venerdì 21 novembre 2014
KENYA: INCIDENTI IN SAFARI POCHISSIMI, QUELLA DI GIULIA GRIFONE UNA FATALITA'
"Il tragico incidente di ieri è da catalogare nelle fatalità e solo chi era presente sa come siano andate realmente le cose - dice Camilla - posso dire che conosco la compagnia locale di safari che accompagnava i turisti e la sua professionalità. Sono tra i migliori in circolazione, sia per esperienza dei driver che per la puntigliosità nel controllare i mezzi. Chiunque fa safari sa quanto può essere scivoloso un certo tipo di fango". Secondo Camilla, titolare dell'agenzia di safari Bushcompany, l'escursione dei parchi è meno pericolosa di qualsivoglia viaggio per le strade ovunque nel mondo. "Durante gli spostamenti nelle riserve nazionali, così come in quelle private e nelle Conservancy, ci sono determinate regole che tutti conosciamo e dobbiamo applicare - appunta la guida - ma tra queste non rientra certo il far stare seduti i turisti all'interno dei parchi. Primo perché il limite di velocità è di 40 km/h e deve essere rispettato, secondo perché solitamente quando si è con l'occhio alla ricerca degli animali, si procede davvero piano. Il driver stesso, fuori dal parco o in circostanze in cui si è al limite della velocità consentita, invita i suoi clienti a sedersi. Mentre invece è vietatissimo far sedere i turisti sul tetto del fuoristrada o del pulmino, ma i ranger sono severissimi nel caso colgano qualcuno trasgredire".
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