nei luoghi più frequentati delle cittadine cartelloni e manifesti con gli slogan della Campagna.
Il coinvolgimento attivo di trenta tra strutture alberghiere, ristoranti, locali pubblici e altre attività, decine di operatori turistici italiani, alcune migliaia di dipendenti locali del settore turistico e un numero sempre crescente di visitatori (92.000 italiani hanno frequentato il Kenya nel 2007).
Una campagna di prevenzione con educational per i dipendenti delle suddette attività, manifesti in inglese e swahili per la popolazione locale, eventi creati appositamente per la sensibilizzazione. Tutto questo è Malindi protegge i bambini”.
venerdì 19 dicembre 2008
BRIATORE E SIGNORA DI NUOVO IN KENYA: RELAX A MALINDI E CAPODANNO IN SAVANA
Sono arrivati martedì con un aereo privato. Soli, a quanto pare, ospiti della creatura di Flavio, la Spa Lion in the Sun a Casuarina.
La moglie Elisabetta Gregoraci aveva già annunciato ai media italiani prima di partire, una vacanza lunga e speciale "perchè abbiamo molto bisogno di relax". E non solo, i primi "testimoni" parlano di un Briatore un po' sovrappeso. In tal senso l'ex villa da sogno trasformata in centro benessere con i trattamenti anche dietetici dell'amico Chenot, calza a pennello, insieme con le nuotate tra gli isolotti più lontani, da raggiungere a bordo della Califfa. Natale a Malindi, quindi, ma la volontà degli sposi sarebbe quella di partire per un safari eslcusivo (ovviamente) con capodanno in mezzo alla Savana. Nei prossimi giorni sono annunciati altri vip, con ritorni eccellenti e molte new-entry.(
La moglie Elisabetta Gregoraci aveva già annunciato ai media italiani prima di partire, una vacanza lunga e speciale "perchè abbiamo molto bisogno di relax". E non solo, i primi "testimoni" parlano di un Briatore un po' sovrappeso. In tal senso l'ex villa da sogno trasformata in centro benessere con i trattamenti anche dietetici dell'amico Chenot, calza a pennello, insieme con le nuotate tra gli isolotti più lontani, da raggiungere a bordo della Califfa. Natale a Malindi, quindi, ma la volontà degli sposi sarebbe quella di partire per un safari eslcusivo (ovviamente) con capodanno in mezzo alla Savana. Nei prossimi giorni sono annunciati altri vip, con ritorni eccellenti e molte new-entry.(
mercoledì 17 dicembre 2008
TORNA AI LANCI LA BASE SAN MARCO DI MALINDI
La base italiana in Kenya, a Malindi, potrebbe tornare ad essere un punto di accesso allo spazio, con un programma che prevede il lancio di palloni stratosferici. E' uno dei programmi allo studio per il futuro della base, che da oggi l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) condivide con l'Aeronautica Militare, in seguito all'accordo di cooperazione nei campi della formazione e della ricerca firmato dal commissario straordinario dell'Asi, Enrico Saggese, e dal Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Daniele Tei.
Malindi si prepara a tornare ad essere una base di lancio, ma non solo: fin da ora è attiva come centro di controllo di satelliti e nell'osservazione della Terra, oltre che come centro di ricerca e formazione.
Oltre 40 anni fa la base di Malindi, oggi dedicata al suo fondatore, il padre dello spazio italiano Luigi Broglio, segnava il debutto dell'Italia nello spazio grazie al programma San Marco. Sebbene siano ancora integre dal punto di vista strutturale, le piattaforme principali al largo delle coste sono ormai inutilizzate da molto tempo e per il momento ogni attività di lancio è sospesa. Tuttavia, rileva il responsabile per l'Asi del programma San Marco, Roberto Ibba, "si punta a mantenere da Malindi la capacità di accesso allo spazio" e "in questa prospettiva il primo mezzo di accesso potrebbero essere palloni stratosferici" per ricerche di fisica dell' atmosfera o per osservazione della Terra, o ancora per uso didattico per scuole e università africane ed europee.
"Lo studio su questo tipo di utilizzo - aggiunge - è cominciato nel settembre scorso e la durata prevista è di tre-quattro anni". E' invece operativa da tempo la seconda linea di attività di Malindi, relativa alla gestione dei contatti con i satelliti in orbita. Il sistema di antenne attivo nel centro permette infatti di supportare i lanci che avvengono dalle basi equatoriali, come quella statunitense di Cape Canaveral (Florida) e quella europea di Kourou (Guyana Francese). Attualmente Malindi sta assicurando il contatto con i satelliti scientifici Agile e Swift. "Questa é la linea di attività più consolidata che - spiega Ibba - sarà potenziata in termini di capacità organizzativa". E' poi allo studio la linea di attività per l'osservazione della Terra, con la possibilità di aprire un centro di telerilevamento per i Paesi dell'Africa centro-orientale, con sede a Malindi e a Nairobi. Il progetto e rientra negli accordi bilaterali fra Italia e Kenya conclusi fra l'Asi e un insieme di istituzioni kenyane e si stanno anche esaminando le condizioni di una piccola missione scientifica congiunta fra Italia e Kenya. In quest'ambito il programma per l'osservazione della Terra Cosmo SkyMed acquista un rilievo notevole e si sta discutendo la possibilità di mettere a disposizione dei Paesi africani i dati dei satelliti radar e di favorire la formazione di esperti africani attraverso il sostegno del Centro di Geodesia Spaziale dell'Asi a Matera. I dati preliminari di questo studio saranno disponibili a metà del 2009. Ricerca e formazione sono, infine, le altre attività sulle quali punta la base di Malindi. "Contiamo molto - dice Ibba - sull'accordo con l'università di Roma La Sapienza, con cui abbiamo fatto cose di assoluto rilievo: non si vede perché non potremmo farlo a Malindi. Quanto all'accordo fra Italia e Kenya, sarà attivo fino al 2010, ma c'é già un'intesa di principio per rinnovarlo. C'é anche un interesse nuovo in questo senso da parte del Kenya, che si prepara a istituire un segretariato dello Spazio per il quale conta sull'assistenza dell'Italia.
Malindi si prepara a tornare ad essere una base di lancio, ma non solo: fin da ora è attiva come centro di controllo di satelliti e nell'osservazione della Terra, oltre che come centro di ricerca e formazione.
Oltre 40 anni fa la base di Malindi, oggi dedicata al suo fondatore, il padre dello spazio italiano Luigi Broglio, segnava il debutto dell'Italia nello spazio grazie al programma San Marco. Sebbene siano ancora integre dal punto di vista strutturale, le piattaforme principali al largo delle coste sono ormai inutilizzate da molto tempo e per il momento ogni attività di lancio è sospesa. Tuttavia, rileva il responsabile per l'Asi del programma San Marco, Roberto Ibba, "si punta a mantenere da Malindi la capacità di accesso allo spazio" e "in questa prospettiva il primo mezzo di accesso potrebbero essere palloni stratosferici" per ricerche di fisica dell' atmosfera o per osservazione della Terra, o ancora per uso didattico per scuole e università africane ed europee.
"Lo studio su questo tipo di utilizzo - aggiunge - è cominciato nel settembre scorso e la durata prevista è di tre-quattro anni". E' invece operativa da tempo la seconda linea di attività di Malindi, relativa alla gestione dei contatti con i satelliti in orbita. Il sistema di antenne attivo nel centro permette infatti di supportare i lanci che avvengono dalle basi equatoriali, come quella statunitense di Cape Canaveral (Florida) e quella europea di Kourou (Guyana Francese). Attualmente Malindi sta assicurando il contatto con i satelliti scientifici Agile e Swift. "Questa é la linea di attività più consolidata che - spiega Ibba - sarà potenziata in termini di capacità organizzativa". E' poi allo studio la linea di attività per l'osservazione della Terra, con la possibilità di aprire un centro di telerilevamento per i Paesi dell'Africa centro-orientale, con sede a Malindi e a Nairobi. Il progetto e rientra negli accordi bilaterali fra Italia e Kenya conclusi fra l'Asi e un insieme di istituzioni kenyane e si stanno anche esaminando le condizioni di una piccola missione scientifica congiunta fra Italia e Kenya. In quest'ambito il programma per l'osservazione della Terra Cosmo SkyMed acquista un rilievo notevole e si sta discutendo la possibilità di mettere a disposizione dei Paesi africani i dati dei satelliti radar e di favorire la formazione di esperti africani attraverso il sostegno del Centro di Geodesia Spaziale dell'Asi a Matera. I dati preliminari di questo studio saranno disponibili a metà del 2009. Ricerca e formazione sono, infine, le altre attività sulle quali punta la base di Malindi. "Contiamo molto - dice Ibba - sull'accordo con l'università di Roma La Sapienza, con cui abbiamo fatto cose di assoluto rilievo: non si vede perché non potremmo farlo a Malindi. Quanto all'accordo fra Italia e Kenya, sarà attivo fino al 2010, ma c'é già un'intesa di principio per rinnovarlo. C'é anche un interesse nuovo in questo senso da parte del Kenya, che si prepara a istituire un segretariato dello Spazio per il quale conta sull'assistenza dell'Italia.
martedì 16 dicembre 2008
IL TALENTO DI "IAN" ALL'ART GALLERY DI MALINDI, QUADRI UNICI COME LA NOSTRA SOLITUDINE
Si inaugura giovedì 18 dicembre all'Art Gallery di Malindi, la personale dell'artista rumena Irimia Alexandra Natalia, in arte Ian. La giovanissima pittrice balcanica si trova a Malindi per collaborare con la Onlus "Comitato Gaia" e sostenere i progetti di Pumwani, che anche malindikenya.net sostiene attivamente. Domenica 28 dicembre, alle ore 18, ci sarà infatti un'asta dei quadri esposti all'Art Gallery, presentata dal direttore Freddie del Curatolo, il cui ricavato sarà interamente donato ai bambini della Children's Home del villaggio all'interno di Mambrui che i coniugi Adriano e Giovanna Ghirardello hanno trasformato in un oasi di felicità e sostegno intelligente che va nella direzione futura dell'autosostentamento.
Ma veniamo alla mostra. “Lonely like no other”, “Solo come nessun altro”.
Questo il titolo scelto dalla giovane artista Ian per la sua personale che finalmente approda in Africa, secondo uno dei suoi sogni di adolescente.
Una mostra autobiografica che, attraverso le tappe stesse del cammino dell'uomo, lega la nascita, la crescita e la morte agli infiniti percorsi paralleli che l'essere umano affronta, a seconda delle sue passioni, delle sue paure e della sua sensibilità. Se il bianco e il nero del carboncino richiamano l'ancestrale dualismo vita/morte, le opere di Ian illustrano con tecnica sopraffina gli sconvolgenti risultati di un processo interiore, spesso cinico e violento, che mostra alla fine l'anima nuda e per nulla timorosa del giudizio altrui.
“In tutti noi c'è qualcosa di selvaggio, qualcosa che ci tormenterà per tutta la vita” scrive l'artista nei suoi appunti alla mostra. Un angelo gravido è pronto a partorire generazioni di solitudini, e qualcuno troppo spesso dimentica che all'origine era puro. Questi vividi ritratti degli abissi della condizione umana non sono però desolanti constatazioni, descrivono un percorso salvifico, sono gli specchi in cui dobbiamo rifletterci per riflettere. Una sola cosa è certa, dopo essersi specchiati nelle opere di Ian “il nostro cammino non sarà più una fatica per il vivere che sta dentro di noi”.
IRIMIA ALEXANDRA NATALIA "IAN" - "LONELY LIKE NO OTHER" - Malindi Art Gallery - Giovedì 18 dicembre ore 18.00 Apertura con piccolo rinfresco. Domenica 28 dicembre ore 18.00 Asta dei quadri con ricavato interamente devoluto alla Children's Home di Pumwani.
Ma veniamo alla mostra. “Lonely like no other”, “Solo come nessun altro”.
Questo il titolo scelto dalla giovane artista Ian per la sua personale che finalmente approda in Africa, secondo uno dei suoi sogni di adolescente.
Una mostra autobiografica che, attraverso le tappe stesse del cammino dell'uomo, lega la nascita, la crescita e la morte agli infiniti percorsi paralleli che l'essere umano affronta, a seconda delle sue passioni, delle sue paure e della sua sensibilità. Se il bianco e il nero del carboncino richiamano l'ancestrale dualismo vita/morte, le opere di Ian illustrano con tecnica sopraffina gli sconvolgenti risultati di un processo interiore, spesso cinico e violento, che mostra alla fine l'anima nuda e per nulla timorosa del giudizio altrui.
“In tutti noi c'è qualcosa di selvaggio, qualcosa che ci tormenterà per tutta la vita” scrive l'artista nei suoi appunti alla mostra. Un angelo gravido è pronto a partorire generazioni di solitudini, e qualcuno troppo spesso dimentica che all'origine era puro. Questi vividi ritratti degli abissi della condizione umana non sono però desolanti constatazioni, descrivono un percorso salvifico, sono gli specchi in cui dobbiamo rifletterci per riflettere. Una sola cosa è certa, dopo essersi specchiati nelle opere di Ian “il nostro cammino non sarà più una fatica per il vivere che sta dentro di noi”.
IRIMIA ALEXANDRA NATALIA "IAN" - "LONELY LIKE NO OTHER" - Malindi Art Gallery - Giovedì 18 dicembre ore 18.00 Apertura con piccolo rinfresco. Domenica 28 dicembre ore 18.00 Asta dei quadri con ricavato interamente devoluto alla Children's Home di Pumwani.
lunedì 15 dicembre 2008
BIMBI DI STRADA DI NAIROBI IN ITALIA: UN TOUR INDIMENTICABILE
Dal nostro corrispondente Carlotta Mawimbi
E’ stata la degna conclusione di una splendida tournée in giro per l’Italia, la serata incredibile di ieri, al Cine Teatro Ridotto Sales di via Copernico a Milano.
In diciotto, tra bambini e ragazzi del Kivuli Centre di Koinonia Community, a Nairobi, erano sbarcati in Italia più di venti giorni fa, per la prima volta in Europa anzi, per la prima volta fuori dal Kenya e per molti di loro anche da Nairobi. Ma il viaggio era stato a lungo atteso e preparato nel migliore dei modi dal punto di vista logistico, artistico e soprattutto educativo da parte degli educatori del centro, con la guida sempre amorevole di Padre Renato Kizito Sesana che da più di trent’anni, ormai, non perde mai di vista i suoi ragazzi. Questa volta, poi, si trattava di compiere un’impresa, una di quelle cose che in seguito per mesi ed anni verranno ricordate da tutti: italiani e kenyani insieme, chi durante una cena di Natale, chi sul matatu o davanti a una tazza di chai coi vicini, tutti si racconterà di quella volta che i bambini di Nairobi sono stati invitati a portare un segno di pace e di comunione in giro per il mondo, addirittura in Europa! Io li ho incontrati al loro arrivo a Milano, ultima delle numerose tappe che li ha visti stupire tutti, da sud a nord, passando per Bari, Taranto, Matera, Caserta, Fabriano, Torino e Piacenza. In una giornata di pioggia grigia, come solo Milano ci sa regalare certe volte, sono scesi dal pullmann carichi di zaini, borse, strumenti a percussione in alcuni casi quasi più grandi di loro, sacchi di arance e addirittura una cassetta di cachi, certamente regalo di qualche ospite precedente. Una carica di sorrisi, mista alla serietà che l’impresa richiede, in men che non si dica grandi e piccini hanno riempito la sede di Amani, dove i loro amici italiani li aspettavano con una tipica merenda pre-natalizia a base di panettone e succhi di frutta. Una piccola nota va fatta sull’entusiasmo dei più piccoli nell’offrirsi volontari per dare una mano a Gianmarco, il presidente di Amani, a scaricare l’auto con la quale arrivava dal Monferrato: si trattava di prendere anche l’ascensore! Più volte!! Uno spasso indimenticabile.
Ospiti di diverse famiglie legate ad Africa Peace Point, per un paio di giorni i ragazzi sono stati accompagnati in giro per la città, con ancora negli occhi l’emozione di aver visto addirittura la neve, pochi giorni prima, a Torino. Ogni cosa è una curiosità, da prendere al volo ed ammirare, criticare e ridiscutere, magari prima di andare a dormire, come Padre Kizito li invita giustamente a fare sempre, di fronte alle esperienze della vita e questa, accidenti, lo è decisamente a tutti gli effetti!
Così, l'altra sera, la sala del Teatro dei Salesiani era già piena di energia, ancora prima che il pubblico la riempisse completamente. Insieme agli adulti, decine di bambini aspettavano di vedere i loro coetanei così sorridenti e caciaroni che però, certe volte, sembrano tanto più grandi di loro... Tutti seduti per terra, davanti al palco, basta un secondo: due rullate di tamburo, una capriola e voilà tutti a bocca aperta, con le orecchie tese e il collo allungato al massimo, per poter vedere meglio ogni cosa. Salti, capriole, piramidi umane che toccano il soffitto facendo buffamente scomparire la testa dell’ultimo in alto, dietro i binari del sipario…e poi ancora musica, giocolieri, divertentissimi sketch un po’ alla Stanlio e Olio e per finire Malaika, la canzone resa celebre da Miriam Makeba, voce dell’Africa scomparsa da poco proprio qui, in Italia, mentre regalava emozioni al suo pubblico.
A quel punto l’emozione è moltissima e, sulla musica continua dei tamburi, i ragazzi invitano i bambini italiani, ormai in estasi, a salire sul palco con loro e ballare. Il cuore è pieno. Siamo un po’ in Africa! Ripartono il giorno dopo questo spettacolo. E chissà con che ricordi, con quali dubbi e storie… Di sicuro con la certezza che l’italiano non sia poi tanto difficile da imparare, come ad esempio per Stephen: “ Buona sera a tuti, mi chiamo Stefano, vengo dal Kenya, I’m very happy to be here. Karibuni! Come to Kivuli! Please, come and visit us. And, in Italy…I like your food! Grazie mile. Ciao!”
E’ stata la degna conclusione di una splendida tournée in giro per l’Italia, la serata incredibile di ieri, al Cine Teatro Ridotto Sales di via Copernico a Milano.
In diciotto, tra bambini e ragazzi del Kivuli Centre di Koinonia Community, a Nairobi, erano sbarcati in Italia più di venti giorni fa, per la prima volta in Europa anzi, per la prima volta fuori dal Kenya e per molti di loro anche da Nairobi. Ma il viaggio era stato a lungo atteso e preparato nel migliore dei modi dal punto di vista logistico, artistico e soprattutto educativo da parte degli educatori del centro, con la guida sempre amorevole di Padre Renato Kizito Sesana che da più di trent’anni, ormai, non perde mai di vista i suoi ragazzi. Questa volta, poi, si trattava di compiere un’impresa, una di quelle cose che in seguito per mesi ed anni verranno ricordate da tutti: italiani e kenyani insieme, chi durante una cena di Natale, chi sul matatu o davanti a una tazza di chai coi vicini, tutti si racconterà di quella volta che i bambini di Nairobi sono stati invitati a portare un segno di pace e di comunione in giro per il mondo, addirittura in Europa! Io li ho incontrati al loro arrivo a Milano, ultima delle numerose tappe che li ha visti stupire tutti, da sud a nord, passando per Bari, Taranto, Matera, Caserta, Fabriano, Torino e Piacenza. In una giornata di pioggia grigia, come solo Milano ci sa regalare certe volte, sono scesi dal pullmann carichi di zaini, borse, strumenti a percussione in alcuni casi quasi più grandi di loro, sacchi di arance e addirittura una cassetta di cachi, certamente regalo di qualche ospite precedente. Una carica di sorrisi, mista alla serietà che l’impresa richiede, in men che non si dica grandi e piccini hanno riempito la sede di Amani, dove i loro amici italiani li aspettavano con una tipica merenda pre-natalizia a base di panettone e succhi di frutta. Una piccola nota va fatta sull’entusiasmo dei più piccoli nell’offrirsi volontari per dare una mano a Gianmarco, il presidente di Amani, a scaricare l’auto con la quale arrivava dal Monferrato: si trattava di prendere anche l’ascensore! Più volte!! Uno spasso indimenticabile.
Ospiti di diverse famiglie legate ad Africa Peace Point, per un paio di giorni i ragazzi sono stati accompagnati in giro per la città, con ancora negli occhi l’emozione di aver visto addirittura la neve, pochi giorni prima, a Torino. Ogni cosa è una curiosità, da prendere al volo ed ammirare, criticare e ridiscutere, magari prima di andare a dormire, come Padre Kizito li invita giustamente a fare sempre, di fronte alle esperienze della vita e questa, accidenti, lo è decisamente a tutti gli effetti!
Così, l'altra sera, la sala del Teatro dei Salesiani era già piena di energia, ancora prima che il pubblico la riempisse completamente. Insieme agli adulti, decine di bambini aspettavano di vedere i loro coetanei così sorridenti e caciaroni che però, certe volte, sembrano tanto più grandi di loro... Tutti seduti per terra, davanti al palco, basta un secondo: due rullate di tamburo, una capriola e voilà tutti a bocca aperta, con le orecchie tese e il collo allungato al massimo, per poter vedere meglio ogni cosa. Salti, capriole, piramidi umane che toccano il soffitto facendo buffamente scomparire la testa dell’ultimo in alto, dietro i binari del sipario…e poi ancora musica, giocolieri, divertentissimi sketch un po’ alla Stanlio e Olio e per finire Malaika, la canzone resa celebre da Miriam Makeba, voce dell’Africa scomparsa da poco proprio qui, in Italia, mentre regalava emozioni al suo pubblico.
A quel punto l’emozione è moltissima e, sulla musica continua dei tamburi, i ragazzi invitano i bambini italiani, ormai in estasi, a salire sul palco con loro e ballare. Il cuore è pieno. Siamo un po’ in Africa! Ripartono il giorno dopo questo spettacolo. E chissà con che ricordi, con quali dubbi e storie… Di sicuro con la certezza che l’italiano non sia poi tanto difficile da imparare, come ad esempio per Stephen: “ Buona sera a tuti, mi chiamo Stefano, vengo dal Kenya, I’m very happy to be here. Karibuni! Come to Kivuli! Please, come and visit us. And, in Italy…I like your food! Grazie mile. Ciao!”
sabato 13 dicembre 2008
IL PREFETTO DI MALINDI: "CITTADINA PIU' SICURA, PULITA E SENZA DROGA"
Lotta alla droga e sicurezza. Con questi caposaldi e subito numeri e progetti, il nuovo District Commissioner Arthur Mugira si è presentato ieri alla cittadinanza, nell'ambito della grande festa organizzata per il "Jamhuri day", celebrazione malindina dell'indipendenza dagli inglesi. Davanti a centinaia di persone e alle più importanti autorità cittadine, nel campo sportivo di Malindi, il D.C. ha illustrato quelli che sono i punti fermi del suo mandato: "Questo luogo è in espansione - ha detto Mugira - e bisogna sorvegliare affichè non si perdano di vista le sue qualità. La sicurezza prima di tutto, perchè ci sono moltissimi stranieri ma anche nuove comunità locali e dobbiamo mantenere quel clima di serernità che contraddistingue da sempre la costa keniota". Mugira ha parlato anche di un argomento che gli sta particolarmente a cuore, la lotta alla droga,
"Abbiamo apprezzato l'intervento delle comunità locali - ha detto - e la sensibilizzazione sul problema della droga. Ma ora sta a noi come istituzione fare qualcosa di concreto. Malindi aprirà presto due centri di riabilitazione per chi è caduto in questa spirale disdicevole e saranno inasprite le pene per gli spacciatori. Prevenire e curare, insieme, questa è la migliore ricetta".
I festeggiamenti per il "Jamhuri day" sono stati l'occasione per un confronto schietto tra i rappresentanti delle istituzioni locali (presente anche il Capo della Polizia Ali Ayub, che ha ricordato i risultati ottenuti recentemente dalle forze dell'ordine del distretto nell'individuare alcuni piccoli focolai di microcriminalità) e la cittadinanza, che si prepara a vivere una nuova stagione economicamente importante per il presente di Malindi. La rappresentanza dell'associazione Malindi & Watamu Tourism & Welfare Group, nel portare i saluti al sindaco, al prefetto e al capo della polizia, ha ricordato l'impegno comune e la disponibilità a lavorare insieme per una città migliore.
"Abbiamo apprezzato l'intervento delle comunità locali - ha detto - e la sensibilizzazione sul problema della droga. Ma ora sta a noi come istituzione fare qualcosa di concreto. Malindi aprirà presto due centri di riabilitazione per chi è caduto in questa spirale disdicevole e saranno inasprite le pene per gli spacciatori. Prevenire e curare, insieme, questa è la migliore ricetta".
I festeggiamenti per il "Jamhuri day" sono stati l'occasione per un confronto schietto tra i rappresentanti delle istituzioni locali (presente anche il Capo della Polizia Ali Ayub, che ha ricordato i risultati ottenuti recentemente dalle forze dell'ordine del distretto nell'individuare alcuni piccoli focolai di microcriminalità) e la cittadinanza, che si prepara a vivere una nuova stagione economicamente importante per il presente di Malindi. La rappresentanza dell'associazione Malindi & Watamu Tourism & Welfare Group, nel portare i saluti al sindaco, al prefetto e al capo della polizia, ha ricordato l'impegno comune e la disponibilità a lavorare insieme per una città migliore.
venerdì 12 dicembre 2008
DIRITTI UMANI A MALINDI: UN SUCCESSO IL MEETING
Si è parlato di sicurezza, di turismo responsabile, di aiuti e di miglioramento delle condizioni sociali. E' stato un successo di proposte, tematiche e affluenza il meeting organizzato ieri nel salone del consiglio provinciale di Malindi, alla presenza dei vertici del Kenya Human Right Council (KHRC), di molti politici locali e rappresentanti di comunità civili e religiose. Interessanti proposte sulla tutela dei minori, sulla cultura dell'interazione tra turisti e kenioti (il giornalista di malindikenya.net Charles Charo ha discusso di connivenze riscontrate tra ragazze di vita, rappresentanti delle forze dell'ordine e magistratura ai danni del turista) e sul rispetto di chi viene in vacanza da parte dei beach boys. Interventi interessanti del chairman della KHRC, Tom Kagwe, mentre il commissario del nucleo anticorruzione dell'associazione, Mariam Asim, ha illustrato i nuovi metodi per vincere la lotta alla corruzione negli edifici pubblici. "Saremo i loro controllori - ha spiegato Asim - e se sarà il caso faremo rimuovere i vertici di ogni ambito, come già successo per l'ufficio immigrazione, la polizia e alcuni uffici distrettuali".
giovedì 11 dicembre 2008
SOLIDARIETA' ITALIANA A MALINDI: UN 2008 DA DUE MILIONI DI EURO
Un duemilaotto mai così "benefico", alla faccia delle crisi e della stampa che così poco si interessa della solidarietà italiana a Malindi. Quest'anno a Malindi, secondo un'inchiesta portata a compimento dalla nostra agenzia stampa, gli italiani hanno raccolto e destinato alle varie associazioni e iniziative presenti nel distretto di Malindi, nonchè a privati o a progetti già esistenti sul territorio, a grandi cooperazioni e infine anche alle stesse istituzioni comunali o governative, una cifra che si aggira intorno ai due milioni di euro. E poi dicono che gli italiani non fanno abbastanza per le popolazioni locali. Sono molte le cifre a due zeri, ma sono le piccole donazioni a far salire il totale. Si va dai 40 mila euro del progetto sostenuto dalla Onlus Karibuni di Como a Marafa (la costruzione di un reparto maternità, come sede distaccata dell'ospedale di Malindi, inaugurato lo scorso agosto), alla "Pumwani Children's Home" dei coniugi Ghirardello (e soltanto la scuola da rifare ne costerà 150), dalle donazioni a "Mama Anakuja" di Mujeje (singolare e degna di menzione quella di due sposini, che hanno devoluto l'intera lista nozze, oltre 15 mila euro, all'orfanotrofio) a quelle alla House of The Rising Sun di Msabah. Più altre centinaia, sparse nel territorio. Spesso sono le donazioni anonime, quelle di turisti o villeggianti che non vogliono farsi pubblicità, a lasciare felicemente stupiti. Quest'anno dall'Italia forse si è fatto sentire anche l'effetto delle violenze post elettorali, con la conseguente deriva di povertà, che però soltanto di striscio ha toccato Malindi e la costa keniota. In ogni caso sempre più italiani che frequentano Malindi vengono in contatto con realtà attive nell'aiuto alla popolazione locale, se è vero che si contano più di venti orfanotrofi costruiti o mantenuti con "mano" italiana.
mercoledì 10 dicembre 2008
SOLIDARIETA' ITALIANA A MALINDI: PRIMO MATTONE PER LA SCUOLA DI PUMWANI
Il progetto di Pumwani, portato avanti dagli italiani di "Comitato Gaia Onlus", non si ferma. Dopo l'apertura dell'orfanotrofio del villaggio all'interno di Mambrui, in questi giorni è avvenuta la posa del primo mattone che insieme ad altri ricostruirà la Primary School della zona, che versava in condizioni davvero impraticabili. La caparbietà dei due coniugi lombardi Adriano e Giovanna Ghirardello non conosce impedimenti e stop. Così, grazie anche all'aiuto di tanti sostenitori (non ultimo il quotidiano City, autore di una campagna mediatica e di una raccolta fondi che hanno promosso il nome delle buone azioni degli italiani a Malindi) per adesso sono stati raccolti 25 mila euro. Per il lavoro totale di ricostruzione dell'edificio scolastico ce ne vorrebbero ancora altrettanti. Ma anche questa volta la battaglia dei Ghirardello, ci scommettiamo, sarà vincente.
martedì 9 dicembre 2008
SOLIDARIETA' ITALIANA A MALINDI: NEL 2008 RACCOLTI OLTRE 2 MILIONI DI EURO
Un duemilaotto mai così "benefico", alla faccia delle crisi e della stampa che così poco si interessa della solidarietà italiana a Malindi. Quest'anno a Malindi, secondo un'inchiesta portata a compimento dalla nostra agenzia stampa, gli italiani hanno raccolto e destinato alle varie associazioni e iniziative presenti nel distretto di Malindi, nonchè a privati o a progetti già esistenti sul territorio, a grandi cooperazioni e infine anche alle stesse istituzioni comunali o governative, una cifra che si aggira intorno ai due milioni di euro. E poi dicono che gli italiani non fanno abbastanza per le popolazioni locali. Sono molte le cifre a due zeri, ma sono le piccole donazioni a far salire il totale. Si va dai 40 milioni di euro del progetto sostenuto dalla Onlus Karibuni di Como a Marafa (la costruzione di un reparto maternità, come sede distaccata dell'ospedale di Malindi, inaugurato lo scorso agosto), alla "Pumwani Children's Home" dei coniugi Ghirardello, dalle donazioni a "Mama Anakuja" di Mujeje (singolare e degna di menzione quella di due sposini, che hanno devoluto l'intera lista nozze, oltre 15 mila euro, all'orfanotrofio) a quelle alla House of The Rising Sun di Msabah. Più altre centinaia, sparse nel territorio. Spesso sono le donazioni anonime, quelle di turisti o villeggianti che non vogliono farsi pubblicità, a lasciare felicemente stupiti. Quest'anno dall'Italia forse si è fatto sentire anche l'effetto delle violenze post elettorali, con la conseguente deriva di povertà, che però soltanto di striscio ha toccato Malindi e la costa keniota. In ogni caso sempre più italiani che frequentano Malindi vengono in contatto con realtà attive nell'aiuto alla popolazione locale, se è vero che si contano più di venti orfanotrofi costruiti o mantenuti con "mano" italiana.
lunedì 8 dicembre 2008
IL GENOA CLUB MALINDI SU RAI ITALIA
Una cartolina sportiva ma anche turistica da Malindi ieri su Rai Italia. Durante il seguitissimo programma sportivo "La giostra del gol" diretto da Carlo Brienza, ieri sera c'è stato un collegamento in diretta con il presidente del Genoa Club Malindi, Freddie del Curatolo, che si riferiva al derby della Lanterna, tra Sampdoria e Genoa, che poi si sarebbe concluso con la vittoria dei rossoblu genoani per 1-0. Del Curatolo ha dialogato con la presentatrice e con gli ospiti in studio, con un simpatico siparietto con il navigato giornalista Italo Cucci. C'è stato il tempo (per la verità un lampo) anche per poter magnificare le qualità di Malindi cittadina turistica. In ogni caso questo è uno dei molti modi per far circolare il nome di Malindi in positivo. Del Curatolo, come giornalista e uomo di spettacolo è già stato intervistato da Radio DeeJay e Radio 24 e scrive di Malindi e di Kenya su quotidiani e riviste italiane.
domenica 7 dicembre 2008
SETTIMANA DI SPETTACOLI AFRICANI AL CASINO MALINDI PER CAPODANNO
Il piatto africano è di quelli ghiotti: tanto ottimo Kenya e la ciliegina sulla torta è sudafricana. E' ufficialmente partita la prevendita degli eventi del Casino di Malindi che ruotano attorno al veglione di San Silvestro. Quest'anno la direzione artistica della sala da gioco, per gli happening dal palco del ristorante La Griglia, non ha puntato su artisti di calibro italiani o vecchie volpi della canzone nostrana. Dopo il confidenziale Fred Bongusto, l'emergente Daniele Silvestri e l'estroso e intramontabile Franco Califano, quest'anno è il Continente nero a farla da padrone con i suoi ritmi. La rassegna si apre, come ogni anno, con la raccolta di fondi "Saidia Kenya", organizzata per lunedì 29 dicembre alle 20.30 (cena € 50, coppia € 90, bambini € 25). Sarà lo storico trio sudafricano delle Mahotella Queens, al secolo Hilda Tloubatla, Nobesuthu Mbadu and Mildred Mangxola, a salire sul palco per festeggiare i quarantacinque anni di attività. Le coloratissime artiste folk di Johannesburg, già coriste del grande Mahlatini, replicheranno la sera dopo nella serata di Gala della vigilia di S. Silvestro (cena con bottiglia di vino ogni 4 persone € 150, coppia € 250 bambini € 50) ed è sicuro che non mancherà un tributo particolare a "Mama Africa" Miriam Makeba, la cara amica loro scomparsa un mese fa. Per il tradizionale Gran Galà dell'ultimo dell'anno invece è previsto uno spettacolo continuo, a partire dall'aperitivo, con champagne e panettone a fine serata e gli ormai famosi fuochi d'artificio, ma prima il concerto del cantautore Harry Kimani e l'esibizione dei ballerini acrobati Sarakasi Dancers, reduci dall'ennesima tournée europea. Per questa serata prezzi da evento dell'annio: Biglietto singolo € 300, donne € 200, coppie € 500, bambini € 125. Si chiudono in bellezza le quattro serate con un doppio concerto per gli amanti delle voci di talento, il 3 gennaio: Eric Wanaina, uno dei più quotati popsinger kenioti e la dolce vocalist Atemi Oyungu. Cena e spettacolo € 150 a testa, € 250 per le coppie e € 50 per i bambini.
venerdì 5 dicembre 2008
"AMICI PER LA PELLE" SI GIRA A WATAMU IN UNA MISSIONE CATTOLICA RICOSTRUITA
Lasciato lo splendore del Kivulini Resort, la struttura del Malindi Key Group sul mare cristallino di Mayungu, questa mattina la troupe del film di Canale 5 "Amici per la pelle" si trasferisce a Watamu, per ambientare le proprie scene riguardanti una missione cattolica. L'ambiente della solidarietà sulla costa keniota è stato ricostruito in una delle bellissime baie del villaggio di pescatori che sorge a venti chilometri da Malindi, tra villaggi turistici, ville da favola e attività locali. Nei prossimi giorni il set del film prodotto dalla "Rodeo Drive" e interpretato da Massimo Boldi, Barbara De Rossi, con tra gli altri anche Antonio Catania e Maurizio Mattioli, farà tappa sul Mida Creek, l'insenatura di mangrovie a sud di Watamu, un paesaggio incantevole già utilizzato da parte della produzione ai tempi di un'altro film girato in Kenya dal produttore esecutivo Antonio De Feo. La prossima settimana sarà anche la volta della depressione di Marafa, chiamata "Hell's kitchen", le Cucine del Diavolo.
giovedì 4 dicembre 2008
D.C. E CAPO DELLA POLIZIA DI MALINDI INCONTRANO GLI ITALIANI: "SICUREZZA E COLLABORAZIONE"
Conoscersi per poter collaborare insieme. Questo il motto uscito dall'incontro di questo pomeriggio, nella conference room del Coral Key, tra il nuovo District Commissioner Arthur Mugira, il neo capo della polizia Ali Ayub e una buona rappresentanza di imprenditori italiani. L'incontro, voluto da quello che è praticamente il Prefetto della cittadina (D.C.) e coordinato dal Console Italiano a Malindi, Roberto Macrì, ha rappresentato un primo approccio conoscitivo tra la realtà imprenditoriale e turistica italiana e coloro che rappresentano la sicurezza a Malindi e che si sono appena insediati.
"Mi sembra importante - ha esordito il D.C. - conoscerci da subito, senza attendere che veniate nel mio ufficio soltanto quando c'è un problema. Noi saremo a disposizione anche per ricevere consigli e per valutare insieme le problematiche del distretto e collaborare insieme a migliorare Malindi".
Gli fa eco il Console Italiano: "E' una grande opportunità incontrare i responsabili della sicurezza a Malindi, proprio alla vigilia dell'alta stagione" ha detto Macrì.
"Abbiamo bisogno della vostra collaborazione - ha aggiunto il Capo della Polizia (OCPD) Ali Ayub - dobbiamo collaborare e creare una rete di informazione, scambiarci opinioni e collaborare attivamente. Il contributo di chi vive e opera qui sarà molto importante per poter intervenire in tempi rapidi all'insorgere di ogni criticità". Il Capo della Polizia ha poi sottolineato l'accoglienza cordiale a lui riservata dagli italiani di Malindi: "Ho trovato un ambiente molto ospitale - ha affermato - gli italiani lo sono e il Console mi ha confermato questa impressione". All'intervento del presidente dell'Associazione MWTWG, Renzo Quaciari, che ha chiesto più sicurezza a Mambrui, dopo l'incursione notturna dell'altra sera all'Angel's Bay, Ali Ayub ha risposto positivamente, promettendo un generale rinforzo della sicurezza nel periodo natalizio. "La serenità dei cittadini e dei turisti è la nostra priorità - hanno concluso i due dirigenti - così come lo è la collaborazione con voi". All'incontro erano presenti, tra gli altri, anche il responsabile keniota del Comites Kenya, Franco De Paoli, e il presidente del Comitato Italiano, Silvano Celotto.
"Mi sembra importante - ha esordito il D.C. - conoscerci da subito, senza attendere che veniate nel mio ufficio soltanto quando c'è un problema. Noi saremo a disposizione anche per ricevere consigli e per valutare insieme le problematiche del distretto e collaborare insieme a migliorare Malindi".
Gli fa eco il Console Italiano: "E' una grande opportunità incontrare i responsabili della sicurezza a Malindi, proprio alla vigilia dell'alta stagione" ha detto Macrì.
"Abbiamo bisogno della vostra collaborazione - ha aggiunto il Capo della Polizia (OCPD) Ali Ayub - dobbiamo collaborare e creare una rete di informazione, scambiarci opinioni e collaborare attivamente. Il contributo di chi vive e opera qui sarà molto importante per poter intervenire in tempi rapidi all'insorgere di ogni criticità". Il Capo della Polizia ha poi sottolineato l'accoglienza cordiale a lui riservata dagli italiani di Malindi: "Ho trovato un ambiente molto ospitale - ha affermato - gli italiani lo sono e il Console mi ha confermato questa impressione". All'intervento del presidente dell'Associazione MWTWG, Renzo Quaciari, che ha chiesto più sicurezza a Mambrui, dopo l'incursione notturna dell'altra sera all'Angel's Bay, Ali Ayub ha risposto positivamente, promettendo un generale rinforzo della sicurezza nel periodo natalizio. "La serenità dei cittadini e dei turisti è la nostra priorità - hanno concluso i due dirigenti - così come lo è la collaborazione con voi". All'incontro erano presenti, tra gli altri, anche il responsabile keniota del Comites Kenya, Franco De Paoli, e il presidente del Comitato Italiano, Silvano Celotto.
mercoledì 3 dicembre 2008
VISITA NOTTURNA DI MALVIVENTI A MAMBRUI, RISVEGLIO AMARO PER 35 TURISTI
Risveglio amaro per una trentina di turisti italiani del villaggio Angel’s Bay di Mambrui, il centro turistico della costa Nord del Kenya, a una ventina di chilometri da Malindi. Da fonti certe si è appreso che nella notte una banda di uomini, sette per la precisione, di cui uno solo armato, avrebbe fatto irruzione nell’albergo. I malviventi avrebbero costretto il receptionist, senza l'uso della violenza, a consegnare loro le chiavi delle cassette di sicurezza, prelevando valori per un ammontare di alcune migliaia di euro.
Nessuno si è accorto di nulla, tranne uno degli italiani che lavorano nel villaggio che è stato fatto sdraiare per terra, fino a quando i rapinatori non hanno lasciato il villaggio e il personale ha potuto dare l’allarme. Si tratta del primo caso di rapina in un albergo della costa keniota dall’inizio di quest’anno, la polizia locale ha confermato che rinforzerà la sicurezza anche a Mambrui, come già avviene da tempo a Malindi, in vista della partenza della stagione turistica.
Nessuno si è accorto di nulla, tranne uno degli italiani che lavorano nel villaggio che è stato fatto sdraiare per terra, fino a quando i rapinatori non hanno lasciato il villaggio e il personale ha potuto dare l’allarme. Si tratta del primo caso di rapina in un albergo della costa keniota dall’inizio di quest’anno, la polizia locale ha confermato che rinforzerà la sicurezza anche a Mambrui, come già avviene da tempo a Malindi, in vista della partenza della stagione turistica.
lunedì 1 dicembre 2008
PREZZI CHE SALGONO E SCENDONO, COME CAMBIA LA SPESA A MALINDI
La benzina in Kenya torna giù, e questa per il "borsino" di Malindi è un'ottima notizia che anche chi si muove a piedi o in bicicletta potrà apprezzare. Già, perchè i trasporti, e quindi il commercio di tutto ciò che arriva da Nairobi o da Mombasa, anche via porto e quindi dall'estero, si muove nei camion che consumano carburante. Dopo aver toccato punte di 110 scellini al litro, ora la "super" è tornata a 89. Così sono calati (anche se di pochi scellini) i prezzi di alcuni generi di consumo, ma non quello della farina di mais, che costituisce l'alimento più utilizzato dalla popolazione costiera, per la "sima", la polenta locale. Dopo aver raggiunto quota 100 scellini al chilo, il prezzo della farina da polenta non è più sceso, provocando le ire della povera gente e la promessa di misure governative. Stazionari invece i prezzi di frutta e verdura, al mercato nuovo di Malindi i pomodori variano da 70 a 75 scellini al chilo, in centro tra gli 80 e i 100. Le carote tra i 40 e i 45, le cipolle 60, 35 le melanzane e 70 il cavolo bianco. Torna la stagione del mango e si abbassa il prezzo: al mercato un frutto costa 15 scellini, mentre l'ananas varia (ma qui a seconda della grandezza, non del venditore) da 60 a 80 scellini, stesso prezzo per i passion fruit. Aumentati invece lime (80-100) e "pilipili", il mitico peperoncino keniota, che può arrivare anche a costare 150 scellini al chilo. Ma è anche vero che un chilo di pilipili è roba per bocche allenate o per comitive. Un'arancia può costare, infine, tra i 5 e i 10 scellini e tre banane 10 scellini. Prezzi poco più alti dell'anno passato per il pesce. Al porto per le specialità ittiche locali (Kole kole, Tafi, Orata) si spendono 100 scellini al chilo, per i pesci più pregiati (Red snapper, Cernia, Kingfish) si può arrivare fino a 260 scellini, a seconda dell'onestà di chi vende. Per un chilo di gamberi medi "king size" chiedono 650 scellini, se però sono i gamberoni "jumbo" si può arrivare anche a 1200. Granchi e calamari viaggiano tra i 200 e i 250 scellini al chilo, mentre l'aragosta fluttua tra i 1000 e i 1300 al chilo. Molto meno legato a fattori convergenti il prezzo della carne; la "forchetta" delle macellerie va dai 360 ai 400 scellini al chilo.
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