venerdì 28 novembre 2014

LA BANCA MONDIALE SOVVENZIONA L'URBANISTICA DI MALINDI

Una fantastica notizia per Malindi e la costa keniota. La Banca Mondiale ha stanziato fondi per rifare l'arredo urbano, le strade e la rete fognaria con il riutilizzo delle acque piovane di due cittadine del Kenya. Ebbene, sono state scelte Kitui, a nord del Paese, e appunto Malindi. Lo ha comunicato a Nairobi la ditta che ha preso l'appalto per i lavori che potrebbero iniziare già dal prossimo anno. Tra qualche giorno conosceremo anche l'importo esatto dello stanziamento da parte dell'ente internazionale. Sicuramente una cittadina in continua espansione e pronta ad arrivare presto alle 100 mila presenze, considerando anche l'hinterland che cresce, non può continuare a crescere in maniera così poco sostenibile. Malindikenya.net seguirà la vicenda con attenzione, sperando che il progetto sia presto visibile e sia compatibile con le esigenze di una località turistica, oltre che di un popoloso centro abitato.

giovedì 27 novembre 2014

WATAMU CONTRO LA PESCA CON LE RETI DI FERRO: "DISTRUGGONO LA BARRIERA CORALLINA"

Dura protesta dei guardaspiaggia di Watamu, nei confronti della pesca a strascico con le reti di ferro e contro chi non esegue i doverosi controlli. "Stanno rovinando tutto l'ecosistema del parco marino di Malindi e Watamu - è il monito di Feisal Lali, chairman della Watamu Beach Management Unit - dobbiamo fermare questo tipo di pesca che elimina anche specie rare di pesci e rovina la barriera corallina". Spesso le imbarcazioni che usano le "ringnet" arrivano dalla Tanzania, ma anche la pesca su commissione per conto dei cinesi sta diventando sempre più selvaggia.

mercoledì 26 novembre 2014

KENYA: MATRIMONIO PER 2 COPPIE DI GEMELLI, CAPELLI BIONDI E OCCHIALI PER RICONOSCERSI ALL'ALTARE

Sono davvero identici. Due coppie di gemelli che difficilmente si possono distinguere. A Machakos il prete ha celebrato un insolito doppio matrimonio tra i gemelli venticinquenni William e Zacheus Kavoi e le gemelle Maureen e Linet Kimetu, di ventitre anni. "Quando ci siamo incontrati, ovviamente tutti e quattro essendo inseparabili - racconta Linet - abbiamo capito subito che eravamo fatti ognuno per l'altro". William conferma l'incontro e il fidanzamento, che in pochi mesi si è trasformato in richiesta di matrimonio. "Non c'è stato bisogno nemmeno di corteggiamento - dice Willy, che con il gemello si occupa di commercio di frutta e verdura - ci è bastato capire chi era più compatibile caratterialmente con il gemello dell'altro sesso". Guardacaso le coppie sono formate dai due che hanno visto per primi la luce, Zacheus e Linet, e dai due "ritardatari". All'altare qualche problemino lo hanno avuto, tanto che una delle due sorelle ha dovuto ossigenare i capelli per farsi riconoscere dal promesso sposo, e l'altro si è messo un paio di occhiali. Ora per i quattro si prevede una vita da "doppia coppia" e chissà, magari figli gemelli!

martedì 25 novembre 2014

LA TASK FORCE DEL GOVERNO KENIOTA INCONTRA GLI IMPRENDITORI DI MALINDI E WATAMU

Una serata importante all'Ocean Beach Resort di Malindi, alla luce del calo consistente di turismo soprattutto italiano a Malindi e Watamu. Il Governo del Kenya da alcuni mesi ha istituito una Task Force, ovvero un comitato di "saggi" coordinati dal Ministero del Turismo e dalla Kenya Tourist Federation, organo preposto a rilanciare la destinazione Kenya, ultimamente vessata da continui problemi e da tanta disinformazione. Il periodo problematico ha suggerito ai più importanti imprenditori del settore turistico delle due cittadine a maggioranza di turismo italiano di presenziare all'incontro. Erano presenti il Vice Ministro del Turismo, Ibrahim Mohamed (il Ministro del Turismo Phyllis Kandie era in partenza per un incontro internazionale a Parigi), il direttore del Kenya Tourist Board Murithi Ndegwa, il Comandante Nazionale della Polizia Turistica, Justine Barmao, il Vice Governatore della Contea di Kilifi, Owen Baya ed altri prominenti dirigenti del settore turistico, dei trasporti e delle infrastrutture, arrivati per l'occasione da Nairobi. Oggi la Task Force sarà a Mombasa, per discutere e raccogliere le istanze anche degli investitori della Costa Sud. Roberto Marini, proprietario dell'Ocean Beach e componente della Task Force, unico italiano e unico malindino, ha ringraziato il gruppo per il lavoro duro e difficile fin qui svolto, augurandosi che tanto ardore e buona volontà, idee e cooperazione diano presto buoni frutti. Ecco le priorità del gruppo, confutate anche dai presenti: SICUREZZA Per rilanciare il turismo che in questo momento è agonizzante, serve soprattutto migliorare la condizione di sicurezza nel Paese perché anche luoghi tranquilli come Malindi e Watamu ne risentono. Ma non solo, occorrerebbe un intervento in Tv del Presidente che spiegasse che il Kenya è insicuro solo in alcune zone, specialmente quelle di confine con la Somalia, che sono ben lontane dai luoghi turistici, che invece sono presidiati dalle forze dell'ordine, benché non ce ne sia nemmeno questo gran bisogno. Il Comandante della Polizia Turistica ha confermato l'invio di personale e mezzi per la regione costiera e più severità per gli agenti corrotti o troppo indulgenti nei confronti di beach boys insistenti o spacciatori. DISINFORMAZIONE Il virus Ebola e la sua impropria affiliazione a tutta l'Africa hanno messo in risalto le pecche del sistema promozionale ed informativo del turismo keniota. In particolare molte critiche sono state mosse, sia dagli imprenditori italiani sia dal rappresentante della Contea di Kilifi, nei confronti del Kenya Tourist Board che, in quanto organo di marketing e promozione del turismo specialmente all'estero, è reo di aver fatto poco. "Perché non vi siete presentati al TTG di Rimini, dato che il turismo italiano è così importante sulla regione costiera?" E' stata la domanda del proprietario del Garoda Resort di Watamu Guido Bertoni, sottolineata da grandi applausi. Presa conoscenza e apprezzato il lavoro di malindikenya.net, a bocce ferme la responsabile della Task Force ha chiesto una collaborazione attiva tra il nostro portale e il Ministero del Turismo per "riempire" di notizie positive e veritiere il mondo di internet. INIZIATIVE DEL GOVERNO "Via subito la tassa d'ingresso alle dogane" è la richiesta del patron del Casinò di Malindi, Robert "Bobby" Cellini. E con essa anche il biglietto d'ingresso nei parchi. "La stagione invernale quest'anno è ormai compromessa, proviamo con una mossa a sorpresa, che sia seguita dall'indicazione che il Kenya è accessibile a tutti". Molti applausi e richiesta messa sul tavolo per andare dritta in Consiglio dei Ministri. Il Governo ha già messo in atto alcune iniziative che per la verità non hanno riscosso grande successo, come la riduzione delle tasse per chi va in vacanza, e quella di atterraggio per gli aerei negli aeroporti di Mombasa e Malindi, che ha permesso di abbassare i costi del biglietto aereo da Nairobi. Il 2 dicembre prossimo verranno lanciati pacchetti appositi per il turismo "domestico", al fine di invogliare i cittadini di Nairobi a trascorrere weekend e vacanze natalizie a Malindi e Watamu. "E' la nostra destinazione di punta" ha chiarito il Vice Ministro. AEROPORTO INTERNAZIONALE La nota lieta della serata. Prima dell'incontro con gli imprenditori malindini, c'è stato un meeting all'aeroporto di Malindi tra la Task Force e il direttore dello scalo Walter Agong. E' stato illustrato e approvato il piano di allungamento della pista, per trasformarla in internazionale. Il Ministero dei Trasporti ha definito l'aeroporto internazionale di Malindi "una priorità assoluta". E' allo studio anche la proposta a Kenya Airways di tre voli quotidiani da Malindi a Nairobi. "Uno anche la mattina presto e uno la sera" ha specificato Roberto Marini "per dare la possibilità a chi viene di poter stare anche solo un giorno". La Task Force ha annunciato che i soldi per attuare il progetto sono già stati stanziati, ma il Vice Governatore della Contea di Kilifi Owen Baya ha obbiettato che per adesso gli investimenti sono tali solo sulla carta. In ogni caso, parola di Lucy Karume, tutto è pronto per iniziare e entro la fine dell'anno prossimo Malindi DEVE avere un aeroporto internazionale. MIGLIORARE L'AMBIENTE Sicurezza e aeroporto internazionale, ma per il Console Onorario di Malindi Marco Vancini "contemporaneamente bisogna migliorare la pulizia della cittadina, le strade e l'illuminazione". La Contea ha confermato l'impegno per l'illuminazione di tutta Malindi e anche di Watamu, coi lampioni solari. "E' un progetto da 50 milioni di scellini" ha confermato il Vice Governatore. Si parla anche del collegamento Malindi-Watamu via Mayungu e dell'eterno bypass, la tangenziale di Malindi che porterebbe via i camion dal centro. Anche l'imprenditore e artista Armando Tanzini ha confermato l'importanza della bellezza e dell'armonia. "L'attrazione principale del Kenya, da 40 anni a questa parte, è la meraviglia dei luoghi. Stiamo abbandonando colpevolmente questa percezione in cambio dello sviluppo economico che non tiene conto della bellezza".

lunedì 24 novembre 2014

QUESTIONARIO ANTI-EBOLA NEGLI AEROPORTI DEL KENYA

Dai giorni scorsi, per chi viaggia in direzione Kenya, ai normali visti turistici d'ingresso, si aggiunge un altro modulo (doppio) da compilare e firmare. Si tratta di un "form" sul virus Ebola richiesto dal Ministero della Salute del Kenya nel quale il turista che sbarca a Mombasa o Nairobi, deve segnalare se ha compiuto un viaggio nei sei Paesi che hanno avuto a che fare con il virus ebola: Nigeria, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Congo e Senegal. Insomma, se il Kenya è una nazione non a rischio epidemia, è vero che chi vive in Europa a contatto con popolazioni differenti e provenienti da ogni angolo della Terra, è più a rischio di chi, in Africa, non ha possibilità di muoversi molto e di incontrare gente proveniente soprattutto dai Paesi "incriminati". Per questo dapprima questi moduli venivano consegnati solo dalle linee aeree che effettuavano scali in altre città africane (come ad esempio l'Ethiopian, che prima di arrivare a Mombasa si ferma ad Addis Abeba) ora invece vengono consegnati anche a chi arriva direttamente dall'Italia con i voli charter. All'aeroporto di Mombasa, in ogni caso, ci saranno addetti che aiuteranno nella compilazione chi non ha dimestichezza con l'inglese. Malindikenya.net vi da la possibilità di scaricare QUI e stampare queste due pagine, in modo da poterli compilare con calma, a casa o in viaggio. E ricordate: il Kenya è più sicuro dell'Italia, in fatto di Ebola!

domenica 23 novembre 2014

LA FORESTA DEL KENYA ARABUKO-SOKOKE A RISCHIO PER COLPA DELLE ESTRAZIONI PETROLIFERE

Gli ambientalisti si muovono per evitare uno scempio che potrebbe riguardare "casa nostra", ovvero l'Arabuko Sokoke Forest, che si estende da Gede a Matsangoni, lungo la strada Malindi-Mombasa dove ci sono anche gli ingressi per i turisti, fino a buona parte della strada per lo Tsavo, tra i villaggi di Jilore e Vitengeni. All'interno della foresta vivono alcune specie di uccelli e rettili difficilmente trovabili in altri microclimi, anche perché l'Arabuko è una foresta di formazione pluviale in alcuni tratti impenetrabile. Le sue radure però piacciono anche agli elefanti e le sue ramificazioni alle scimmie colobo. Senza contare le centinaia di varietà di fiori, piante e arbusti. Tutto questo paradiso di flora e fauna potrebbe subire un duro colpo se le compagnie petrolifere CAMAC (statunitense, il committente) e BGP (cinese, l'appaltatore dei lavori) inizieranno i loro sondaggi alla ricerca di petrolio. "La dinamite che la compagnia petrolifera si propone di utilizzare per la ricerca - spiega Paul Matiku dell'associazione ambientalista "Nature Kenya" - avrà impatto negativo su tutta la fauna, dalle api alle elefanti. Gli elefanti temono i test sismici e tendono a fuggire, ma nella foresta di Arabuko-Sokoke non possono correre lontano, dato che la foresta è recintata. Inoltre, l'apertura di strade all'interno dell'area protetta la renderà accessibile ai bracconieri e ai taglialegna illegali, come è già avvenuto nella Riserva del Selous, dove trent’anni fa le esplorazioni petrolifere hanno praticamente distrutto il più grande parco nazionale della Tanzania". Le proteste sono già state inoltrate al Governo, alla Contea, all'Onu e all'Unesco, per cui l'Arabuko Sokoke da tempo è sul punto di diventare Patrimonio dell'Umanità.

sabato 22 novembre 2014

FINALMENTE TAC, ULTRASUONI E RAGGI X ANCHE A MALINDI

Ecco TAC, ultrasuoni e Raggi X a Malindi. Finalmente, grazie a una collaborazione tra il centro Jamu e il Governo della Contea di Kilifi, sono disponibili anche da noi i servizi di Tomografia Assiale Computerizzata, degli Ultrasuoni e e dello scan a Raggi X con le più moderne attrezzature. Fino a poco tempo fa chiunque avesse bisogno di questi servizi si doveva recare a Mombasa, con costi che si aggiungevano a quelli del viaggio. Ora invece il Jamu Center al Centro Commerciale Oasis (quello del Nakumatt per intenderci). Soddisfazione da parte del responsabile sanitario della Contea, Omar Mohamed Sabah. In un discorso letto a suo nome dall’Amministratore sanitario del Distretto di Malindi, Hassan Sheyumbe durante la recente apertura ufficiale del centro di radiologia, Sabah ha esortato i residenti della contea a fare uso della struttura al fine di ridurre le spese mediche e migliorare le loro condizioni di salute prima di attendere che la situazione possa peggiorare. "L'apertura di questo centro non solo segna un risultato importante nell'impegno del Governo della Contea di portare i servizi medici di qualità più vicina alla gente della costa Nord – scrive Sabah - ma significa anche che, poiché si tratta di una collaborazione con i miei servizi ministeriali, sarà un servizio offerto a tassi agevolati”. Sabah ha poi fatto sapere che il governo della contea ha dato la priorità alla salute e che intende garantire che ogni residente nei servizi sanitari acceda con prezzi accessibili a tutte le strutture convenzionate. Ovviamente il servizio Jamu al Nakumatt è fruibile da tutti, turisti e residenti italiani compresi. (dal nostro corrispondente Charo Banda)