mercoledì 2 settembre 2009

A MALINDI SIAMO FREGATI: LE ZANZARE NON PUNGONO CHI E' STRESSATO

La magia, il relax del Kenya, l'abbandono dei nervi e il ritrovare la propria serenità interiore. Ecco cosa ci frega con le zanzare, quaggiù. Almeno è quello che pensano gli studiosi al soldo delle aziende farmaceutiche che lavorano nel Rothamsted Research Center. Secondo i luminari britannici, l'individuo più è stressato, più è in grado di produrre umori che tengono lontani gli insopportabili insetti che rappresentano una delle pochissime seccature di chi soggiorna sulla costa keniota. Per ora sapevamo cosa attrae le zanzare, tra cui le pericolose anofele femmina che portano la malaria (tra parentesi: agosto sulla costa, nessun caso tra turisti e residenti), ovvero l'alito e l'acido lattico prodotto, quindi anche il sudore da sforzo. Ma nessuno ancora aveva individuato addirittura categorie di persone "esentate" dall'essere succhiate vive dalle minuscole rompiscaole.
Non che queste ricerche siano da prendere troppo sul serio, ma senza dubbio qualcosa c'è, se è vero che per arrivare a tali conclusioni sono state fatti test approfonditi su oltre quattrocento volontari. Gente stressata che si è fatta punzecchiare insieme ad amici sudatissimi, a persone dall'alito pesante per indigestione di aglio, a chi ha camuffato il suo odore cospargendosi di sedano e limone e via dicendo. Queste pratiche al limite della perversione saranno servite a qualcosa? Sembra che i soggetti più ignorati siano stati ex agenti di borsa, tassisti e vigili urbani. Mentre i più vulnerabili erano turisti appena tornati da ferie indimenticabili. Ecco svelato l'arcano, che servirà a produrre sicuramente un nuovo deodorante all'inconfodibile mix di odori: dal traffico sulla tangenziale alla ressa in metropolitana, dalla giornata uggiosa al dopobarba dell'ufficiale delle imposte. Per chi sta o viene a Malindi, mi dispiace, ma c'è poco da fare. I candidati ai nervi distesi avranno sempre una compagnia pungente.

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