martedì 20 gennaio 2009

GIURAMENTO DI OBAMA: FESTE ANCHE IN KENYA E A MALINDI PER IL PRESIDENTE AFRICANO

E' arrivato il grande giorno dell'insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti alla Casa Bianca. La notizia è di quelle epocali, perchè stiamo parlando di Barack Obama, il primo presidente di colore della storia americana, di padre keniota e capace di parole di speranza per il mondo intero. Se pensiamo che quarant'anni fa per le stesse parole Martin Luther King veniva assassinato e che ancora pochi anni fa nessuno avrebbe scommesso sulla sua candidatura, il giorno è storico.
Chiaramente oggi la storia appartiene anche un po' al Kenya, Paese che per molti versi è diametralmente opposto agli Stati Uniti.
Eppure Obama può essere d'insegnamento alla classe dirigente keniota, avvolta e sporcata più che mai dalla corruzione e dagli scandali, che fa spesso uso della democrazia per arricchirsi senza risolvere i tanti problemi che affliggono il Paese.
Allora oggi in Kenya ci sono due feste: quella ufficiale e governativa che vede una delegazione di ministri e sottosegretari, con parenti e concittadini del papà di Obama, che saranno a Washington provenienti da Kogelo, Lago Vittoria, e quella della gente comune che in Obama ripone le speranze che sono le stesse dei poveri di tutto il mondo. Celebrazioni a Kisumu, cov'è stata costruita una pseudo Casa Bianca di cartongesso, a Nairobi e a Mombasa. Anche a Malindi si festeggierà, in locali e per le strade, con manifestazioni pacifiche e spontanee e semplicemente indossando il tradizionale kanga creato per l'evento. Hongera Obama!

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